Cookie Consent by Free Privacy Policy website ColourSpace David Batchelor, Ian Davenport, Lothar Götz, Jim Lambie, Annie Morris, Fiona Rae
maggio 12, 2021 - Galleria Mucciaccia

ColourSpace David Batchelor, Ian Davenport, Lothar Götz, Jim Lambie, Annie Morris, Fiona Rae

A cura di Catherine Loewe

20 maggio – 31 luglio 2021

Galleria Mucciaccia, Roma

“Nel sesto giorno Dio creò l’artista, rendendosi conto però di essere ancora lontano dall’aver esaurito tutti i possibili usi del colore” - Robert Breault

La #galleriamucciaccia presenta una #mostra che vuole esplorare diversi modi in cui è possibile impiegare il colore attraverso lo sguardo prismatico di sei noti artisti britannici: #davidbatchelor, #iandavenport, #lothargotz, #jimlambie, #anniemorris, #fionarae.

Gli artisti indagano ciascuno a suo modo le complesse relazioni che intercorrono tra colore, forma, mezzo e significato; la loro ricerca spazia dalla bidimensionalità alla tridimensionalità, nella quale il colore viene versato, dipinto, scolpito e lavorato in una molteplicità di materiali e tecniche.

Catherine Loewe, curatrice della #mostra, si ispira alla filosofia di #robertbreault, per rendere il colore protagonista principale dell’esposizione: lo si trova nelle sculture assemblate con gli oggetti di recupero di Batchelor, nelle scie colorate dei quadri di Davenport, nei segni delicati e fluttuanti sulle superfici bianche di #fionarae e nelle sculture di #anniemorris che con prepotenza definiscono l’ambiente.

Infine il colore esce fuori dai quadri per invadere i muri e il pavimento della Galleria stessa, con due realizzazioni site specific, quella di “Beyond” una parete dipinta da #lothargotz e “Zobop”, il pavimento realizzato con strisce di vinile da #jimlambie.

“C’è colore nella vita e c’è colore nell’arte - afferma la curatrice #catherineloewe - e c’è l’intersezione di queste due cose, che è forse dove ci troviamo oggi”.

L’uso del colore e il suo significato sono infatti intrecciati in una complessa rete di riferimenti, in un mondo cromaticamente saturo - dal logo Apple alle magliette Benetton, da Seurat per i Simpsons a Turrell per Tiffany. In questi tempi bui di pandemia, i colori dell’arcobaleno hanno rappresentato per tutti la speranza negli striscioni appesi nei balconi di tutto il mondo.

Il colore è la chiave della nostra percezione, la vera essenza di come vediamo e capiamo il mondo, ma la domanda da porsi è: come lo interpretiamo? I sei artisti in #mostra danno ognuno una personale e unica interpretazione del colore, mettendo anche in dialogo colore e spazio della #galleriamucciaccia come nel caso di Götz e Lambie, il cui lavoro verrà documentato nel catalogo edito da Silvana Editoriale.

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