Cookie Consent by Free Privacy Policy website Expo 2015 - Padiglione Santa Sede
maggio 07, 2015 - Expo 2015

Expo 2015 - Padiglione Santa Sede

La Santa Sede è presente in Expo2015, ufficialmente come Paese espositore con un proprio Padiglione. “Non di solo pane” è il tema che verrà sviluppato. Un giardino da custodire, un cibo da condividere, un pasto che educa, un pane che rende presente Dio nel mondo sono i “capitoli” nei quali si organizza il percorso espositivo basato su diversi linguaggi artistici, dai più tradizionali a quelli innovativi. E il tema del cibo è occasione di riflessione e educazione sulla fede, la giustizia, la pace, i rapporti tra i popoli, l'economia, l'ecologia. Il Padiglione è promosso, realizzato e gestito in collaborazione dal Pontificio Consiglio della Cultura (espressione della Santa Sede), dalla Conferenza Episcopale Italiana, dalla Diocesi di Milano, con il contributo del Pontificio Consiglio Cor Unum. L’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù sono i partner scientifici che aiuteranno a sviluppare e supportare i temi di riflessione. Alla conferenza stampa sono intervenuti S.Em. il Cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e Commissario Generale della Santa Sede per Expo2015; mons. Domenico Pompili, sottosegretario della CEI; mons. Luca Bressan, vicario per la Cultura dell’Arcidiocesi di Milano; mons. Giovanni Pietro Dal Toso, segretario del Pontificio Consiglio Cor Unum; la dott.ssa Mariella Enoc presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù; il prof. Pier Sandro Cocconcelli, direttore del Laboratorio UCSC ExpoLAB dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Nel corso del suo intervento, S.Em. il Cardinale Gianfranco Ravasi ha evidenziato come la presenza della Santa Sede a Expo non sia una novità: “Già da Pio IX a Benedetto XVI la Santa Sede ha voluto prender parte alle esposizioni internazionali per manifestare l’intenzione della Chiesa di far sentire la sua voce e di offrire la sua testimonianza. La presenza della Santa Sede a Expo è nel segno del cuore di Papa Francesco, in modo sobrio e minimalista e soprattutto vuole avere un significato simbolico, di eccezione: propone un messaggio, non prodotti – prosegue il Cardinale – Due frasi infatti presentano i due volti del cibo Non di solo pane e Dacci oggi il nostro pane quotidiano, proprio perché l'uomo è ciò che mangia, anche dal punto di vista metaforico". Affrontando il tema dei costi, il Cardinal Ravasi ha dichiarato: “La quota è stata equamente ripartita tra Santa Sede, Cei, Diocesi di Milano ognuno dei quali ha contribuito con un milione di euro e Cattolica Assicurazioni ha offerto il suo contributo per l'allestimento delle opere d'arte”. Mons. Domenico Pompili, sottosegretario della CEI, ha ricordato quello che la Chiesa in Italia già fa per garantire l’alimentazione a chi ne è privo: “La partecipazione della CEI ad Expo 2015 accanto alla Santa Sede e alla Diocesi ambrosiana esprime un impegno che va oltre il tempo della prossima Esposizione Universale di Milano. Le azioni anti crisi in Italia sono raddoppiate negli ultimi anni: oggi oltre 4.000.000 di persone (di cui il 70% italiani) sono sotto la soglia della povertà alimentare e vengono sostenute da quasi 15.000 strutture caritative territoriali, come la Caritas, che attraverso i pacchi alimentari, le mense o altre forme di intervento offrono aiuto a chi ne ha bisogno”. Mons. Luca Bressan, vicario per la Cultura dell’Arcidiocesi di Milano, ha illustrato le modalità di partecipazione della Diocesi di Milano alla presenza della Santa Sede a Expo2015: “La Diocesi di Milano partecipa attraverso il suo legame con il territorio, che ospita e anima la manifestazione. Lo faremo in particolare la sera del 18 maggio, con un grande evento che apre la presenza della Chiesa ad Expo. Nel mese di giugno celebreremo la festa del Corpus Domini in cui potremo dimostrare come la logica eucaristica è in grado di assumere e fare sue la fame del mondo e degli uomini – prosegue mons. Bressan – A settembre, celebreremo la giornata del Creato e potremo riscoprire che non si può non essere ecologici proprio perché cristiani: saremo per le vie di Milano per un lavoro di sensibilizzazione che, a partire dalle conseguenze di una gestione immatura e peccaminosa del creato, permetta a ogni essere umano di sentirsi responsabile del mondo che lo ha generato, lo nutre ed è luogo della sua vita. Infine, alla chiusura di Expo, con il Forum delle religioni, ci troveremo per un incontro di dialogo e di ascolto, per ricordarci l'importanza di promuovere giustizia e solidarietà”. Nel corso del suo intervento