Cookie Consent by Free Privacy Policy website Invito CLAUDIO CASADIO in L’ORESTE Quando i morti uccidono i vivi al Teatro Quirino
aprile 24, 2023 - Agenzia Maya Amenduni comunicazione

Invito CLAUDIO CASADIO in L’ORESTE Quando i morti uccidono i vivi al Teatro Quirino

5 | 7 maggio 2023

CLAUDIO CASADIO in L’ORESTE

Quando i morti uccidono i vivi

 

di FRANCESCO NICCOLINI

illustrazioni di ANDREA BRUNO

regia di GIUSEPPE MARINI

 

scenografie e animazioni Imaginarium Creative Studio

costumi Helga Williams        musiche originali Paolo Coletta       light design Michele Lavanga

fonica Francesco Cavessi   direttore di scena Matteo Hintermann

collaborazione alla drammaturgia Claudio Casadio

voci di Cecilia D’Amico (sorella), Andrea Paolotti (Ermes),

Giuseppe Marini (dottore) e Andrea Monno (infermiere)


uno spettacolo co-prodotto da Società per Attori e Accademia Perduta/Romagna Teatri

in collaborazione con Lucca Comics & Games


Premio Nazionale Franco Enriquez 2023 – Città di Sirolo XIX edizione

a CLAUDIO CASADIO

Cat. #teatro Classico e Contemporaneo – sez. Migliore Attore

 

A chiusura di una stagione di grandi successi e riconoscimenti, arriva al #teatro Quirino, da venerdì 5 a domenica 7 maggio 2023, L’ORESTE. Quando i morti uccidono i vivi, originale spettacolo di graphic novel theatre magistralmente interpretato da CLAUDIO CASADIO - che per questo spettacolo ha vinto il Premio Nazionale Franco Enriquez 2023 nella Cat. #teatro Classico e Contemporaneo / sez. Migiore Attore - e scritto appositamente per lui da Francesco Niccolini.

Co-prodotto da Accademia Perduta/Romagna Teatri e Società per Attori in collaborazione con Lucca Comics&Games (la cui edizione 2021 ha ospitato la “Prima Nazionale”), lo spettacolo è diretto da Giuseppe Marini.

Un solo attore in scena, ma non un monologo. Grazie alla mano di Andrea Bruno, uno dei migliori illustratori italiani, ciò che attende lo spettatore è ben altro: l’interazione continua tra #teatro e fumetto, animato da Imaginarium Creative Studio. Le musiche originali sono firmate da Paolo Coletta.

L'Oreste è una riflessione sull'abbandono e sull'amore negato. Su come la vita spesso non faccia sconti e sia impietosa. E su come, a volte, sia più difficile andare da Imola a Lucca che da Imola sulla Luna. Uno spettacolo originalissimo, di struggente poesia e forza, in cui fluiscono momenti drammatici e altri teneramente comici. Con un’animazione grafica di straordinaria potenza, visiva e drammaturgica, Claudio Casadio dà vita e voce a un personaggio indimenticabile, affrontando con grande sensibilità attoriale il tema importante e delicato della malattia mentale.

Sinossi

Oreste è internato nel manicomio dell'Osservanza a Imola.

È stato abbandonato quando era bambino, e da un orfanotrofio a un riformatorio, da un lavoretto a un oltraggio a un pubblico ufficiale, è finito lì dentro perché, semplicemente, in Italia, un tempo andava così. Dopo trent'anni non è ancora uscito: si è specializzato a trovarsi sempre nel posto sbagliato nel momento peggiore. Non ha avuto fortuna l'Oreste, e nel suo passato ci sono avvenimenti terribili che ha rimosso ma dai quali non riesce a liberarsi: la morte della sorella preferita, la partenza del padre per la guerra, il suo ritorno dalla campagna di Russia tre anni dopo la fine di tutto e poi la sua nuova partenza, di nuovo per la Russia, per una fantastica carriera come cosmonauta, e - come se tutto questo non bastasse - la morte violenta della madre, una madre che lo ha rifiutato quando era ancora ragazzino con i primi problemi psichici.

