Cookie Consent by Free Privacy Policy website MOTO GUZZI V7
febbraio 14, 2021 - Moto Guzzi

MOTO GUZZI V7

L’ULTIMA GENERAZIONE DELLA MOTO GUZZI PIÙ AMATA, REALIZZATA CON COMPETENZA E ABILITÀ COME SEMPRE A MANDELLO, È SPINTA DAL MOTORE DI 850 CC E 65 CV DALLE PRESTAZIONI ENTUSIASMANTI

V7 È PIÙ VELOCE, PIÙ CONFORTEVOLE, MEGLIO EQUIPAGGIATA E RIFINITA, SENZA PERDERE NULLA DI QUEL CARATTERE E AUTENTICITÀ DA SEMPRE DISTINTIVI DI TUTTE LE MOTO GUZZI

  • Highlights: nuove varianti grafiche 2023

V7 è uno dei modelli più celebri e conosciuti di Moto Guzzi. La fama mondiale è dovuta alla sua capacità di mantenere fede alle aspettative e alla reputazione di un marchio leggendario come Moto Guzzi. Dal 1967, anno in cui iniziarono le vendite dei primi esemplari in Italia, V7 è diventata il caposaldo della gamma e la rappresentante per eccellenza della motocicletta italiana, distinta da contenuti e design in grado di raccogliere l’apprezzamento di un pubblico trasversale ed eterogeneo.

A oltre cinquant’anni dal lancio del primo esemplare, Moto Guzzi ha presentato nel 2021 il più recente capitolo di una storia unica. Il rinnovamento è così profondo che Moto Guzzi ha optato per cambiare anche il nome: V7, senza la numerazione progressiva con i numeri romani che aveva caratterizzato i precedenti modelli, a testimonianza del cambiamento quasi totale sotto tutti i punti di vista, interessando anche la ciclistica e il motore. Non si direbbe a prima vista, ed è questo forse il miglior complimento che si possa fare ai designer e ai tecnici dell’aquila di Mandello, che ancora una volta dimostrano la loro passione e abilità nel migliorare un modello mitico come V7, lasciandone inalterati carattere e autenticità, valori destinati a durare nel tempo. Due sono le versioni disponibili: alla Stone, la più essenziale e dai contenuti contemporanei, si affianca la Special che rimane come sempre la più classica ed elegante.

Più maturità, prestazioni e comfort: V7 è un piacere da possedere e da guidare
La più recente generazione di V7 vuole continuare a essere la motocicletta d’accesso nel mondo Moto Guzzi, facile, dalle dimensioni e peso contenuti, ma al contempo dal carattere forte e autentico, tipico di tutte le Moto Guzzi, gran parte del quale è messo in mostra dal bicilindrico trasversale a V, configurazione unica al mondo. La superiore maturità è testimoniata dal nuovo motore di cubatura maggiore contraddistinto dai generosi tubi di scarico dal differente layout; la vista posteriore mette inoltre in risalto la trasmissione a giunto cardanico maggiorata e la ruota posteriore di accresciuta sezione, oltre alla più grande e robusta coppia di ammortizzatori Kayaba. La V7 porta dunque in dote tante novità, non solo tecniche, ma anche filosofiche. D’ora in poi si potrà parlare della “otto e mezzo” di Mandello ed è la prima volta che questo modello adotta un motore di tale cubatura, essendo dal 2009 di 750 cc. È un salto epocale per prestazioni e divertimento nella guida e probabilmente il motore più prestante ed efficiente mai montato prima nella illustre storia di questo modello.

Stile autentico e contenuti moderni
V7 mantiene intatta la personalità stilistica del modello, caratterizzata da un design che dialoga tra forme influenzate dalla storia di Moto Guzzi ed esigenze da motocicletta contemporanea. Ciò che non è cambiato è il serbatoio in metallo di ben 21 litri, il più capiente della categoria, dallo stile come sempre ispirato a quello della magnifica V7 Sport del 1971.

