Cookie Consent by Free Privacy Policy website TOGO Incisioni, disegni e dipinti
novembre 22, 2022 - Museo della Permanente

TOGO Incisioni, disegni e dipinti

apertura al pubblico  18 novembre - 6 dicembre 2022 inaugurazione giovedì 17 novembre, ore 17.30 sede #museodellapermanente, via Turati 34, 20121 Milano

orari  lunedì- sabato: 10.00-13.00; 14.30 -18.00           domenica chiuso ingresso libero

Dopo le rassegne dedicate a Mino Ceretti e a Franco Zazzeri, il #museodellapermanente organizza una mostra personale di Togo (Enzo Migneco), terzo capitolo del ciclo Monografie, incentrato sui Maestri della Permanente.

In #mostra sono esposte circa cinquanta opere, divise in tre nuclei fondamentali: incisioni, disegni e dipinti, che coprono un arco cronologico molto ampio, dalle incisioni degli anni Settanta/Ottanta, ai quadri neri del decennio successivo, ai dipinti più recenti realizzati nel corso degli ultimi due anni.

Tre nuclei distinti e ben riconoscibili che corrispondono alle tappe di un percorso in continua evoluzione, in cui anche gli elementi più ricorrenti e più caratteristici del linguaggio pittorico di #togo cambiano pelle, nel corso dei decenni, arricchendosi di nuovi contenuti e significati.

Il percorso espositivo inizia idealmente con le incisioni, che spaziano dalla fine dei Settanta a tutti gli anni Ottanta, includendo anche alcuni lavori più recenti dei primi anni Duemila.

Per #togo, che spesso si autodefinisce grafico, ancor prima che pittore, l’incisione rappresenta un capitolo fondamentale del suo lavoro, non meno importante delle opere su tela: il suo ampio corpus di incisioni è da sempre molto apprezzato dalla critica, che lo colloca tra i massimi incisori contemporanei.

Il tema centrale, quello più ricorrente e più riconoscibile nelle incisioni, è la memoria, che fa riemergere luoghi della gioventù e frammenti del passato, resi con un senso di trasfigurazione e di astrazione tipico della grafica, che gli consente di vedere oltre la realtà visibile.

Il percorso espositivo prosegue con un interessantissimo nucleo di lavori, i cosiddetti Quadri neri: un ciclo di una quarantina di opere realizzate tra la fine degli Ottanta e i primi anni Novanta, di cui in #mostra sono esposti dieci esemplari.

Tra le migliaia di quadri dipinti da #togo, questi lavori rappresentano sostanzialmente un unicum, in apparente contrasto, ma in realtà in stretto dialogo, con la successiva produzione pittorica, dominata da tele dai colori particolarmente accesi e squillanti.

Sono opere che, in un certo senso, si collocano a metà strada tra la produzione incisoria e i quadri realizzati negli ultimi due decenni: sono basate su tonalità scure e su diverse gradazioni di nero, ottenute con carbone e acrilici, che portano alle estreme conseguenze l’utilizzo di cromie scure già sperimentato in alcuni quadri degli anni Ottanta.

La #mostra si chiude con i dipinti più recenti: una ventina di tele realizzate tra il 2021 e il 2022 (tranne due dipinti del 2008 e del 2011), che offrono una testimonianza molto significativa degli esiti più recenti della sua ricerca pittorica.

Paesaggi (in senso lato), vedute e visioni ispirate al mare, alle isole, alla natura mediterranea, che si caratterizzano per una gamma cromatica straordinariamente viva e accesa, per una luminosità intensa che cattura in maniera immediata l’occhio di chi le osserva.

La #mostra è accompagnata da un catalogo illustrato, con un testo critico di Luca Cavallini.