Con trombe d'aria e grandine eventi estremi aumentati di 5 volte in 10 anni
L'ultima ondata di #maltempo fa salire il conto dei danni in una estate che dal punto di vista climatologico si classifica come la peggiore del decennio con ben 1642 trombe d'aria, grandinate e bufere di acqua e vento, in aumento di oltre cinque volte rispetto all'inizio del decennio. E' quanto emerge dall'analisi della #coldiretti sulla base dei dati dell'European Severe Weather Database (Eswd) in riferimento all'allerta della protezione civile in 15 regioni con rovesci di forte intensità, trombe d'aria, fulmini, locali grandinate e forti raffiche di vento, anche se al Sud continua a prevalere il caldo. Siamo di fronte – spiega la #coldiretti – a un impatto devastante dei cambiamenti climatici che con il moltiplicarsi di eventi estremi tra siccità e bombe d'acqua provocano vittime e danni che in #agricoltura superano già i 6 miliardi di euro nel 2022, pari al 10% della produzione nazionale.
E' evidente in Italia la tendenza ad una tropicalizzazione del #clima con le ultime ondate di nubifragi e grandinate che si sono abbattute su terreni secchi i quali – evidenzia la #coldiretti – non riescono ad assorbire l'acqua che causa frane e smottamenti con oltre 9 comuni su 10 in Italia (il 91,3% del totale) che hanno parte del territorio in aree a rischio idrogeologico, secondo dati Ispra. Eventi estremi che – continua la #coldiretti – provocano danni perché colpiscono aree rese più fragili dalla cementificazione e dall'abbandono. Nel 2021 sono stati consumati oltre 2 metri quadrati di suolo al secondo, il valore più alto negli ultimi 10 anni – sottolinea #coldiretti – con il cemento che ricopre ormai 21.500 km quadrati di suolo nazionale, dei quali 5.400, un territorio grande quanto la Liguria, riguardano i soli edifici che rappresentano il 25% dell'intero suolo consumato, secondo il Rapporto elaborato dall'Ispra.
Le superfici perse in Italia dal 2012 – evidenzia la #coldiretti – avrebbero garantito la fornitura complessiva di 4 milioni e 150 mila quintali di prodotti agricoli e l'infiltrazione di oltre 360 milioni di metri cubi di acqua di pioggia che ora, scorrendo in superficie, non sono più disponibili per la ricarica delle falde e aggravano la pericolosità idraulica dei nostri territori segnati dal moltiplicarsi di eventi estremi dalla siccità ai violenti temporali. Di fronte alla tropicalizzazione del #clima occorre fermare il consumo di suolo e organizzarsi per raccogliere l'acqua nei periodi più piovosi per renderla disponibile nei momenti di difficoltà. Per questo sono necessari – conclude #coldiretti – interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini e utilizzando anche le ex cave per raccogliere l'acqua piovana in modo da gestirne l'utilizzo quando serve.
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