Cookie Consent by Free Privacy Policy website Buone consegne a tutti! Opel Vivaro festeggia il 20° compleanno
febbraio 25, 2021 - Opel

Buone consegne a tutti! Opel Vivaro festeggia il 20° compleanno

  • Salone dei veicoli commerciali di Bruxelles del 2001: anteprima mondiale del van #opel con le caratteristiche di un’automobile
  • International Van of The Year: #opel #vivaro conquista il titolo per la prima volta nel 2002
  • Più di un milione di unità: questo van di classe media è un tassello fondamentale nella strategia dei veicoli commerciali Opel
  • La tradizione continua: la terza generazione di #opel #vivaro viene lanciata nel 2019
  • Trasportare a emissioni zero: uno studio visionario del 2010 preconizzava l’attuale #opel Vivaro-e 

Rüsselsheim.  Quest’anno #opel #vivaro festeggia il 20° compleanno! Dopo aver debuttato in anteprima mondiale al Salone dei veicoli commerciali di Bruxelles nel gennaio 2001, il van del costruttore tedesco è diventato la punta di diamante della strategia #opel per i veicoli commerciali leggeri (LCV). La prima generazione di #opel #vivaro è il predecessore dell’attuale International Van of The Year, Opel Vivaro-e completamente elettrico e a emissioni zero.

A oggi #opel #vivaro è stato #prodotto in oltre un milione di unità, un dato che ne sottolinea il successo e la popolarità tra i clienti ma che evidenzia altresì l’importanza dei veicoli commerciali leggeri per #opel. La nuova, terza generazione è in vendita dalla fine di marzo 2019, con una gamma che comprende alcune versioni diesel e #opel Vivaro-e totalmente elettrico, la realizzazione di un’idea nata nel 2010 con il concept Vivaro-e.

Opel #vivaro nasce da una joint venture tra #opel e Renault. Nel dicembre del 1996 le due Case decisero di mettere insieme le rispettive competenze tecniche per offrire ai clienti veicoli commerciali leggeri (LCV) di alta qualità.

Grazie a questa joint venture #opel fu in grado di espandere la propria offerta ai veicoli commerciali con massa complessiva fino a 3,5 tonnellate. L’Opel Arena, il predecessore di #vivaro, giunse sul mercato solo 12 mesi dopo, nel 1997, seguito da Movano nel gennaio 1999.

Opel e Renault investirono in totale ben 700 milioni di euro per lo sviluppo e la produzione di #vivaro. 35 mesi furono sufficienti per realizzare il nuovo modello, la cui responsabilità fu condivisa tra i partner. Renault si concentrò sull’architettura e le motorizzazioni, mentre #opel si occupò della produzione. La produzione di #opel #vivaro e del modello gemello Renault Trafic iniziò presso lo stabilimento IBC Vehicles di Luton in Inghilterra.

L’innovativo design di #vivaro univa estetica ed efficienza

Il design del veicolo fu innovativo e particolarmente originale tra i veicoli commerciali dell’epoca, unendo un’estetica affascinante e la massima funzionalità ed efficienza. “Abbiamo dedicato all’estetica di #opel #vivaro la stessa attenzione che avremmo riservato a un’automobile”, dichiarò Hans Seer, allora responsabile del design #opel. Tra le principali caratteristiche del futuristico design della vettura spiccava il “Jumbo Roof”. La cabina con tetto rialzato offriva a guidatore e passeggeri tantissimo spazio e consentiva di salire e scendere con particolare facilità, un criterio estremamente importante per i veicoli di questo mercato, spesso utilizzati per le consegne.

Al lancio, avvenuto all’inizio del 2001, #opel #vivaro a trazione anteriore montava due efficienti diesel common rail 1.9 litri (59 kW/80 CV e 74 kW/100 CV) e un brillante benzina 2.0 litri 16 valvole (88 kW/120 CV). Furono affiancati poco dopo da un potente diesel common rail 2.5 litri da 98 kW (133 CV). A parte il diesel d’ingresso (cinque marce), tutti i motori erano abbinati a un cambio manuale a sei marce, con la leva posizionata nel tunnel centrale per avere la massima ergonomia e sfruttare al meglio lo spazio.