Elementi dal design ricercato sono i fianchetti e il parafango posteriore più corto, i quali, assieme al design dell’impianto di scarico, donano un aspetto accattivante alla V7. Un’importante innovazione presente su V7 Stone è costituita dagli inediti cerchi ruota in alluminio dallo stile sportivo; quello posteriore ospita uno pneumatico dalla sezione accresciuta a 150/70, in grado di offrire maggiore stabilità di marcia e più aderenza in curva. Sulle V7 Stone e V7 Special il comfort di marcia è addirittura superiore a quello già elevato della precedente versione, grazie alla coppia di ammortizzatori dalla maggiore escursione e alla sella a doppia altezza, che assicura più comodità soprattutto al passeggero: la maggiore altezza del cuscino infatti permette al secondo di mantenere le gambe meno piegate, oltre a offrire una seduta più comoda. Sempre con lo stesso obiettivo sono impiegati inediti supporti antivibrazioni per le pedane del pilota.

Moto Guzzi V7 Stone si distingue per l’impianto di illuminazione full LED, col proiettore anteriore con luce diurna DRL che delinea la sagoma dell’aquila Moto Guzzi. Coerente con l’immagine di motocicletta essenziale è la strumentazione a singolo quadrante circolare completamente digitale, che evoca anch’essa nella forma quella della sagoma dell’aquila. Lo strumento è completo nelle informazioni e comprende odometro, trip parziale e daily trip (si azzera automaticamente dopo otto ore dall’ultimo spegnimento), tempo del trip, consumo istantaneo e medio, orologio, temperatura dell’aria, velocità media, livello del MGCT (controllo di trazione), oltre all’indicazione della marcia inserita e di cambiata, il cui valore di giri minimo e massimo è regolabile dall’utente. In questo modo si può tenere sotto controllo un range predeterminato di giri del motore, ad esempio per effettuare al meglio il rodaggio, o per ridurre al minimo i consumi di carburante. L’interazione con la strumentazione è possibile attraverso il pulsante presente nel blocchetto elettrico destro. L’indicazione del cambio di marcia è suggerita dalla sagoma dell’aquila che lampeggia al centro del display. Nel catalogo di accessori dedicati è presente anche Moto Guzzi MIA, la piattaforma multimediale di Moto Guzzi che collega lo smartphone al veicolo fornendo una quantità eccezionale di informazioni utili al viaggio. Con Moto Guzzi MIA è possibile riprodurre musica e inviare/ricevere telefonate tramite l’eventuale interfono nel casco.

Ciclistica di qualità per una guida facile e divertente
La competenza di Moto Guzzi nel disegnare ciclistiche sopraffine è leggendaria. La guida deliziosa di V7 ha origini lontane: nel 1970 V7 Police, dopo una serie durissima di test, vinse la selezione per entrare nella squadra della LAPD (Los Angeles Police Department), dimostrando anche oltre Oceano l’autorità in materia del marchio lariano. Il telaio in acciaio mantiene lo schema a doppia culla scomponibile e la medesima distribuzione dei pesi tipici della recente tradizione di questo modello. L’ultima generazione di V7 introduce ulteriori modifiche che migliorano la stabilità e il comfort, lasciando inalterata la sua proverbiale maneggevolezza. Nella zona sotto il cannotto di sterzo è stato aggiunto un fazzoletto in acciaio di rinforzo, mentre è stata modificata l’area in corrispondenza degli attacchi degli ammortizzatori regolabili, i quali sono montati in maniera più inclinata in avanti, oltre ad essere di dimensioni e di escursione maggiori. Le modifiche al sistema di sospensione posteriore aumentano notevolmente il comfort di marcia soprattutto su fondo sconnesso, per via della sua maggiore capacità di assorbimento delle imperfezioni stradali, restituendo una risposta più progressiva e controllata in ogni situazione, anche con il passeggero a bordo. A completare la rinnovata ciclistica interviene un forcellone dalle dimensioni maggiorate, dotato di una coppia conica in grado di gestire meglio la maggior coppia erogata dal motore. Rimane invariata la già indovinata triangolazione sella-manubrio-pedane, che vanta quote ideali per piloti di qualsiasi statura, grazie alla sella bassa e al corretto posizionamento delle pedane in alluminio.

