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febbraio 24, 2021 - Uecoop

COVID: UECOOP, CON PALESTRE CHIUSE A RISCHIO 120MILA POSTI Slittamento riaperture pesa su un settore da 10 mld di fatturato all’anno

Lo slittamento della riapertura di palestre e centri wellness mette a rischio un settore che a livello nazionale coinvolge 120mila operatori in oltre 16mila strutture da nord a sud della Penisola. E’ quanto emerge da una analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) in riferimento al prossimo DPCM del Governo che deve decidere sulla ripartenza delle attività in #italia.

Il comparto del wellness, fra aziende, associazioni e cooperative sportive, vale circa 10 miliardi all’anno di fatturato e nell’ultimo anno da quando è scoppiata l’emergenza Covid – evidenzia l’analisi di #uecoop – ha potuto lavorare solo 6 mesi con perdite economiche rilevanti, appassionati in attesa di poter riprendere l’attività, istruttori a casa e macchinari e spazi inutilizzati. Le conseguenze del blocco rischiano di farsi sentire a lungo anche in caso di riapertura immediata considerato che – sottolinea #uecoop – ci sono da smaltire gli abbonamenti sospesi e non usufruiti attivati prima del lockdown dell’attività.

Fra i 20 milioni gli italiani che praticano una qualche forma di #sport 1 su 4 (25,2%) si dedica a ginnastica, #fitness, body building o aerobica – spiega #uecoop - il 23% gioca a calcio e più del 21% è appassionato di #sport acquatici, secondo Istat. Con il blocco anti contagio questa popolazione di atleti più o meno allenati si è rassegnata al divano o ha dovuto trovare soluzioni alternative come – sottolinea #uecoop - creare mini palestre private in cantina o in salotto e facendo balzare verso l’alto i prezzi delle attrezzature.

La spesa per una piccola postazione domestica per il #fitness – evidenzia #uecoop - è arrivata a 457 euro con aumenti del +57,5% per i manubri con i pesi, del +30% per la panca e del +58,5% per la cyclette. Se poi si verificano diversi siti – sottolinea #uecoop – per la stessa tipologia di prodotto le differenze sono ancora più forti: 2 manubri in ghisa passano da 40 a 160 euro o i dischi dei pesi da 5 chili balzano da 7,50 euro a 44 euro.

E mentre gli scaffali si svuotano e on line compaiono le scritte “esaurito” o “non disponibile” bisogna anche stare attenti alle truffe – conclude #uecoop – con offerte su Internet che non destano sospetti per sconti eccezionali o merce a troppo buon mercato ma che, ricevuto il pagamento, allungano la spedizione di diverse settimane per poi consegnare paccottiglia di vario genere compresi occhiali da sole tarocchi al posto di pesi e manubri.

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