Oltre ai motori e al design, gli altri punti di forza di #opel #vivaro erano la maneggevolezza e la tenuta di strada, paragonabili a quelli di un’automobile, caratteristiche che non sfuggirono alla giuria dell’International Van of The Year Award (IVOTY) che assegnò a #opel #vivaro e al modello gemello Renault Trafic il premio nel 2002.

Opel #vivaro poteva avere una massa complessiva di 2,7 o 2,9 tonnellate e veniva offerto da #opel in più di 20 versioni. I clienti potevano scegliere tra due passi – 3.098 o 3.498 mm – e tre tipi di carrozzeria (furgone, combi o pianale cabinato).Ogni versione si caratterizzava per la grande spaziosità. Le versioni van e combi a passo corto offrivano comunque una capacità di carico di cinque metri cubi; la versione più lunga poteva addirittura trasportare tre Euro pallet nel vano di carico, di quasi sei metri cubi.

Gli autisti professionisti trascorrono la maggior parte del tempo al volante, pertanto i responsabili della cabina di #opel #vivaro dedicarono moltissima attenzione al comfort e all’ergonomia della cabina. La lamiera non era lasciata a vista in nessun punto; l’abitacolo era completamente rivestito con materiali robusti e facili da pulire. Grazie al navigatore integrato, al telefono e al lettore CD, i sistemi di infotainment all’avanguardia provenienti dalle vetture #opel definirono nuovi standard per i veicoli commerciali leggeri.

Un modello di sicurezza: airbag anteriori e laterali, cinture di sicurezza a 3 punti di ancoraggio per tutti i passeggeri

Come è tipico per #opel, #vivaro rappresentò un modello di riferimento dal punto di vista della sicurezza. L’airbag lato guidatore e le cinture di sicurezza a tre punti di ancoraggio erano di serie su tutte le versioni; in opzione erano disponibili gli airbag lato passeggero e laterali. Con i montanti anteriori McPherson e, nella miglior tradizione #opel, l’assale posteriore semirigido con barra Panhard, #opel #vivaro assicurava anche un elevato livello di sicurezza attiva e risultava particolarmente confortevole alla guida. I freni a disco su tutte le quattro ruote (anteriormente ventilati) e l’ABS elettrico a quattro canali con distribuzione della frenata consentivano di registrare elevati livelli di sicurezza.

Un altro punto a favore di #opel #vivaro fu l’elevata funzionalità. Gli intervalli di manutenzione erano allungati a 30.000 km o due anni, mentre era necessario cambiare il liquido dei freni solo ogni 120.000 km. La garanzia di mobilità di tre anni di serie e la garanzia anticorrosione di 12 anni assicuravano ulteriore protezione. Grazie a un design attento alle necessità dell’assistenza e delle riparazioni, il van #opel era anche al vertice del segmento nella classificazione assicurativa.

I piani di #opel per #vivaro si fecero ancora più ambiziosi e, al Salone di Francoforte per i veicoli commerciali leggeri del 2010, furono gettati i semi di un’idea che avrebbe germogliato nel 2020 con il nuovo #opel Vivaro-e. Con l’anteprima mondiale del Vivaro-e Concept, #opel presentò lo studio di un van elettrico con autonomia estesa di oltre 400 km. Caratterizzato da un vano di carico di 5,0 m3, una portata di 750 kg e un motore elettrico da 111 kW, lo studio rappresentava un’idea che rendeva la mobilità ecologica interessante anche per i veicoli commerciali leggeri.

Nel 2014 dalle linee di produzione erano uscite ben 600.000 unità di #opel #vivaro. La seconda generazione fu presentata proprio nello stesso anno; montava un nuovo e avanzato motore diesel e si distingueva per la funzionalità e il nuovo look che adottava il linguaggio stilistico delle contemporanee automobili #opel. La gamma prevedeva due lunghezze e due altezze, e proponeva versioni van, combi, pianale cabinato e bus con numerose possibilità di configurazione.

Sotto il cofano, #opel #vivaro B offriva due nuovissimi motori turbo diesel: il 1.6 CDTI e il BiTurbo 1.6 CDTI con turbocompressore sequenziale e doppio intercooler, un motore allo stato dell’arte. Questa unità altamente tecnologica univa prestazioni eccellenti ed elevata efficienza. I consumi di carburante dei nuovi motori scesero di oltre un litro nel ciclo misto.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare