Cookie Consent by Free Privacy Policy website Rinasce atipografia, progetto per il contemporaneo ad arzignano (vicenza).
maggio 19, 2022 - atipografia

Rinasce atipografia, progetto per il contemporaneo ad arzignano (vicenza).

Atipografia, progetto per l'arte contemporanea fondato da Elena Dal Molin, riapre le porte al pubblico negli spazi interamente rinnovati dopo un importante lavoro di restauro e ridisegno funzionale.

L'antica tipografia arzignanese dà vita a un progetto culturale inedito che coniuga la dimensione commerciale con la vocazione culturale attraverso la duplice azione di una associazione culturale e di una galleria. Questa dimensione ibrida integra e completa il lavoro che #elenadalmolin ha condotto per anni a sostegno delle arti e degli artisti, dando vita a un crocevia del contemporaneo nel cuore del Nord-Est.  

La nuova identità si colloca nel segno della prosecuzione di quel luogo per gli artisti, per le persone e per le idee che da sempre Atipografia ha voluto disegnare.

Se da una parte infatti prosegue l'attività storica dell'Associazione, iniziata nel 2014 come no-profit per residenze d'artista e progetti site-specific, dall'altra in questa nuova configurazione l'apertura della galleria d'arte contemporanea proporrà una nuova stagione di progetti espositivi e una propria scuderia di artisti di diverse generazioni e provenienza geografica.

Il progetto di Atipografia riprende così il suo corso con rinnovata energia, espressa anche dagli ingenti lavori di adeguamento funzionale iniziati alla vigilia della pandemia e realizzati dallo studio AMAA, che si è occupato del progetto di restauro realizzando ambienti di grande fascino, dove fare ricerca, esporre, incontrarsi e persino abitare
A inaugurare la nuova stagione di Atipografia – in una logica di forte continuità con la sua storia – è una #mostra voluta e prodotta dall'Associazione: un intervento d'arte appositamente pensato da Arcangelo Sassolino intitolato "Il vuoto senza misura". La #mostra è accompagnata da un catalogo con un testo della storica dell'arte e curatrice Ilaria Bernardi.

Con la partecipazione di Arcangelo Sassolino, Atipografia conferma il proprio speciale legame con il territorio e la vocazione a una proiezione internazionale. Le macchine immaginifiche di Sassolino abitano gli spazi che per lungo tempo hanno ospitato la storica tipografia (da qui il nome) avviata dal trisnonno di #elenadalmolinUna storia dalle radici antiche, ad un tempo industriali e culturali.
 
Come spiega #elenadalmolin, «tipografia richiama il mondo della stampa, della parola scritta. L'aggiunta dell'alfa privativo - oltre al fatto che non è più una tipografia - rappresenta anche qualcosa che si racconta, qualcosa che deve essere ancora scritto. Qualcosa che si sta compiendo, che è fluido, che sta avvenendo ora. Per questo lo spazio si pone come un luogo dove venire e anche restare».