Cookie Consent by Free Privacy Policy website Giulio Paolini dona al Castello di Rivoli la grande installazione "Le Chef-d'œuvre inconnu" e presenta il catalogo della mostra il 16 maggio 2021 ore 12 nel Bookshop del Museo. L'artista sarà a disposizione per un book-signing.
maggio 12, 2021 - Castello di Rivoli

Giulio Paolini dona al Castello di Rivoli la grande installazione "Le Chef-d'œuvre inconnu" e presenta il catalogo della mostra il 16 maggio 2021 ore 12 nel Bookshop del Museo. L'artista sarà a disposizione per un book-signing.

Per celebrare il finissage della #mostra #giuliopaolini. "Le Chef-d'œuvre inconnu", domenica 16 maggio 2021 alle ore 12 il #castellodirivoli #museo d'Arte Contemporanea organizza un incontro per presentare il catalogo della #mostra alla presenza dell'artista, del Direttore Carolyn Christov-Bakargiev e del curatore della #mostra Marcella Beccaria.
 
Il catalogo
L'importante pubblicazione in due volumi nasce in accompagnamento alla #mostra #giuliopaolini. "Le Chef-d'œuvre inconnu", organizzata dal #museo per l'ottantesimo compleanno dell'artista. Il volume I #giuliopaolini. "Le Chef-d'œuvre inconnu" racconta la #mostra attraverso nuovi saggi di Carolyn Christov-Bakargiev e di Marcella Beccaria e immagini delle opere esposte. Gli apparati scientifici documentano la storia espositiva dell'artista al #castellodirivoli. Il volume II #giuliopaolini. Recital. Scritture in versi 1987-2020 è incentrato sui versi dell'artista, introdotti da un nuovo testo di Andrea Cortellessa. #giuliopaolini ha disegnato il progetto grafico per le copertine dei due volumi e ideato la nuova opera Senza titolo, 2020 per l'interno della sovraccoperta.

Il dono
In occasione della personale al #castellodirivoli, #giuliopaolini ha generosamente donato al #museo la grande installazione "Le Chef-d'œuvre inconnu", 2020 che accoglie i visitatori nella Sala 18.

L'installazione, che entra a fare parte della Collezione permanente del #museo, prende le mosse da Disegno geometrico, 1960, una tra le opere più importanti dell'artista. Definito da Paolini come il suo "primo (e ultimo) quadro", Disegno geometrico si riferisce alla squadratura della tela, primo atto del pittore. Disegno geometrico è una tela rettangolare dipinta di bianco, sulla quale Paolini ha "scelto di copiare, nella giusta proporzione, il disegno preliminare di qualsiasi disegno, cioè la squadratura geometrica della superficie".
Nella sala al secondo piano delle Residenza Sabauda, le lunghe linee segnate a terra corrispondono alla traccia delle mediane e delle diagonali di Disegno geometrico, mentre ciascuno degli otto punti di squadratura è scandito dalla presenza di un cavalletto da pittura con una teca trasparente. Ogni teca accoglie frammenti cartacei di schizzi e ritagli provenienti dallo studio dell'artista a Torino. Appesa dall'alto e installata al centro della sala definito da un nono cavalletto vuoto, è presente un'ulteriore teca, la cui presenza porta a nove il numero delle teche e relativi cavalletti presenti nell'installazione.

"Visitare la grande installazione "Le Chef-d'œuvre inconnu" – scrive Marcella Beccaria – è come camminare tra le idee di #giuliopaolini e vederle prendere forma davanti ai nostri occhi. La presenza di quest'opera nella collezione permette al #castellodirivoli di documentare il fondamentale percorso dell'artista, dagli esordi nell'ambito dell'Arte povera al presente.

Biografia
Giulio Paolini è nato il 5 novembre 1940 a Genova e risiede a Torino.
La sua poetica verte su tematiche che interrogano la concezione, il manifestarsi e la visione dell'opera d'arte. Dalle prime indagini intorno agli elementi costitutivi del quadro, l'attenzione si è orientata in seguito sull'atto espositivo, sulla considerazione dell'opera come catalogo delle sue stesse possibilità, così come sulla figura dell'autore e il suo mancato contatto con l'opera, che gli preesiste e lo trascende.
Dalla sua prima partecipazione a un'esposizione collettiva (1961) e dalla sua prima personale (1964) ha tenuto innumerevoli mostre in gallerie e musei di tutto il mondo. Tra le maggiori antologiche si ricordano quelle al Palazzo della Pilotta a Parma (1976), allo Stedelijk Museum di Amsterdam (1980), al Nouveau Musée di Villeurbanne (1984), alla Staatsgalerie di Stoccarda (1986), alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma (1988), alla Neue Galerie am Landesmuseum Joanneum di Graz (1998), alla GAM Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea, Torino (1999), alla Fondazione Prada a Milano (2003), al Kunstmuseum di Winterthur (2005), al MACRO #museo d'Arte Contemporanea Roma (2013) e alla Whitechapel Gallery a Londra (2014). Tra le personali più recenti si distinguono quelle al Center for Italian Modern Art a New York (in dialogo con opere di Giorgio de Chirico, 2016) e alla Fondazione Carriero a Milano (2018).
Ha partecipato a diverse mostre di #arte povera ed è stato invitato più volte alla Documenta di Kassel (1972, 1977, 1982, 1992) e alla Biennale di Venezia (1970, 1976, 1978, 1980, 1984, 1986, 1993, 1995, 1997, 2013). Dal 1969 ha realizzato anche scene e costumi per rappresentazioni teatrali, tra cui si distinguono i progetti ideati con Carlo Quartucci negli anni Ottanta e le scenografie per due opere di Richard Wagner al Teatro di San Carlo di Napoli per la regia di Federico Tiezzi (2005, 2007).

Grafico di formazione, ha sempre nutrito un particolare interesse per il campo editoriale e la pagina scritta. Fin dall'inizio ha accompagnato la sua ricerca artistica con riflessioni raccolte in libri curati in prima persona: da Idem, pubblicato nel 1975 da Einaudi con un'introduzione di Italo Calvino, ai recenti Quattro passi. Nel #museo senza muse (Einaudi, Torino 2006), Dall'Atlante al Vuoto in ordine alfabetico (Electa, Milano 2010) e L'autore che credeva di esistere (Johan & Levi, Milano 2012).

Numerose sono le pubblicazioni dedicate alla sua produzione artistica: dalla prima monografia di Germano Celant (Sonnabend Press, New York 1972) al volume di Francesco Poli (Lindau, Torino 1990), fino al catalogo ragionato delle opere datate dal 1960 al 1999, curato da Maddalena Disch (Skira Editore, Milano 2008).

Ti potrebbe interessare anche

gennaio 04, 2023
dicembre 13, 2022
novembre 21, 2022

Studio di #giuliopaolini a TorinoPhoto credit: Paolo Mussat SartorCourtesy Fondazione Giulio e Anna PaoliniTHE BLANK CONTEMPORARY ...

Con #giuliopaolini abbiamo costruito una storia che inizia nel 1976, un racconto in sette atti, alcuni corollari, molte avventure ...

SCRIVERE DI NOTTECon #giuliopaolini abbiamo costruito una storia che inizia nel 1976, un racconto in sette atti, alcuni corollari,...