Cookie Consent by Free Privacy Policy website Fondazione Burri: riaprono gli spazi museali degli ex Essicatoi
marzo 14, 2022 - Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri

Fondazione Burri: riaprono gli spazi museali degli ex Essicatoi

-10 milione di investimenti
-7 anni di interventi
-Riaprono gli spazi museali degli ex Essicatoi

CITTA’ DI CASTELLO – 12 marzo 2022: in occasione del centosettesimo anniversario della nascita del Maestro #albertoburri riaprono, dopo due lunghi anni di intensi e studiati lavori di risistemazione, riqualificazione e di #restauro, gli #exseccatoideltabacco.

Alla presenza degli organi statutari della #fondazionepalazzoalbizzinicollezioneburri, presidente e comitato esecutivo, composto da #brunocora, #tizianosarteanesi e Stefano Valeri, la sede espositiva è stata presentata, completamente musealizzata e rinnovata, alla stampa e alle autorità. Sold out per le prenotazioni private dei cittadini in visita nella giornata di domenica 13 marzo: oltre 450 le persone che hanno contattato la biglietteria di Palazzo Albizzini per prenotare una visita, gratuita, in anteprima. Già storicamente importanti per la loro storia, il loro legame con la città e per le opere ospitate negli undici capannoni, ora la sede espositiva degli #exseccatoideltabacco ha raggiunto il suo apice grazie ad un attento lavoro di musealizzazione voluto e realizzato dalla #fondazioneburri sotto l’attenta guida dell’architetto #tizianosarteanesi, coordinatore generale del progetto e dei lavori, e della sua equipe tecnica formata dall’architetto Cristian Beccafichi, gli ingegner Luca Marioli e Ciro Colcelli, il geologo Milko Mattiacci, il perito industriale Marco Biccheri ed il geometra Giovanbattista Francioni.

Dieci i milioni di euro investiti dalla #fondazioneburri in sette anni di lavori, dal 2015 al 2022. Si è iniziato con la riqualificazione del piano sottostante e i risanamenti esterni, costati circa 5,7 milioni di euro. Due milioni e mezzo circa di euro sono stati investiti per la nuova area, inaugurata nel 2019 e, all’incirca altrettanti per il restyling del piano superiore con importanti lavori climatici, sulla pavimentazione, e di manutenzione delle opere.

Gli #exseccatoideltabacco sono sempre più legati a #cittadicastello grazie anche alla scelta della #fondazioneburri di coinvolgere negli importanti lavori quasi esclusivamente ditte del territorio: Cesa di Falcini, l’impresa edile Epi Simone, CMM Monaldi, per impianti elettrici e speciali la Ilce, per la tinteggiatura Vincenzo Vandini, per i montaggi e l’allestimento Piero ed Emanuela Apolli con la collaborazione di Atlante Servizi Culturali, I Guzzini, sponsor tecnico, hanno curato il progetto illuminotecnico fornendo tutti i corpi illuminanti. La ditta spoletina TecnoReco si è occupata della manutenzione delle opere on tecniche non invasive.
“Un ambiente nato non per essere un #museo, oggi finalmente rientra in una musealizzazione moderna e riconosciuta. – ha detto il presidente della #fondazioneburri, #brunocora, in conferenza stampa – Una sede come questa, dà orgoglio alla Fondazione e ci permette di poter dialogare con tutti i più grandi musei del mondo. Sono veramente pochissimi nel mondo i musei d’artista, cioè dedicati ad un solo artista, in una città: e #cittadicastello può vantare un percorso museale che inizia da Palazzo Albizzini che non teme paragoni con nessuno. Quella di oggi – ha aggiunto Corà – è una giornata particolare e molto emozionante: ogni volta che percorriamo le sale degli #exseccatoideltabacco è una nuova emozione dettata soprattutto della capacità titanica dell’artista alla quale non ci si abitua mai. Osservare le opere di Burri all’interno di questa sede espositiva lascia sempre stupore e meraviglia. E’ questo un patrimonio che ci invidia il mondo intero”. Più tecniche le parole dell’architetto #tizianosarteanesi che, dopo aver riepilogato la storia “capannoni” nati per lavorare l’essicazione del tabacco, si è soffermato sugli importanti lavori svolti nel corso di questi sette anni.

“In questi anni la #fondazioneburri ha elaborato un vasto progetto di bonifica, riqualificazione, ripristino, #restauro e implementamento degli spazi espositivi degli edifici degli Ex Seccatoi. – ha spiegato Sarteanesi – Mediante due specifiche fasi di elaborazione di un’unica idea progettuale, gli undici Seccatoi sono stati sottoposti ad una profonda opera di bonifica, prima rivolta al loro piano seminterrato e successivamente al piano rialzato. E’ stato adottato un sistema di drenaggi diffusi e canalizzazioni di allontanamento per caduta, in modo da stabilire il livello della falda acquifera formatasi sotto il pavimento e renderlo costante rispetto ad ogni evento atmosferico. Si è poi proceduto alla realizzazione di un nuovo solaio con intercapedine aerata”. Sono stati compiuti anche interventi di carattere statico nelle fondazioni e sull’imposta dei pilastri aumentando la stabilità generale del complesso.

