Cookie Consent by Free Privacy Policy website Anche in architettura, la sostenibilità è movimento.
aprile 22, 2022 - Laminam

Anche in architettura, la sostenibilità è movimento.

Ci sono cose che, nella vita, appaiono tanto e parimenti desiderabili quanto fra loro inconciliabili: un vestito comodo e anche sexy, oppure la gratificazione di un cibo goloso che sia anche sano. Curiosamente oggi, nel percepito comune, la sostenibilità rientra tra questi concetti. Quanti di noi, nel sentire la parola “ecologia”, visualizzano immediatamente prati sterminati con la rugiada ancora stillante sui fili d’erba fresca, quasi come se un comportamento sostenibile fosse attuabile solo in un contesto di Natura incontaminata?

E invece – sorpresa! – la vera #sostenibilita nel 2022 è tecnologica, smart e adora la scienza.

Ma cosa significa, veramente, #architettura sostenibile?

Ce lo indica la parola stessa: sostenere. Ossia impedire che qualcosa – nel caso specifico il nostro amato pianeta Terra (e amarlo è un dovere: è l’unico che abbiamo!) – tracolli. Con sintesi efficace, l’architetto e designer Enzo Calabrese lo contestualizza nell’architettura: «L’essere umano consuma il capitale della Terra più rapidamente della capacità della natura di rigenerarsi. Una casa sostenibile non erode la biocapacità del pianeta, ma si armonizza con esso, che così è in grado di “sostenerla” L’architettura sostenibile riesce a mantenere in equilibrio i due piatti della bilancia: da un lato le esigenze delle persone che quell’edificio dovranno abitarlo; dall’altro il diritto dell’ambiente a non essere inquinato, rovinato e depredato.

Una volta si pensava che queste due esigenze fossero fra loro inconciliabili: da qui l’invito a ridurre il più possibile i consumi, quali che fossero. Cosa – va da sé –difficile, perché vivere significa consumare risorse: acqua, cibo, suolo, materiali… Oggi abbiamo capito che necessità umane e necessità naturali hanno modo di coesistere, e persino di farsi del bene a vicenda. La parola chiave è diventata: responsabilità. E lo strumento principe è l’innovazione tecnologica.

Sostenibilità come premessa per la crescita

In #laminam, l’innovazione sostenibile è una delle linee guida dello sviluppo rivolte all’eccellenza. Nel 2021, l’azienda ha adottato una politica integrata Qualità-Ambiente-Sicurezza, ottenuto la Certificazione Ambientale ISO 14001 per gli stabilimenti italiani ed esteso la Certificazione EPD a tutti i prodotti, finalizzato lo studio del Carbon Footprint Aziendale e pubblicato il suo secondo Bilancio di #sostenibilita. Il contributo alla creazione di edifici “verdi” è solo la punta dell’iceberg di un investimento ben più radicale che interessa tutti gli aspetti dell’azienda.

Prendiamo a esempio due realizzazioni come Villa Geneva, in Svizzera, e Vanquish, in Australia. Entrambe concepiscono la #sostenibilita come una cooperazione tra progetto dell’edificio e scelta consapevole dei materiali, tutto per ottenere il minor spreco di risorse e il maggior benessere per i suoi abitanti.

Villa Geneva è una residenza situata in un silenzioso quartiere verde di #ginevra. Il #design della facciata si articola in una composizione di cornici pensata per schermare i raggi del sole durante la stagione più calda; la temperatura viene controllata in modo naturale (più benessere), eliminando la necessità di impianti di aria condizionata (meno sprechi). Tecnologia all’avanguardia anche per Vanquish, la prima “casa passiva” di Brisbane. “Passiva” significa sana, silenziosa ed efficiente dal punto di vista energetico: 23 gradi di temperatura costante per tutto l’anno, attraverso una combinazione intelligente di sistemi di isolamento e ventilazione ad alte prestazioni.

Entrambe vedono al loro interno prodotti #laminam: Collection Nero per le cornici di Geneve Villa e I Naturali Diamond Cream per l’isola di quattro metri nella cucina di Vanquish.

Ogni cosa che puoi immaginare, la Natura l’ha già creata

La #sostenibilita non è una scoperta degli ultimi anni, ma un percorso costellato di intuizioni, avanzamenti, revisioni, ripensamenti e poi  salti in avanti. L’importante è non fermarsi mai e abbinare consapevolezza storica e progettuale all’attenzione per le più recenti novità. Crescita sostenibile significa agire nel rispetto del territorio; in #laminam, l’uso estensivo del fotovoltaico per l’autoproduzione di energia green si uniscono l’elettrificazione del processo produttivo e della logistica.

La logica per cui un edificio può determinare non solo un impatto zero sull’ambiente circostante, ma addirittura un contributo positivo è ciò che ha guidato la messa a punto di innovazioni come Ambience, il trattamento di #laminam che imita la fotosintesi clorofilliana. Grazie a una combinazione di biossido di titanio e particelle collaterali, le lastre trattate con Ambience attivano a contatto con la luce (solare e anche artificiale) un processo naturale che assorbe le sostanze inquinanti presenti in aria e acqua, trasformandole in sostanze innocue per la salute dell’ambiente e dell’uomo. Gradito effetto collaterale è la purificazione da batteri, funghi e muffe. Superfici più sane, dunque, più pulite e più green, con un’estetica che mantiene tutta la pregevolezza delle superfici naturali.

Sostenibilità: la meta è partire

Perché non esiste ancora – e probabilmente non esisterà mai – un punto certo di arrivo. Le tecnologie legate alla #sostenibilita vengono aggiornate di continuo, ed è la natura stessa per certi versi ancora tutta da esplorare. E poi il mondo cambia: la società, la storia, la gerarchia dei valori, i bisogni…Cambiamo noi, nel nostro definirci come persone.

Come ogni pioniere che si rispetti, sentirsi in viaggio è lo spirito con cui #laminam approccia il tema sostenibilità. Ci sono, è vero, i risultati raggiunti, e sono più che eloquenti: da “Bilancio di #sostenibilita 2020”, più di 15 certificazioni (di gestione, ambientali, di prodotto, contatto alimentare) e un impegno tangibile sui fronti del riciclaggio (ciascuna superficie, a seconda del tipo, contiene fino al 40% di materiale riciclato pre-consumo proveniente dagli scarti precottura del ciclo industriale dell’azienda), del risparmio energetico (726mila kWh autoprodotti), dell’abbattimento degli sprechi (53mila metri cubi di acque reflue trattate e rimesse in circolo). Cifre e fatti concreti, che rappresentano tappe importanti di un cammino che però è ancora nel pieno del suo svolgersi.

Nel video che segue, il mantra che fa da guida: produzione e consumo responsabile, per la salute e il benessere di tutti – pianeta compreso.

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