mons. Giovanni Pietro Dal Toso, segretario del Pontificio Consiglio Cor Unum, ha spiegato il significato dell’allestimento delle due pareti del padiglione della Santa Sede: “Cor Unum ha contribuito all'allestimento delle due pareti del padiglione in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Cultura. Con una parete fotografica, frutto del lavoro di numerosi fotografi provenienti da ogni parte del mondo abbiamo voluto raccontare con facce, volti e persone le nuove povertà. Con tre film di 4' che sono delle vere opere artistiche, abbiamo voluto mostrare le risposte della Chiesa ai temi presentati dalle foto: gratuità, carità e paternità, proprio perché la chiesa legge le povertà con criteri che vanno oltre il semplice fatto sociale”. L’Università Cattolica del Sacro Cuore con il Laboratorio UCSC ExpoLAB promuoverà con la Santa Sede, in veste di partner scientifico e con un approccio interdisciplinare, progetti e iniziative culturali sulle tematiche di Expo Milano 2015. “Nei sei mesi, coordineremo due eventi – ha spiegato il prof. Pier Sandro Cocconcelli, direttore del Laboratorio UCSC ExpoLAB dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – il primo dei quali è il colloquium Internazionale Right to food, peace and democracy: research and education in an ethical pespective", organizzato in collaborazione con la Congregazione per l’Educazione Cattolica e con la Federazione Internazionale delle Università Cattoliche: tre giorni di riflessione e confronto sul tema del diritto al cibo e sulle sue cruciali implicazioni etiche e politiche per la pace e la democrazia”. “Siamo grati di poter offrire il nostro contributo specifico all'interno delle iniziative della Santa Sede per EXPO Milano 2015, con il progetto "Nutrire la vita" – afferma la dott.ssa Mariella Enoc presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – E' infatti essenziale promuovere un'educazione del bambino e della famiglia a sani e corretti stili di vita e alimentari: è il “pasto che educa”, secondo la declinazione proposta opportunamente dalla Santa Sede. Dall'altra parte c’è il “pasto che cura”. Nella medicina moderna il cibo non riveste più solo il ruolo di integratore di terapie farmacologiche, ma diventa esso stesso terapia: alcune patologie del metabolismo si curano infatti attraverso diete specifiche; il trattamento del diabete, della celiachia o di alcune malattie neonatali non può prescindere dall'attenzione a ciò che si mangia. E’ per questo motivo che l’Ospedale Bambino Gesù cura anche attraverso il cibo”. Attraverso il Padiglione, la Santa Sede vuole concentrare l’attenzione dei visitatori sulla rilevanza simbolica del nutrire e sulle potenzialità di sviluppo antropologico che questa attività racchiude. Potenzialità non soltanto individuali e private, bensì sociali e collettive, che spesso si riconoscono per via negativa, come denuncia di inadempienze e di ingiustizie. All’interno del padiglione il tema “Non di solo pane” viene declinato attraverso quattro dimensioni: ecologica, economica-solidale, educativa, religiosa-teologica. Partendo dalla dimensione biblica e cristiana del nutrimento, il Padiglione intende dialogare con coloro che vorranno vivere l’esperienza della visita: il percorso espositivo è caratterizzato da forme e espressioni di natura artistica, proprio perché il codice dell’arte è universale e può superare le barriere linguistiche e culturali di ciascuno. Oltre agli strumenti tecnici e tecnologici la risorsa principale è quella umana: ciascuno sarà accolto personalmente e accompagnamento lungo il percorso. Progetto architettonico (vedi scheda) Situato in posizione centrale dell’area espositiva, il Padiglione rappresenta una sorta di punto fermo attorno a cui ruotano le altre nazioni. Parola d’ordine della progettazione è stata “sobrietà”; il Padiglione della Santa Sede è uno dei più piccoli tra quelli presenti ad Expo: la base è di 15 per 25 metri, per un totale di 360 mq. L’aspetto complessivo è quello di un blocco costituito da un unico materiale, quasi come fosse una pietra, alla cui soglia, elemento caratteristico, si trova una enorme vela gialla in tessuto che maschera l’ingresso, colora la luce e contribuisce a rendere la facciata simile alla bandiera Vaticana. Il sito espositivo della Santa Sede si contraddistingue per scritte leggere e sottili, in acciaio, poste sulla facciata e sulle pareti esterne con le parole “non di solo pane” e “dacci oggi il nostro pane”, tradotte in 13 lingue. La progettazione è stata realizzata dallo studio milanese Quattroassociati. Parete fotografica (vedi scheda) Entrando il visitatore sarà accolto da una mostra fotografica, che