Cookie Consent by Free Privacy Policy website ProWein 2023 – "No and low alcohol”: Piacere anche con poco o zero alcol
febbraio 13, 2023 - ProWein

ProWein 2023 – "No and low alcohol”: Piacere anche con poco o zero alcol

Quasi impensabile solo pochi anni fa: l’analcolico come seg-mento #lifestyle. Spesso le birre analcoliche ricordavano solo vagamente l’originale, non esisteva una categoria di bevande per i distillati analcolici e nei menu dei cocktail le aree senza alcol spesso portavano la voce “mocktail”, cioè: imitazione di cocktail. Ma quei tempi sono finiti. Il “Dry January” o “SoberOc-tober” è ormai parte integrante della cultura del bere, il fattore piacere non viene trascurato nemmeno con “no-and-low”. La varietà di prodotti analcolici è immensa e la tecnologia e gli aromi sono in continuo sviluppo: alla #prowein2023, la più grande e importante fiera mondiale per vini e le bevande alcoli-che che si terrà dal 19 al 21 marzo, si potranno scoprire nume-rose varianti pure o anche come bevande miste.

Da Londra in tutto il mondo

La rivoluzione dei distillati analcolici inizia come test, nel 2015, presso i grandi magazzini Selfridges di Londra. Viene presenta-to un marchio giovane e sconosciuto chiamato Seedlip; dopo tre settimane viene venduto il primo lotto di 1.000 bottiglie. Tre va-rianti si ottengono mediante processi di macerazione, distilla-zione, filtrazione e miscelazione, in cui ogni ingrediente vegetale viene distillato separatamente prima della miscelazione. Il risul-tato del processo è un liquido senza alcool e zucchero. Sebbe-ne il gin analcolico, per motivi legali, non sia menzionato sulle bottiglie, i prodotti possono essere utilizzati nei cocktail come l’originale distillato di ginepro. Seedlip è distribuito da Bremer Spirituosen Contor (Padiglione 7, Stand B 13), che ha nella sua gamma un gran numero di distillati analcolici ispirati al gin, al rum e persino al whisky.

Un posto importante nel settore occupa la Rheinland Distillers GmbH (Padiglione 7, Stand B25), nota per il Gin Siegfried di Bonn e per i prodotti analcolici “Wonderleaf” e “Wonderoak”. Il primo può essere usato come sostituto del gin, l'altro contiene fagioli tonka, noce moscata, fieno greco (trigonella), lime e arancia curaçao e può produrre bevande ispirate al rum. Nuovo di zecca sul mercato è anche il Wonderleaf Rosé. Anche questo è un prodotto che si abbina perfettamente al tonico, solo che è un po’ più floreale nell'aroma. Inoltre, i Rheinland Distillers ha ideato la serie “Easy” con il 20 % di alcol. La quantità di alcol presente nella bevanda viene ridotta, ma la quantità residua di alcol agisce come esaltatore di sapidità ed è un adeguato rap-presentante della categoria di bevande “a basso contenuto alco-lico”. Nel frattempo, il mercato offre oggi una varietà di prodotti aromatici che giocano un ruolo molto convincente, dal vermut all'amaro fino al whisky con ispirazioni e sapori analcolici. Ad esempio, Dr. Jaglas (padiglione 7, stand C 02) presenta per la prima volta una variante di limoncello analcolico, dimostrando l'eleganza del prodotto con il Prosecco. Da Amburgo arriva alla #prowein la ditta Hamburg Distilling Company (padiglione 13, stand C 35). Nel bagaglio ha con se il suo Knut Hansen Gin, che viene creato principalmente con prodotti regionali come ce-triolo, mela o rosa, e che ora è disponibile anche in una variante 0,0 – cioè completamente analcolico.

Alfred Schladerer GmbH punta sulle erbe aromatiche (padiglio-ne 7, stand B 52). La distilleria tradizionale, rinomata per i suoi distillati e bevande alcoliche collaudate, affronta ora anche il tema attuale del No-Alcohol e presenta il suo “Vincent”, un ape-ritivo a base di erbe, finemente abbinato ai lamponi. Il SoBour con zero per mille alcol, dell’esportatore britannico Chastity (Padiglione 13, Stand D 06) ci fa ricordare un bourbon america-no. Le note scure e terrose arrotondate con aromi di albicocca, vaniglia ed erbe aromatiche non lasciano desideri insoddisfatti.

Luppolo e malto

In particolare per quel che riguarda la categoria della birra, la tecnica si sviluppa e suscita grandi sorprese grazie a nuovi me-

todi di produzione, alla riscoperta delle colture di lievito e all'at-tualità del luppolo aromatico. Le vendite in Germania stanno per superare la soglia dei 7 milioni di ettolitri. 0,5 % vol. alcol, che può ancora essere incluso nell’etichetta come “non alcolico”, ma anche la categoria dello 0,0%, che è di importanza interna-zionale, stabilisce nuovi standard qualitativi. Con le intense note fruttate ed erbacee evocate dalle varietà di luppolo aromatiche nell’ambito della raffinazione a freddo, si generano dei fuochi d’artificio sensoriali che non fanno più mancare l’alcol.

Soprattutto le birre di alto livello, come la Pale Ale, hanno stabi-lito un nuovo punto di riferimento. L'espositore “Neue Bierkultur GmbH” (Padiglione 7, Stand D53) riunisce diverse marche di birra. Per esempio, è possibile degustare e confrontare due Pa-le Ales analcoliche: Brlo Naked di Berlino e Maisel & Friends Pale Ale analcoliche di Bayreuth. Dal Belgio proviene la birra analcolica di Neobulles (Padiglione 1, Stand A 05).

Ti potrebbe interessare anche

febbraio 08, 2023
gennaio 23, 2023
novembre 16, 2022

Da domenica 19 a martedì 21 marzo, i 13 padiglioni della #fiera accoglieranno più di 6000 espositori da oltre 60 Paesiin rappresen...

Comunicato Stampa disponibile solo in lingua originale. The desire to go #green is no longer limited to consumers with #green poli...

Il padiglione 1 diventa il centro dei vini analcoliciI vini analcolici sono la tendenza attuale, con un certo potenziale, e non so...