Più prestazioni e carattere dall’“otto e mezzo” Moto Guzzi
Esistono molti motori bicilindrici al mondo, ma ce n’è solo uno a V trasversale ed è il twin Moto Guzzi, nato nel 1967 da una geniale intuizione dell’ingegner Giulio Cesare Carcano e caratterizzato da una configurazione così particolare dei cilindri da renderlo parte integrante del design della moto, come una vera scultura d’arte contemporanea.

V7 è ora spinta da un nuovo motore Moto Guzzi, strettamente derivato da quello che equipaggia con successo la “Tuttoterreno” V85 TT. Si tratta dell’unità “small block” più recente e moderna sviluppata da Moto Guzzi, che garantisce più prestazioni e un’efficienza generale maggiore, per elevare al massimo il piacere di guida, il divertimento e l’affidabilità. Il motore mantiene lo schema costruttivo esclusivo di tutte le Moto Guzzi di attuale produzione: bicilindrico a V trasversale di 90° raffreddato ad aria, con distribuzione ad aste e bilancieri a due valvole per cilindro, orgoglio e tradizione della produzione di Mandello. La cilindrata è di 853 cc, grazie ad un rapporto di alesaggio per corsa di 84 x 77 mm. Rispetto al “sette e mezzo” di V7 III, la potenza massima cresce del 25%, passando dai precedenti 52 CV a 6200 giri/min agli attuali 65 CV a 6800 giri/min. Notevolmente incrementata è anche la coppia massima che passa da 60 Nm a 4250 giri/min all’ottimo valore di 73 Nm a 5000 giri/min, con più dell’80% della coppia disponibile già a 3000 giri/min. Il nuovo “otto e mezzo” è più elastico nel riprendere velocità dai bassi regimi, più rapido in accelerazione e più veloce, a fronte di un tasso di vibrazioni molto contenuto. È sempre disponibile la versione depotenziata, in linea con le limitazioni della patente A2 e ideale per i nuovi Guzzisti, che possono contare anche su peso e dimensioni ridotti e sulla generale facilità di guida di V7.

Rispetto al motore di V7 III, è tutto nuovo: il basamento più rigido è frutto di un nuovo disegno; la lubrificazione è a carter semi secco e utilizza due pompe coassiali (una di mandata e l’altra di recupero dell’olio), che garantiscono una lubrificazione ottimale, tanto da non rendere necessario l’utilizzo del radiatore dell’olio. La soluzione a carter semi secco presenta i vantaggi dei motori a carter secco senza lo svantaggio dell’ingombro del serbatoio esterno dell’olio, in quanto è la coppa stessa che assolve tale funzione. I vantaggi principali sono: minori perdite di potenza per attriti dovuti all’interazione del manovellismo con l’olio, diminuzione della temperatura massima raggiunta dall’olio e libertà della moto di raggiungere un maggior angolo di rollio o di beccheggio senza avere problemi di lubrificazione, permettendo quindi la riduzione della quantità di lubrificante necessaria a garantire il corretto pescaggio della pompa in ogni situazione di utilizzo. Nel rispetto della identità Moto Guzzi la distribuzione rimane ad aste e bilancieri con due valvole per cilindro realizzate in acciaio, seppur il sistema e i materiali impiegati siano inediti. I cilindri hanno un’altezza ridotta, efficienti passaggi dell’olio e un sistema di fissaggio al basamento rinforzato per garantire robustezza e affidabilità. Le teste hanno condotti e raccordi d’ammissione dedicati. Uno degli aspetti d’eccellenza del motore Moto Guzzi è rappresentato dalla distribuzione, dotata di punterie a rullo e astine di comando dei bilancieri in alluminio. Vengono utilizzati inoltre leggeri pistoni, con spinotti dal diametro di 20 mm. Il controllo motore sfrutta un singolo corpo farfallato Marelli dal diametro di 38 mm, con un tradizionale comando del gas meccanico. Il nuovo motore Moto Guzzi è anche più parco nei consumi: ha pochi componenti che assorbono potenza (la distribuzione ad aste e bilancieri è tra le più parche nell’assorbire potenza), non ha la pompa del circuito di raffreddamento, né lunghe catene o cinghie di distribuzione. Non solo è quindi più potente e pulito rispetto al motore della precedente V7, ma consuma anche meno, permettendo un’autonomia superiore ai 400 km con un pieno, grazie al serbatoio dalla capacità di 21 litri.

