Mustafa Sabbagh (Amman, JOR, 1961), Dal 17 settembre 2021 al 30 gennaio 2022, La Galleria Estense di #modena e il #palazzoducaledisassuolo ospitano il progetto Spazio disponibile – aerare il pensiero prima di soggiornarvi, a firma dell’artista contemporaneo #mustafasabbagh.
A cura di Federico Fischetti e Fabiola Triolo, il progetto nasce come reazione a una delle fasi più buie vissute dal settore dei musei e della #cultura, costretto al silenzio nel pieno dell’emergenza Covid-19. Una cesura lunga e dolorosa, che ha indotto al ripensamento di alcuni specifici aspetti di educazione e di stimolo propri delle istituzioni museali di #arte antica nei confronti della società contemporanea. Il desiderio di apertura, condivisione e circolazione di idee ha così abbracciato la strada del dialogo con un artista contemporaneo, alla ricerca di un comune approccio al patrimonio antico. Un approccio obliquo rispetto alle forme tradizionali, fondamentalmente basate sulla filologia, per riossigenare il rapporto tra il #museo e il suo territorio – un percorso che le #gallerieestensi hanno già avuto occasione di sperimentare con successo nel passato, con l’installazione corale Monochromatic Light del 2001 (con opere di Lawrence Carroll, Phil Sims, Ettore Spalletti, David Simpson, Winston Roeth, Timothy Litzmann, Anne Appleby), divenuta permanente grazie alla donazione Panza di Biumo e oggi parte integrante degli apparati decorativi del #palazzoducaledisassuolo.
Da fertili conversazioni con #mustafasabbagh ha dunque preso forma il presente progetto inedito, che si articolerà in due sedi: nel #palazzoducaledisassuolo e nella Galleria Estense di #modena. La doppia sede riflette una duplice posizione, liberamente incoerente, con cui #mustafasabbagh intende sollecitarci sul tema del rapporto col nostro patrimonio.
A #sassuolo il linguaggio sarà quello proprio dei prodotti di consumo, confezionati e offerti in vendita per un utilizzo indotto e non consapevole, esito difficilmente eliminabile dalla retorica della valorizzazione del turismo culturale. Tre interventi ubicati nel Cortile d’Onore, nell’Appartamento Stuccato e nella Camera dell’Amore riproporranno frammenti di opere d’arte e pitture murali già presenti nella Reggia Estense e risemantizzati dall’artista attraverso #fotografia, video e installazioni, offrendosi come medicinali da assumere secondo una specifica posologia, descritta in un apposito bugiardino.
A #modena l’approccio è completamente diverso, per riflettere sul valore estetico autonomo delle opere d’arte, rifiutando la passiva semplificazione delle formule di consumo che riconducono tutto a logo, a brand. Anche qui, tre interventi si articoleranno in altrettante
sale del #museo attraverso i linguaggi della #fotografia, del video-mapping, della #scultura e dell’installazione prendendo le mosse da alcuni dipinti scelti, da Garofalo a Guercino, e da una #scultura barocca della Collezione Estense. Il filo conduttore sarà quello di un erotismo indefinito, vagamente voyeuristico, che attraverso particolari anatomici decontestualizzati dal soggetto e dal suo genere suggerirà di liberare l’istinto e lasciarsi andare a personali ricerche nel mondo figurativo e nelle qualità formali dell’arte antica.
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