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settembre 16, 2015 - Porsche

Porsche: Scholarship Programme: Agostini è il pilota junior selezionato

Il 21enne padovano è stato proclamato il rookie tricolore della Carrera Cup Italia dopo il
fine settimana di gara a Vallelunga. Mattia Drudi ambisce ad uno dei due posti da wild
card che #porsche AG ha messo a disposizione per lo shoot-out.

Riccardo Agostini, padovano di 21 anni, è il pilota della Carrera Cup Italia
selezionato dal gruppo di valutazione dello Scholarship Programme di #porsche Italia per partecipare
allo shoot-out di #porsche Motorsport che si svolgerà nelle prossime settimane su un tracciato europeo
tenuto ancora segreto. Sette giovani talenti Under 26 in rappresentanza delle serie nazionali
monomarca nel mondo dedicate alla 911 GT3 Cup si sfideranno non solo in pista, in un intensa due
giorni di valutazione psico-fisica e attitudinale. La proclamazione è avvenuta nell’Hospitality Porsche
dopo la disputa di Round 9 a Vallelunga. Il pilota veneto dell’Antonelli Motorsport – Centro Porsche
Padova potrebbe essere seguito anche da Mattia Drudi, 17 enne riminese che ha vinto Gara 2 a
Vallelunga risultando il più giovane della storia della Carrera Cup Italia e che è stato proposto come wild
card per uno dei due posti che sono stati lasciati ancora liberi nella Finale Internazionale.
“Sono molto soddisfatto – ha ammesso Riccardo Agostini – quello di essere il rookie scelto da Porsche
Italia era l’obiettivo che mi ha spinto a puntare quest’anno sulla Carrera Cup Italia, oltre all’ambizione di
voler vincere il Campionato. L’opportunità di andare al confronto internazionale è molto importante non
solo perché può aprire uno sbocco nella Mobil 1 Supercup, ma anche perché garantisce una grande
visibilità nel mondo #porsche che sto imparando ad apprezzare. Spero di rappresentare l’Italia nel
migliore dei modi per ripagare tutti gli sforzi che sono stati fatti a supporto dello Scholarship
Programme”.
Cosa hai avuto modo di imparare con lo Scholarship Programme?
“I quattro assessment che si sono svolti al di fuori delle gare sono stati degli approfondimenti utili per
affinare molte caratteristiche che devono essere ben chiare in un pilota che vuole diventare professionista e che non aveva alcuna conoscenza con le corse GT. Ho apprezzato molto gli esercizi
yoga grazie ai quali è possibile controllare la tensione prima della gara e più in generale quale deve
essere il coretto comportamento con i media nelle più svariate situazioni”. Matteo Cairoli l’anno scorso
si è meritato il bonus di 200 mila Euro di supporto per partecipare alla Mobil 1 Supercup: “Darò il
massimo per non deludere chi sta credendo in me…”.
Nello Scholarschip Programme quest’anno sono stati seguiti otto piloti, con una nutrita partecipazione
internazionale, segno che la Carrera Cup Italia è considerata una delle “scuole” più formative: oltre a
Riccardo Agostini e Mattia Drudi, hanno fatto parte del team di rookie anche Stefano Colombo, Andrea
Fontana, il finlandese Aku Pellinen, il francese Côme Ledogar, il giapponese Takashi Kasai e il cinese
Da Sheng Zhang.
Mattia Drudi dopo aver regalato alla Dinamic Motorsport – Centro #porsche Bologna il primo successo
non si aspettava la nomination per un posto da wild card: “Sono felicissimo perché fra i primi a
congratularsi è stato proprio Cairoli al quale ho tolto il primato di pilota vincente più giovane. Matteo su
Facebook ha scritto: “Da te lo accetto con piacere”. Devo dire che è stato molto carino nei miei confronti
e lo apprezzo molto”. Ti aspettavi di poter forse giocare questa chance al primo anno? “Sinceramente
no, perché non avevo alcuna esperienza di corse a ruote coperte e sapevo che il livello degli avversari
era molto elevato, ma ho trovato un ambiente molto favorevole dove imparare è stato coinvolgente”.
Con quale spirito andresti allo shoot-out? “Con l’orgoglio di essere valutato dagli specialisti di Porsche
Motorsport, ma anche con la consapevolezza che avrò tempo di tornarci nei prossimi anni, dopo aver
maturato altra esperienza in Carrera Cup Italia. Per me non sarebbe un esame, ma un’opportunità…”.

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