Anche il cambio a innesti frontali è stato rivoluzionato rispetto all’unità precedente ed è più fluido e preciso. La frizione a secco sfrutta un disco di rinforzo sotto il piatto frizione e un performante disco frizione; è presente anche un inedito sistema di sincronizzazione a tripla asola che permette di ridurre al minimo il rumore negli innesti ed il gioco della trasmissione, soprattutto della prima marcia. La trasmissione finale si affida a un albero cardanico a doppio giunto disassato dalle dimensioni generose e dalla robusta coppia conica, che garantisce solidità e affidabilità nella gestione della gran coppia fornita dal bicilindrico.

ABS e MGTC per la sicurezza attiva
Di serie su V7 l’ABS e il controllo di trazione MGCT (Moto Guzzi Controllo Trazione) regolabile e disinseribile. Il primo è un’unità Continental a doppio canale che evita il bloccaggio delle ruote, mentre il secondo è un sistema che scongiura lo slittamento della ruota posteriore in accelerazione. L’MGCT è regolabile su due livelli di intervento, uno più conservativo e ideale ad esempio quando l’aderenza è precaria per via dell’asfalto bagnato o scivoloso e l’altro studiato per assecondare la guida emozionante su asfalto asciutto in sicurezza. Un’ulteriore peculiarità del sistema MGCT è la possibilità di ricalibrare la circonferenza del pneumatico posteriore, compensando l’eventuale usura o l’impiego di unità con profili diversi da quello di primo equipaggiamento, in modo da avere sempre un intervento preciso del controllo di trazione.

Moto Guzzi V7 Stone
V7 Stone è la versione più eclettica ed essenziale della “otto e mezzo” di Mandello. Come da recente tradizione non presenta alcun particolare cromato, per abbracciare invece l’oscurità della verniciatura nero opaco, alla quale è abbinata la sella dotata di cinghia di appiglio per il passeggero. Si distingue sia per l’impianto di illuminazione full LED dal bellissimo proiettore anteriore con luce diurna DRL che delinea la sagoma dell’aquila Moto Guzzi, sia per la strumentazione a singolo quadrante circolare completamente digitale, che evoca anch’essa nella forma quella della sagoma dell’aquila. I cerchi ruota sono a sei razze in alluminio, mentre è nuovo anche il logo che decora i fianchetti laterali.

Oltre alla tinta Nero Ruvido, V7 Stone è disponibile in tre accattivanti colorazioni satinate, Giallo Metallico, Grigio Alluminio e il nuovo Rosso Rovente.

Moto Guzzi V7 Special
È la più vicina allo spirito del modello originario. Classica ed elegante, offre numerosi particolari cromati e grafiche decisamente lucide. Le ruote a raggi hanno i canali lucidati e i mozzi neri; la strumentazione analogica è a doppio quadrante circolare, mentre di serie è presente il maniglione d’appiglio in acciaio cromato per il passeggero. L’impianto di illuminazione prevede il gruppo ottico posteriore e gli indicatori di direzione a LED, mentre rimane invariato il più classico proiettore alogeno anteriore. V7 Special propone inoltre le alette di raffreddamento dei cilindri fresati alla macchina utensile e una sella dedicata marrone, dettagli che ne sottolineano l’estrazione classica ed elegante.

Per il 2023 Moto Guzzi V7 Special propone due nuove varianti cromatiche: la monocromatica Silver Stripe, caratterizzata da un’elegante tinta nera con fascia grigia sul serbatoio, e la bicolore Red Stripe Twin Tone, con le due tonalità separate dalla fascia rossa orizzontale sul serbatoio. 

Moto Guzzi MIA: un vero e proprio computer di bordo
Per la gamma V7 è disponibile come accessorio l’innovativo sistema multimediale Moto Guzzi MIA, capace di connettere la moto allo smartphone. Grazie ad un’applicazione dedicata, scaricabile gratuitamente da App Store e Google Play, lo smartphone (iPhone o Android) diviene un vero e proprio sofisticato computer di bordo multifunzione e l’anello di connessione tra veicolo e Internet.

