Cookie Consent by Free Privacy Policy website Sondrio laboratorio di idee; la citta' ha ospitato la prima tappa di "Destinazione winter games" tour che ha raccolto tutti gli stakeholder dei giochi olimpici invernali 2026
giugno 12, 2023 - mc.international

Sondrio laboratorio di idee; la citta' ha ospitato la prima tappa di "Destinazione winter games" tour che ha raccolto tutti gli stakeholder dei giochi olimpici invernali 2026

Nella Camera di Commercio di #sondrio gremita di pubblico si sono riuniti istituzioni, operatori, comunicatori e ordini di architetti per discutere del cammino progettuale che porta ai Giochi Invernali Milano-Cortina 2026. Il clima di schiettezza e autenticità che si riconosce al territorio valtellinese è emerso anche dagli interventi, trasformando questa roadmap in un vero e proprio laboratorio di idee in ottica profondamente collaborativa e consapevole dell'occasione di questo grande evento.

La Camera di Commercio ospita "Welcome to Valtellina", il primo dei tre incontri previsti quest'anno sul percorso "Winter Games #hospitality & Development" per seguire da vicino l'evoluzione dell'approntamento dei giochi olimpici invernali nel triangolo Milano-Cortina-Valtellina. Su questo si appunta il commento di Giorgio Bianchi, MRICS Global #business Development, che con Marisa Corso, CEO MC International che ha organizzato l'incontro, e il Prof. Francesco Scullica, Dipartimento Design Politecnico di Milano e Presidente del Comitato Scientifico, ha aperto i lavori: il progetto dei Giochi in realtà si dovrebbe chiamare Milano-Cortina-Valtellina perché la Valtellina ne è parte fondante e inscindibile per il suo apporto anche di medaglie oltre che di ospitalità. 

"La fortuna premia i tenaci", parafrasando il detto comune, Giorgio Bianchi, MRICS Global #business Development ringrazia tutti coloro che hanno lavorato per rendere possibile "Destinazione Winter Games", un programma di confronto e di collaborazione tra industrie e professionalità molto diverse tra loro ma accomunate dalla volontà di fare delle Olimpiadi 2026 una pietra miliare per lo sviluppo del #turismo alpino. "Non è stato facile" confessa, tanto più in mercato che negli ultimi anni ha vissuto criticità notevoli, alcune delle quali, come la difficoltà a trovare il personale e il rincaro energetico, persistono. Ma lo spirito di collaborazione e la visione di un futuro comune hanno vinto sulle contingenze. È così che il consesso del 9 giugno a #sondrio diventa un'occasione per uno scambio di idee anche provocatorie ma intese a una revisione delle logiche del mercato, cogliendo il senso che i grandi #eventi come i giochi olimpici hanno: fornire la leva per accelerare cambiamenti che altrimenti richiederebbero molto più tempo.

La buona notizia è che il mercato si sta riprendendo

A dirlo è Ettore Cavallino, Senior Director Development Italy Greece & Malta AccorHotels: "In questo momento il mercato è in grande ripresa, con una crescita media dei prezzi oltre il 20% e del 30% nella categoria luxury. Ma per il futuro solo i migliori potranno continuare a mantenere questi livelli di tasso di occupazione e prezzo medio. E' necessario #investire sulla qualità del territorio e sulle eccellenze della Valtellina. Accor è molto attenta alle destinazioni alternative e alla valorizzazione dei territori e la prova è la nostra recentissima firma di un contratto di franchising con il gestore del Grand Hotel della Posta di #sondrio, che prenderà il marchio Handwritten Collection a partire dal mese di aprile 2024." 

In mattinata Sara Digiesi, CEO BWH Hotel Group Italia, aveva annunciato l'adesione al gruppo Best Western del boutique hotel Centrale di Tirano. 

La strategia del gruppo Accor è nell'upgrade di strutture esistenti – chiosa Frank Reul, VP & Head of Development AccorHotels Eastern Europe & Italy, Malta, Greece – perché strategica per noi è la sostenibilità e la valorizzazione di strutture esistenti è molto più sostenibile del nuovo. Ristrutturare ciò che si ha non è solo un bene per l'ambiente ma porta beneficio a tutta la comunità in termini di lavoro e di aggiornamento della tradizione locale.

L'identità di #sondrio sta cambiando, osserva Filippo Cavandoli, CEO PPN #hospitality che ha preso in gestione il Grand Hotel Della Posta di #sondrio dopo un anno di chiusura. "Da città #business di banche, dove gli alberghi spesso chiudevano il week-end e durante la stagione estiva, sta diventando destinazione leisure". Ma le banche sono ancora nel DNA della città e sono proprio loro, come nel caso del Grand Hotel Della Posta, a sostenere i lavori necessari per elevare lo standard degli hotel.

Banche e fondi messi a disposizione dal PNRR sono l'ossigeno necessario e indispensabile per riqualificare l'offerta e soddisfare una clientela sempre più selettiva, conclude il panel dedicato all'ospitalità Andrea Sangiani, AD Saint Jane Hotels & Suites.

Inclusione: paralimpiadi dentro le olimpiadi?

La provocazione più caldamente applaudita è venuta da Paolo Righetti, Founder di Upper West Architects e Docente di Product & Emotional Design all' Università Cattolica di Milano. Presentando la natura del suo contributo di psicologia ambientale e insistendo sulla opportunità di non separare i portatori di disabilità dai normodotati, ovvero di includerne i bisogni senza stigmatizzarli, rivolge a Sergio Schena, componente del CdA Fondazione MilanoCortina 2026, l'invito a passare alla storia derubricando le paralimpiadi da gara a sé e integrando le gare paralimpiche all'interno delle Olimpiadi a pieno titolo. 

Cristian Catania, Responsabile Progettazione inclusiva di Lombardini22, sottolinea come alla base di un'architettura inclusiva debba esserci l'ambizione di promuovere la dignità dell'autonomia per tutti. Per chi ha disabilità permanenti ma anche per chi è solo temporaneamente in condizioni di disabilità rispetto alla maggioranza, o per i bambini che non godendo dell'altezza di un adulto sono spesso esclusi dal rapporto con l'accoglienza, a partire dalla reception di un albergo. Perché ciò parta davvero dall'ambizione a promuovere l'autonomia di tutti, bisogna però mettersi nei panni delle persone che stanno vivendo una condizione diversa dal "solito". E' la storia delle rampe di accesso per persone con disabilità motoria che vengono fatte con l'8% di pendenza, il massimo previsto dalla legge, perché così occupano meno spazio, senza che gli architetti siano consci del fatto che quella pendenza non è affrontabile da una persona con disabilità motoria senza l'aiuto di un accompagnatore. E' la differenza che corre tra fare una cosa perché la impone la legge in modo che sia meno impegnativa/invasiva per sé o farla perché ci si è immedesimati nel destinatario di quell'intervento, per il quale si desidera che nella propria struttura stia meglio possibile. 

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