Milano, 24 settembre 2021
Le relazioni unilaterali, dette anche "parasociali", si stanno diffondendo in tutto il mondo come conseguenza del distanziamento sociale e dei lockdown dovuti al Covid-19. Secondo quanto emerso da uno studio* condotto da #Kaspersky a livello globale, circa la metà (43%) degli utenti italiani di #social media, ritiene che gli influencer costituiscano "una fuga dalla realtà". Il 19% degli italiani ritiene di sentirsi “amico" degli influencer che segue e circa il 26% invia messaggi privati ai personaggi che segue sui #social. Nonostante la natura in gran parte virtuale di queste relazioni, il 28% degli utenti italiani di #social media ha affermato di aver incontrato alcuni influencer anche nella vita reale.
Durante i diversi lockdown che si sono susseguiti nei mesi scorsi le persone hanno trascorso lunghi periodi in casa e per compensare l’assenza di socialità, si sono rivolte ad alcuni “amici virtuali”. Questo tipo di relazione, definita “unilaterale” è in grado di influenzare in vari modi la vita delle persone: quasi la metà degli intervistati italiani (48%), infatti, ha affermato di imparare nuove cose dagli influencer che segue in aree come salute, hobby, lifestyle e notizie. Il 13% afferma di essere addirittura "dipendente" dai contenuti degli influencer mentre solo il 4% dichiara di provare un senso di “vuoto” quando non interagisce con il proprio influencer preferito.
Sono anche molti gli italiani che cercano un contatto diretto con i profili che seguono e la maggior parte lo fa commentando i loro post (37%) o attraverso le reazioni a post e stories (33%).
Durante la pandemia i #social media hanno rappresentato una vera propria boccata d’aria per moti italiani: il 63% ha, infatti, affermato che i #social media hanno costituito per loro una “connessione vitale” in questo periodo difficile. Solo il 39% degli italiani ha affermato di essere diventato, proprio in questo periodo, meno tollerante nei confronti delle persone incontrate sui #social media. La percentuale di quelli che si sono affidati ai #social media per mantenere una connessione con il resto del mondo aumenta se guardiamo ai giovani di età compresa tra 18 e 34 anni con il 74%. Guardando agli altri Paesi europei sono i tedeschi (66%) e gli spagnoli (62%), che come gli italiani, hanno dichiarato di aver trovato nei #social media un modo per rimanere connessi con il mondo.
Morten Lehn, Managing Director Northen Europe di #Kaspersky, ha commentato:
"Nonostante il 22% degli italiani sia attivo sui #social media da più di un decennio (il 56% se guardiamo al resto del mondo), molti di noi stanno ancora cercando di capire come bilanciare gli aspetti positivi dei #social media con quelli negativi. Oggi ci troviamo in una nuova era in cui le relazioni virtuali stanno diventando la norma. Le relazioni unilaterali possono spesso portare a una condivisione eccessiva di contenuti sui #social media, perché le persone cercano di far evolvere sempre di più questi rapporti. Si tratta di un comportamento che può portare a conseguenze negative e impreviste: tentativi di hacking e phishing, doxing e bullismo, shaming #online, e molto altro ancora. È comprensibile che con i vari lockdown vissuti nell'ultimo anno le persone tendano ad instaurare relazioni #online e parasociali per combattere solitudine e noia, ma è importante essere consapevoli delle conseguenze a cui l’eccessiva condivisione #online può portare, e adottare un approccio più equilibrato”.
Altri dati emersi dall’indagine di #Kaspersky:
Kaspersky ha anche lanciato un hub #online, "ShareAware Hub", dove si possono trovare suggerimenti utili per utilizzare i #social media in sicurezza.
© Copyright 2024