La connessione bluetooth consente di visualizzare simultaneamente sullo schermo dello smartphone cinque parametri per volta, scelti a piacere in un vasto menu, tra cui tachimetro, contagiri, potenza istantanea, coppia istantanea, consumo istantaneo e medio, velocità media e voltaggio batteria, accelerazione longitudinale e trip computer esteso. La funzione “Eco Ride” aiuta a limitare i consumi e a mantenere una condotta di guida eco-compatibile, fornendo una valutazione sintetica dei risultati ottenuti durante il viaggio. È possibile registrare i dati dei viaggi e rivederli sul computer o direttamente sullo smartphone, analizzando il percorso effettuato, visualizzando punto per punto i parametri di funzionamento del veicolo. Inoltre, il sistema permette di ritrovare facilmente il veicolo quando viene parcheggiato in un luogo sconosciuto, salvando automaticamente la posizione in cui è stato spento.

La strumentazione digitale di V7 Stone si integra al massimo con la Moto Guzzi MIA, aggiungendo la gestione dei contenuti multimediali dello smartphone e delle telefonate. I titoli delle tracce musicali ed il nome del chiamante sono rappresentati sullo strumento ed è possibile gestire tutte le interazioni tramite i comandi al manubrio che includono l’attivazione dell’assistente vocale del telefono.

La sofisticata gestione del modulo di bordo consente anche l’utilizzo di due comuni auricolari Bluetooth per realizzare la funzione di interfono attivabile da manubrio senza i costi aggiuntivi di un sistema dedicato. 

Accessori originali Moto Guzzi: un’ampia offerta per tutte le esigenze
Dopo il successo ottenuto sulle precedenti versioni, prosegue anche sulla nuova V7 la filosofia di customizzazione di Moto Guzzi. Essa prevede la presenza di numerosi accessori che consentono di personalizzare la propria motocicletta in maniera divertente e sicura, creando una vera special su misura. Tutti i particolari sono disegnati, progettati e realizzati da Moto Guzzi e sono sottoposti a severi cicli di test di controllo come qualsiasi altro elemento originale delle moto, in maniera da garantire qualità e durata nel tempo. Essendo stati concepiti e messi a punto da Moto Guzzi stessa, sono perfettamente intercambiabili con i componenti di serie, permettendo un facile ripristino della motocicletta nella sua configurazione originale. Inoltre sono anche rigorosamente omologati e quindi assolutamente “street legal”.

Di seguito alcuni dei principali accessori del catalogo dedicato alla gamma V7.

Coperchi teste cilindri rosse: cover teste cilindro verniciate in rosso con speciali lavorazioni eseguite in fresatura.
Paramotore tubolare: caratterizzato da un disegno che segue le linee del veicolo, offre una protezione specifica al motore e alle gambe del pilota. Disponibile cromato o nero.
Protezioni serbatoio: sono due protezioni in morbido materiale gommoso da applicare sui fianchi del serbatoio su cui appoggiare le ginocchia durante la guida, al fine di aumentare il comfort di marcia.
Cavalletto centrale: costruito con materiali robusti, permette di parcheggiare la moto in tutta sicurezza.
Manubrio Sport e semi manubri: permettono di avere una posizione di guida più protesa in avanti e quindi più sportiva.
Parabrezza: è progettato per offrire una migliore protezione aerodinamica, rispettando al contempo l’estetica di V7. Omologato secondo gli standard più severi, è stato testato su strada in ogni condizione climatica dai collaudatori Moto Guzzi. Disponibile in due versioni con aste cromate o nere.
Leve freno e frizione in alluminio: ricavate dal pieno e con un design ricercato, arricchiscono il ponte di comando di V7.
Manopole riscaldabili: sono regolabili su diversi livelli di intensità, permettendo l’utilizzo del veicolo anche nei periodi più freddi.
Borse laterali in pelle, canvas e touring: grazie ai telaietti laterali dotati di sistema a sgancio rapido fast click, è possibile utilizzare su V7 differenti tipi di valigie laterali. La gamma accessori Moto Guzzi offre una coppia di borse in pregiata pelle lavorata a mano con chiusura e fibbie in acciaio e logo Moto Guzzi impresso a caldo, una coppia di borse Touring in robusto tessuto tecnico per resistere a qualsiasi condizione di viaggio e una coppia di borse in Canvas idrorepellente molto capienti ed eleganti. Un apposito sistema antifurto con chiave impedisce la rimozione del fast click se non desiderata.
Portapacchi: questo pregevole articolo svolge due funzioni importanti: da una parte portapacchi, dall’altra solido appiglio per il passeggero, grazie ai due maniglioni integrati.
Gamma selle: la gamma di selle Moto Guzzi per V7 include 6 versioni e varianti per esaudire le più svariate esigenze di comfort e design. Tutte le selle sono completamente waterproof, realizzate in materiali di prima scelta che offrono il massimo del comfort e un impatto estetico unico e perfettamente integrato con quello del veicolo.
Telo coprimoto: è realizzato in tessuto nero antigraffio ed è impreziosito dal logo Moto Guzzi presente su ambo i lati.