nasce da un incontro di idee tra il Pontificio Consiglio “Cor Unum” e la regista Lia G. Beltrami di Aurora Vision, in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Cultura. Un’onda di storie, sguardi, volti: la parete fotografica è composta da 86 fotografie proiettate su schermi 70x100, 91 quelle stampate in diversi formati. Gli autori sono fotografi professionisti, giornalisti di reportage, giovani, e appassionati camminatori delle vie del mondo, provenienti da diversi continenti e diverse appartenenze religiose. A disegnare il percorso delle foto ci sono 25 stampe effetto stain glass, simbolo dei 5 continenti, che ricordano il riflesso delle vetrate sulle colonne del Duomo di Milano. Le opere d’arte (vedi scheda) Proseguendo nel percorso espositivo, il Padiglione parlerà attraverso due opere d’arte. Per i primi tre mesi sarà esposta “L’ultima cena” del Tintoretto (1561-1562) proveniente dalla Chiesa veneziana di San Trovaso; e per gli altri tre mesi si potrà vedere l’arazzo con “L’istituzione dell’Eucarestia” di Peter Paul Rubens (1632-1650), proveniente dal Museo Diocesano di Ancona. Tavolo interattivo (vedi scheda) Al centro del Padiglione della Santa Sede una installazione unica, un Tavolo interattivo realizzato da MammaFotogramma attraverso mezzi e linguaggi diversi, si focalizza sull’oggetto tavolo per comunicarne il valore simbolico e i molteplici significati. Attraverso l’espediente del tavolo e le videoproiezioni interattive si rappresenta la condivisione e l'interdipendenza delle esperienze sui cui si fonda la catena relazionale di una comunità. Attraverso una narrazione non lineare che unisce diverse tecniche filmiche – filmato, animazione stop-motion, pixilation - il Tavolo interattivo riproduce, senza semplificazioni, la ricchezza e la molteplicità del consorzio umano: non solo tavola da cucina, ma piano di lavoro, di studio, di celebrazione sacra etc., simbolo immediato di convivialità e interazione sociale. Parete cinematografica (vedi scheda) Nella parete opposta all’onda fotografica, al termine del percorso, tre grandi schermi raccontano la visione cristiana della carità, della condivisione, della solidarietà che diventa fraternità, del pane spezzato che si trasforma in nutrimento per gli affamati, del dono che restituisce la dignità alla persona, e della ricchezza che trasmettono il povero e la sua povertà. Tre film cortometraggi presentano il valore della carità cristiana, che non è assistenzialismo, ma aiuto materiale e spirituale a chi soffre e vive nelle “periferie dell’esistenza”. Come ha detto spesso Papa Francesco, infatti, “la Chiesa non è una Ong, è una storia d'amore". Anche il percorso cinematografico nasce da un incontro di idee tra il Pontificio Consiglio “Cor Unum” e la regista Lia G. Beltrami (della società di produzione cinematografica Aurora Vision), in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Cultura. App Prevista anche una app che servirà per scaricare sui propri dispositivi mobile le informazioni a proposito della presenza della Santa Sede a Expo2015 e tutto quanto è necessario per vivere al meglio l’esperienza. Eventi (vedi scheda allegata) 01 maggio 2015 – Inaugurazione ufficiale di Expo e del Padiglione della Santa Sede 18 maggio 2015 – “Tutti siete invitati”: avvio della partecipazione della Chiesa a Expo2015 19 maggio 2015 – Expo Day Caritas Internationalis 31 maggio 2015 – “AllergEat: feeding the planet for preventing allergies” 11 giugno 2015 – National Day Santa Sede; a seguire Cortile dei Gentili 5 settembre 2015 – Giornata del Creato 18 settembre 2015– “MicrobiotEat. Interazione Cibo Ospite Microbiota e crescita infantile” 19 settembre 2015 – “Right to food, peace and democracy. Reasearch education in an ethical perspective” 22 settembre 2015 – “TreatEat. Cibo e malattie metaboliche” 6 ottobre 2015 – “MindEat. Alimentazione e salute mentale tra miti e pregiudizi” 7 ottobre 2015 – “A tavola con Dio e con gli uomini: il cibo tra antropologia e religione” 27 ottobre 2015 – Incontro interreligioso Per il lancio del padiglione della Santa Sede è stato realizzato e prodotto con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, uno spot di 40” che declina in 13 lingue il messaggio “Non di solo pane”. Cattolica Assicurazioni sostiene la presenza della Santa Sede a Expo. Per conoscere i dettagli della presenza della Santa Sede in Expo, per restare continuamente aggiornati e conoscere tutti gli eventi e le riflessioni in merito sono stati attivati dei canali specifici di comunicazione: un sito internet expoholysee.org e un profilo Twitter @expoholysee.

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