Cookie Consent by Free Privacy Policy website Orchestra Sinfonica di Milano | Beethoven 7, 24-27/11, Auditorium di Milano
novembre 14, 2022 - Orchestra sinfonica di Milano

Orchestra Sinfonica di Milano | Beethoven 7, 24-27/11, Auditorium di Milano

Prosegue la Stagione Sinfonica dell’Orchestra Sinfonica di Milano, entriamo nel vivo della programmazione autunnale: “Storie fantastiche e dove trovarle”, parafrasando il successo del Fantasy di J. K. Rowling del 2016, è il titolo della campagna dell’Orchestra Sinfonica di Milano per la programmazione di novembre e dicembre, trionfo di titoli dedicati alla meraviglia del racconto e delle storie di fantasia, un compendio delle pagine più celebri e più significative che la fantasia ha evocato nella mente dei grandi compositori.

Un viaggio immaginario cominciato con l’appuntamento di giovedì 17 e venerdì 18 novembre, intitolato “Mille e una notte”, e che prosegue con “Beethoven 7”, giovedì 24 novembre (ore 20.30), venerdì 25 novembre (ore 20) e domenica 27 novembre (ore 16). Sì, perché all’Auditorium di Milano, nel mese di novembre, non si raccontano solo le vite di personaggi leggendari. Con “Beethoven 7”, protagonista Nicola Piovano, sono protagoniste le pagine di due compositori le cui esistenze sono per i posteri storie fantastiche, talmente eroiche da sembrare leggende, ma vere a tutti gli effetti. Si parla di Beethoven, il “Titano” per eccellenza che ispirò con la sua stessa vita alcune delle idee e dei concetti di un’intera epoca storica, e Šostakovič, compositore che visse eroicamente l’amore per la sua arte sfidando apertamente le ingiustizie e le atrocità del mondo in cui viveva.

Del primo viene proposta la Sinfonia n.7 in La maggiore op. 92, una delle più amate dal pubblico e dai musicisti, capolavoro senza tempo, una delle vette inusitate del sinfonismo di tutti i tempi. Richard Wagner la definirà come “un’apoteosi della danza nella sua massima essenza, l’azione del corpo tradotta in suoni ideali”, in cui ogni movimento è una gemma preziosa del repertorio. Si pensi in particolare all’Allegretto, un capolavoro d’invenzione melodica, che sembra una marcia funebre ma una marcia funebre non è. Di Šostakovič, invece, Piovano propone il Concerto n. 1 per violoncello e orchestra in Mi bemolle minore op. 107, scritto nell'estate del 1959, e dedicato a Mstislav Rostropovich, che ne fu il primo interprete il 4 ottobre con la Filarmonica di Leningrado diretta da Evgenij Mravinskij.

Nella doppia veste di solista e direttore, #luigipiovano offre al pubblico di Largo Mahler tutta la sua maestria, una profonda conoscenza della #musica che, nel suo caso, viene da lontano: “Vengo da una famiglia di musicisti, mio padre Antonio era pianista e compositore, e ho avuto la possibilità di studiare fin da piccolo. A 11-12 anni, invece di leggere Topolino, analizzavo le partiture con mio padre.”, afferma in un’intervista, lasciando intendere quanto l’arte di fare #musica sia radicata nella sua quotidianità fin dalla più tenera età.

Biglietti

Intero: 36 € in platea, 27 € in galleria. Over 60 e Convenzioni: 27 € (platea), 21 € (galleria). Under 30 e Sostenitori: 19 € (platea), 17 € (galleria).  

I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium di Milano, oppure online su Vivaticket.

Orari biglietteria Auditorium di Milano: Martedì-Domenica, 10 – 19.

Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@sinfonicadimilano.org

Biografia

Luigi Piovano, direttore e solista

Si è diplomato in violoncello a 17 anni col massimo dei voti e la lode sotto la guida di Radu Aldulescu, con cui in seguito si è diplomato in violoncello e #musica da camera anche a Parigi.

Per anni è stato primo violoncello del gruppo #concerto Italiano, diretto da Rinaldo Alessandrini. Nel 1999 è stato scelto da Maurizio Pollini per partecipare al “Progetto Pollini” al Festival di Salisburgo, ripreso alla Carnegie Hall, a Tokyo e a Roma.

Ha tenuto concerti da camera con artisti del calibro di Sawallisch, Chung, Lonquich, Sitkovetsky, Kavakos, le sorelle Labeque. Dal 2009 al 2019 ha fatto parte del trio “Latitude 41” e dal 2005 suona regolarmente in duo con Antonio Pappano.

Ha suonato come solista con prestigiose orchestre – Tokyo Philharmonic, New Japan Philharmonic, Accademia di Santa Cecilia, Seoul Philharmonic, Orchestre Symphonique de Montréal – sotto la direzione di direttori come Chung, Menuhin, Nagano, Pappano, Pletnev.

Nel 2020 Arcana ha pubblicato il CD con le Sonate di Brahms e le Romanze di Martucci in duo con Antonio Pappano. Da oltre vent’anni è primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Suona un violoncello Francesco Ruggeri detto “il Per” (Cremona, 1692) messo gentilmente a disposizione da Francesco Micheli.

Dal 2002 si dedica sempre più alla direzione d’orchestra. Ha collaborato con solisti come Avi Avital, Luis Bacalov, Stefano Bollani, Mario Brunello, Pietro De Maria, Benedetto Lupo, Dmitry Sitkovetsky. Il CD con Sara Mingardo in cui dirige i Kindertotenlieder e i Lieder eines fahrenden Gesellen di Mahler, è stato premiato in Francia nel 2012 come miglior CD di Lieder dell’anno.

Dal 2008 al 2016 è stato direttore artistico dell’Estate Musicale Frentana di Lanciano. Dal 2013 al 2017 è stato direttore musicale di Roma Tre Orchestra e dal 2012 al 2022 direttore musicale dell’Orchestra ICO della Magna Grecia di Taranto.

Dal 2013 ha avviato una collaborazione stabile alla testa degli Archi di Santa Cecilia, con i quali si è esibito nelle più importanti stagioni e Festival italiani e ha registrato già 6 CD.

Fra gli impegni nel 2022, il debutto sul podio dell’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo, che lo ha immediatamente reinvitato per il marzo 2023, e dell’Orchestra Sinfonica di Milano e Tosca al Teatro Bellini di Catani