Cookie Consent by Free Privacy Policy website Lunedì 12 dicembre il graditissimo ritorno dell'accademia bizantina al Manzoni
dicembre 07, 2022 - Fondazione Musica Insieme

Lunedì 12 dicembre il graditissimo ritorno dell'accademia bizantina al Manzoni

Lunedì 12 dicembre al Teatro Auditorium Manzoni alle 20.30, Musica Insieme accoglierà il graditissimo ritorno dell'Accademia Bizantina, dopo un decennio di successi internazionali. Prossima a festeggiare, nel 2023, i quarant'anni di attività, l'Accademia forgia la sua essenza nella capacità di ricreare le sonorità degli antichi strumenti e di incarnare l'autenticità dei compositori barocchi. Dal 1996 la dirige al cembalo un profondo conoscitore dei linguaggi espressivi dell'epoca come Ottavio Dantone, e a completare questo connubio arriva nel 2011 il violinista e concertmaster Alessandro Tampieri, che ha portato da parte sua un perfetto bilanciamento fra rigore stilistico e brillante predisposizione all'improvvisazione. L'Accademia Bizantina mancava a #musica Insieme proprio dal 2011, e il suo ritorno sarà anche un viaggio tra i fasti del #concerto grosso, ovvero l'antenato del #concerto solistico, con un programma dal titolo "L'Orfeo del violino", che contrappone anche fonicamente un piccolo gruppo di solisti a un "tutti" orchestrale. Doveroso partire con Arcangelo Corelli, il primo compositore che ne adottò sistematicamente il nome, e non a caso sarà il suo #concerto grosso op. 6 n. 4 ad aprire il programma, intitolato L'Orfeo del violino proprio in suo omaggio, considerando che all'epoca il compositore era noto anche come "il nuovo Orfeo", con un esplicito rimando al cantore solitario della mitologia ellenica. Accanto al nome di Corelli, in cartellone troviamo anche l'allievo Francesco Geminiani, seguito da Georg Friedrich Händel, con l'esecuzione alternata di due concerti grossi per ciascuno dei tre compositori. Di Corelli verranno proposti il #concerto grosso n. 4 in re maggiore ed il #concerto grosso n. 6 in fa maggiore, entrambi appartenenti a una raccolta postuma, l'opera 6, data alle stampe solo nel 1714 e divenuta un modello di riferimento per i successivi compositori. Di questi due lavori è possibile apprezzare la delicatezza dei movimenti più lirici e distesi, alternati alle architetture sonore tensive proposte sul registro grave, che trovano soluzione in una nuova cantabilità. Di Geminiani verranno eseguiti invece il #concerto grosso in mi minore ed il #concerto grosso in re minore, rispettivamente i numeri 3 e 4 dell'opera 3. La cifra stilistica di queste composizioni è determinata dalla tessitura del virtuosismo. Ad intervallare l'alternarsi tra i due percorsi italiani saranno due opere di Georg Friedrich Händel, ovvero il #concerto grosso n. 6 in fa maggiore e il n. 7 in si bemolle maggiore. Anche in questo caso le opere subiscono l'influenza di Corelli. Non a caso Händel rende omaggio al compositore italiano numerando come opera 6 la propria raccolta di "Grand Concertos". Il percorso proposto dall'Accademia Bizantina si preannuncia, dunque, intenso e ricco di spunti di riflessione, incantandoci ancora anche dopo tre secoli. Con le parole di Ottavio Dantone: «È interessante mettere a confronto questi tre autori, poiché ciò ci permette di vedere da una parte la purezza dello stile di Corelli, padre del #concerto grosso, e dall'altra l'influenza italiana nella scrittura di Händel, musicista tedesco che in occasione del suo viaggio in Italia avrà modo di confrontarsi proprio con Corelli. Geminiani è invece un italiano che è stato a Londra. Egli ha, dunque, una visione del #concerto grosso che parte dall'Italia e si sposta successivamente all'estero. Ecco la ricchezza di questo confronto: la #musica italiana vista da un italiano, da uno straniero e da un italiano che si sposta all'estero». E circa il fascino imperituro della #musica barocca gli fa eco Alessandro Tampieri: «L'odierna #musica di consumo ha il medesimo linguaggio tonale del Barocco. È un linguaggio che possiamo ricollegare a Sanremo, o alla #musica leggera del secondo Novecento. Il Barocco assorbe inoltre i canoni della #musica popolare, che viene in qualche modo ripensata e rielaborata. C'è dunque una ricerca musicale che ha una sua immediatezza, dove immediatezza non è sinonimo di superficialità. Trovo che il Barocco sia ancora incredibilmente attuale nonostante siano passati trecento anni».

Il #concerto sarà introdotto dallo stesso Maestro Ottavio Dantone e vedrà come main sponsors Caab - Centro Agro Alimentare di #bologna e Confindustria Emilia Area Centro.

I PROTAGONISTI

Nel 1983 quattro talentuosi compagni di Conservatorio fondavano l'Accademia Bizantina. Questa orchestra oggi vanta una ricca discografia, riconoscimenti e collaborazioni nazionali e internazionali. Nel 1996 giunge il Maestro Ottavio Dantone, massimo esperto della #musica barocca e fra i clavicembalisti più brillanti della sua generazione. Una grande architettura musicale che si arricchisce nel 2011 con la presenza del violinista e concertmaster Alessandro Tampieri, così questo ensemble si afferma come una delle orchestre di #musica barocca più acclamate ed accreditate nel panorama internazionale. Diapason d'Or, Midem, Choc di Classica, Opus Klassik, Grammy Music Award e Gramophone Awards sono solo alcuni dei prestigiosi premi che l'Accademia ha ricevuto nel corso del suo operato, approdando nei teatri e nei festival di tutto il mondo, fra cui Carnegie Hall e Lincoln Center a New York, Wigmore Hall e Barbican Centre a Londra, Théâtre des Champs Elysées a Parigi e Opéra Royal a Versailles.


Biglietti da € 10 a € 60 disponibili presso Bologna Welcome 
(Piazza Maggiore, 1/E), dal lunedì al sabato dalle 9 alle 18,  

online e nei punti vendita Vivaticket.
Il giorno del #concerto biglietti in vendita presso
il Teatro Auditorium Manzoni a partire dalle ore 17.