Cookie Consent by Free Privacy Policy website Perchè questo dipinto ha creato scandalo
maggio 19, 2023 - Fondazione Magnani-Rocca  

Perchè questo dipinto ha creato scandalo

Pittura e musica - Sabato 20 maggio alle ore 17.30 inaugura la nuova mini rassegna musicale firmata in collaborazione tra la Fondazione I Musici di Parma e la #fondazionemagnanirocca.

Un racconto che unisce #pittura, musica e bellezza, per sottolineare a approfondire il significato sinergico delle arti, in linea con il messaggio e lo spirito del grande mecenate Luigi Magnani (1906-1984), che fu, tra le altre cose, anche critico musicale raffinato. 

Sabato 20 maggio, alle ore 17.30, il clarinettista Stefano Conzatti, accompagnato per l'occasione dal Quartetto d'archi de I Musici di Parma – composto da Nicola Tassoni e Carlo D'Alessandro Caprice, violini, Roberto Ilacqua, viola, e Alessandro Protani, violoncello – interpreterà Clarinet quartet op.79, n°1 (su temi della sonata KV 317d di W.A. Mozart) del compositore tedesco Johann Anton André (1775-1842). Seguirà l'esecuzione del Quintetto in la maggiore per clarinetto K. 581 "Stadler" composto nel 1789 da Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) per l'allora abilissimo clarinettista Antonio Stadler. Ancora oggi una pietra miliare del repertorio cameristico per clarinetto.

«Siamo orgogliosi di dare il via a questa rassegna che sancisce la preziosa collaborazione con la #fondazionemagnanirocca, con la quale condividiamo i valori più importanti, nella valorizzazione dell'arte e della bellezza in generale – dichiara Carlo D'Alessandro Caprice, Direttore artistico della Fondazione I Musici di Parma. – Un progetto che si inserisce nel più ampio progetto del Suono nella Bellezza, con il quale I Musici di Parma hanno raccolto ed unito i valori che vogliono incarnare e gli obiettivi che intendono raggiungere con il proprio impegno: creando legami e sinergie con il territorio in cui operano, valorizzare il patrimonio artistico, culturale, paesaggistico e architettonico del nostro Paese, divulgando la cultura musicale presso un pubblico il più ampio possibile, con particolare attenzione ai giovani».

«Sono felice della possibilità di rievocare i tempi di Luigi Magnani, uso ad accogliere i propri selezionatissimi ospiti con raffinati concerti in Villa. In particolare un omaggio alla passione di Magnani per Mozart, condivisa con Filippo de Pisis, uno dei grandi pittori del Novecento che egli frequentò e che, non a caso, dipinse per Magnani il quadro dal titolo W Mozart che è possibile ammirare nei saloni della Villa insieme a tanti capolavori d'arte di ogni tempo» commenta Stefano Roffi, Direttore scientifico della Fondazione Magnani-Rocca.

Per assistere ai concerti è necessario acquistare il biglietto d'ingresso della Fondazione Magnani-Rocca.

VISITE GUIDATE ALLA MOSTRA - Oltre al concerto, si potrà visitare la collezione permanente, il parco, le mostre dedicate a Felice Casorati e a Federico Fellini. Il sabato ore 16.30 e la domenica e festivi ore 11.30, 16.00, 17.00, visita alle mostre Casorati e Fellini con guida specializzata; è possibile prenotare a segreteria@magnanirocca.it, oppure presentarsi all'ingresso del museo fino a esaurimento posti; costo € 19,00 (ingresso e guida).

Questo #dipinto ha destato scandalo.
La "Conversazione platonica" è un'opera enigmatica e perturbante

Cosa ci fa un uomo vestito di tutto punto, con tanto di cappello, vicino a una donna nuda? "Conversazione platonica" è un quadro che è davvero molto raro vedere dal vivo ed è esposto nella #mostra "Felice Casorati. Il concerto della pittura" alla Fondazione Magnani-Rocca.

È proprio Felice Casorati a raccontare come è nato questo quadro.

Il pittore era nel suo atelier di Torino, intento a studiare una modella dalla carnagione molto particolare, violacea, cercando di riprodurre questi toni che lo avevano molto affascinato. Proprio in quel momento nello studio entra un giovane architetto amico di Casorati e la scena assurda si imprime nella testa del pittore.

Come spesso accade nella #pittura di Casorati la figura femminile in parte è perfettamente anatomica, copiata dal vero, ma per altri versi è completamente surreale, immaginata. Succede con il busto da vespa di Silvana Cenni e succede con la donna di "Conversazione platonica" che si trasforma in una scultura.

 

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