“Sul piano rialzato, all’interno degli ambienti, lo stesso Burri aveva progettato delle pareti perimetrali in cartongesso imbiancate: su di esse sviluppò il percorso espositivo a noi tutti noto. Si tratta dei grandi cicli pittorici, Il Viaggio (1979), Orsanmichele (1980), Sestante (1982), Rosso e nero (1983-1984), T Cellotex (1975 – 1984), Annottarsi (1985 – 1987), Non ama il Nero (1988), Grandi Neri (1988 – 1990), Metamorfotex (1991) e Nero e Oro (1992 – 1993). Il nuovo progetto di musealizzazione dei Seccatoi – ha precisato l’architetto Sarteanesi – ha mantenuto le medesime pareti decise da Burri e la medesima disposizione e successione di opere. Una particolare attenzione è stata riservata agli impianti di climatizzazione e di illuminazione mediante l’uso di tecnologia a led che restituiscono le giuste cromie delle opere pur conservando le apparecchiature originali volute da Burri”. Inoltre #tizianosarteanesi ha sottolineato che “l’intero #museo degli Ex Seccatoi è stato cablato con rete wi-fi e fibra ottica, telecamere e impianti audio, adeguati alle ultime tecnologie per ogni tipo di necessità comunicativa, culturale e di sicurezza”.

Un plauso per gli importanti lavori appena conclusi lo ha fatto il sindaco #lucasecondi in coro con l’assessore alle Politiche Culturali #michelabotteghi. “Significative coincidenze rendono ancora più importante la giornata odierna di #riapertura al pubblico degli ex seccatoi dopo due anni di lavori di risistemazione, riqualificazione e di #restauro, a partire dalla data 12 marzo giorno di nascita del maestro e riconferma del professor #brunocora alla presidenza della #fondazionepalazzoalbizzinicollezioneburri assieme al consiglio in parte rinnovato con la designazione dei membri di spettanza pubblica e non. Una riconferma prestigiosa quella del professor Corà che ha guidato fino ad ora con grandissima competenza, passione e senso di appartenenza alla comunità tifernate un organismo unico in Europa, che può vantare un numero di opere d’arte contemporanea di valore artistico e culturale immenso che fa onore alla città, alla regione all’Italia nel mondo. – prosegue il primo cittadino – La città, ne sono sicuro, nutre una forte aspettativa nei confronti di questo nuovo consiglio della Fondazione, aspettativa legata in primo luogo alla non procrastinabile realizzazione di Piazza Burri e ad un impegno condiviso nel diffondere l’arte del grande maestro sia sul piano internazionale che a livello locale nella nostra comunità, rendendo l’artista tifernate una presenza forte e condivisa nella memoria cittadina come un patrimonio culturale che ci appartiene”.

Ma non è finita. Dopo sette anni di lavori si guarda ancora al futuro con importanti progetti pronti per la realizzazione: “Sono già pronti i fotovoltaici. – ha annunciato Sarteanesi . Inoltre nei due capannoni esterni c’è il progetto della realizzazione di un bunker che accolga in sicurezza per le opere, un laboratorio di #restauro e un altro dove vorremmo impiantare la didattica, rivolta non solo alle scuole del territorio, ma che coinvolgerà anche altre realtà come l’Università Sapienza di Roma. Infine, con l’acquisto da parte della Fondazione di una palazzina adiacente il perimetro dell’ampio giardino della struttura, c’è il progetto di realizzare un punto di ristoro importante”.

Tante le autorità arrivate a #cittadicastello in occasione del taglio del nastro: la governatrice della Regione dell’Umbria, Donatella Tesei, Dirigente del Servizio Musei, Archivi e Biblioteche della Regione Umbria, Antonello Pinna, la coordinatrice ICOM Regione Umbria, rappresentanti della Soprintendenza ai Beni Culturali dell’Umbria il vescovo diocesano, monsignor Domenico Cancian, rappresentanti delle forze dell’ordine tra cui, dal nucleo per la tutela patrimonio culturale dell’Umbria il Tenente Colonnello Guido Barbieri.

Da martedì 15 marzo sarà, dunque, possibile visitare, oltre che la sede espositiva di Palazzo Albizzini, anche quella degli #exseccatoideltabacco con i seguenti orari: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18,30. Sabato e domenica, e giorni festivi, invece, nell’orario continuato 10 – 18. Chiuso il lunedì, ad eccezione dei giorni prefestivi.

Come sempre, nel rispetto delle vigenti normative, si consiglia la prenotazione contattando la Biglietteria di Palazzo Albizzini al numero 0759554649.

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