Eppure, l'Oreste è sempre allegro, canta, disegna, non dorme mai, scrive alla sua fidanzata (che ha conosciuto a un "festival per matti" nel manicomio di Maggiano a Lucca), parla sempre.
Parla con i dottori, con gli infermieri, con la sorella che di tanto in tanto viene a trovarlo, ma soprattutto parla con l'Ermes, il suo compagno di stanza, uno schizofrenico convinto di essere un ufficiale aeronautico di un esercito straniero tenuto prigioniero in Italia. Peccato che l'Ermes non esista.

Oreste riceve costantemente visita dai suoi fantasmi, dalle visioni dei mondi disperati che coltiva dentro di sé, oltre che da medici e infermieri. I sogni dell'Oreste, i suoi incubi, i suoi desideri e gli errori di una vita tutta sbagliata trasformano la scenografia e il #teatro drammatico classico in un caleidoscopio di presenze che solo le tecniche del “Graphic Novel Theatre” rendono realizzabile: un impossibile viaggio tra Imola e la Luna attraverso la tenerezza disperata di un uomo abbandonato da bambino e che non si è più ritrovato.

Dallo spettacolo è stato realizzato un libro che ne raccoglie testi di Francesco Niccolini, illustrazioni di Andrea Bruno e foto di scena di Tommaso Le Pera, pubblicato da Poliniani Editore.

Brevi note biografiche

FRANCESCO NICCOLINI

Attraverso il suo lavoro di drammaturgo, vigila sul malessere dell'umanità, ma appena può fugge nei boschi. Scrive per alcuni dei migliori attori del #teatro italiano: Marco Paolini, Vetrano e Randisi, Alessio Boni, Claudio Casadio, Luigi D’Elia, Leo Gullotta, Anna Bonaiuto.

Dal 2020 collabora con Lucca Comics and Games per le produzioni di Graphic Novel Theater. Pubblica romanzi con Mondadori, graphic novel con BeccoGiallo, libri illustrati per bambini con Carthusia, il suo #teatro con Einaudi, Titivillus, Erasmo Libri, Poliniani.

CLAUDIO CASADIO

Attore teatrale e cinematografico. l’Oreste è stato scritto appositamente per lui da Francesco Niccolini, così come Massimo Carlotto ha fatto con Oscura immensità e Il mondo non mi deve nulla. Pièce che esaltano le qualità attoriali di Casadio e che egli affronta con forti richiami alla sua terra d’origine: “mi piace l’idea di un #teatro contemporaneo con accenti romagnoli in chiave poetica”.

È anche fondatore e direttore, con Ruggero Sintoni, del Centro di Produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri.

GIUSEPPE MARINI

Dopo una considerevole attività di attore debutta nella regia, dapprima con il suo ensemble, in spettacoli dal forte impatto visivo, mai disgiunto da granitiche solidità drammaturgiche (Ibsen, Sofocle, Genet, ben noti i suoi Shakespeare che lo hanno proiettato da subito nel panorama dei nuovi registi della scena italiana). Decisivo è stato poi l'incontro con grandi attori e attrici della scena italiana: da Franca Valeri a Annamaria Guarnieri, Pino Micol, Ugo Pagliai, Paola Gassman, Licia Maglietta, Maria Paiato. Ha sempre affiancato l’attività di regista teatrale a quella di docente, vantando una considerevole esperienza nell’ambito della formazione.

ANDREA BRUNO

È autore di fumetti e illustratore. Le sue storie a fumetti sono state pubblicate su numerose riviste e antologie italiane e internazionali. Nel 2005 è stato trai fondatori della rivista “Canicola” e successivamente ha fatto parte della redazione dell’omonima casa editrice. Il suo ultimo lavoro è il fumetto in tre parti Cinema Zenit (2014/2016) pubblicato in Italia e in Francia. Si è aggiudicato il premio Gran Guinigi “miglior autore unico” a Lucca Comics, 2007 e il Premio Micheluzzi “miglior disegnatore” a Napoli Comicon, 2010. Vive e lavora a Bologna.