Inaspettata e importante “scoperta” di carattere archeologico agli Uffizi. Tra gli accadimenti che caratterizzano la storia delle grandi collezioni museali, come quella della Galleria, non è raro registrare casi di “ricomposizioni” di opere smembratisi nel corso del tempo per vicende casuali o incongrue scelte museali.
È questo, ad esempio, il caso del coperchio marmoreo di una preziosa urna funeraria romana della fine del I secolo d.C., interamente avvolto, al pari del resto del vaso, da un fregio popolato da piccoli animali (lucertole, farfalle, uccellini). Per secoli l’urna, sistemata nel Ricetto delle Iscrizioni (l’attuale Sala 38 dove, peraltro, ancora oggi si trova), era coronata dal suo coperchio, accuratamente riprodotto anche nell’atlante di Galleria coordinato alla metà del XVIII secolo dall’abate De Greyss...
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