L’origine del mito V7
È il 1961 e il successo dell’automobile di massa sta ridimensionando fortemente il mercato della motocicletta. Moto Guzzi, forte di un invidiabile potere progettuale reagisce alla sfavorevole congiuntura esplorando nuovi mercati, dai motocarri alle macchine per l’agricoltura e veicoli speciali fino alle automobili. Per quest’ultime il geniale progettista Giulio Cesare Carcano progetta un bicilindrico a V di 90° raffreddato ad aria destinato a una versione sportiva della Fiat 500 capace di sfiorare i 140 km/h. Il nuovo motore piace al Lingotto, ma la quantità annua richiesta da Vittorio Valletta è superiore alle capacità produttive di Mandello del Lario e l’accordo sfuma.

L’ing. Carcano non si perde d’animo e aumenta la cilindrata del bicilindrico fino a 754 cc per utilizzarlo sul “3X3”, un ricercato veicolo a tre ruote motrici con carreggiata variabile destinato alle truppe alpine. Parallelamente parte un concorso ministeriale per la fornitura di moto alla Polizia Stradale; vince chi percorre 100.000 km con il più contenuto costo di manutenzione. È l’occasione propizia per collocare il bicilindrico dell’ing. Carcano, completamente rivisto, su una moto, la Moto Guzzi V7. Un progetto innovativo che coniuga affidabilità di standard automobilistico con un livello di comfort e di accessibilità meccanica sconosciuti alla concorrenza che desta curiosità anche tra le polizie estere, prima fra tutte quella di Los Angeles. I collaudi della nuova V7 700 iniziano nel 1964, la moto ha un motore di 703.3 cc per una potenza di 40 CV e un peso di 230 kg. Nel 1966 inizia la produzione di serie, destinata alla polizia e ai mercati esteri mentre l’anno successivo la V7 700 è distribuita in Italia al competitivo prezzo di 725.000 lire, nettamente più conveniente della concorrenza tedesca e inglese.

L’evoluzione secondo Lino Tonti
La creatura di Giulio Cesare Carcano è perfezionata da un esperto progettista che entra in Moto Guzzi nel 1967: Lino Tonti. Forlivese, con una grande esperienza maturata nelle competizioni con Mondial, Bianchi e Gilera, l’ingegnere è chiamato dal direttore generale Romolo Stefani per ampliare la gamma della maximoto lariana. La V7 è apparsa nel momento giusto, la moto sta ritornando prepotentemente di moda quasi per reazione al conformismo dell’automobile e il mercato è particolarmente ricettivo alle novità.

Tonti dapprima aumenta la cilindrata a 757 e la potenza a 45 CV per lanciare nel 1969 la V7 Special, più veloce, rifinita e curata rispetto alla V7 700. In seguito realizza, inizialmente per il mercato americano, la V7 Ambassador e la California, quest’ultima destinata a divenire uno dei più grandi successi della Moto Guzzi. La tappa successiva coincide con il capolavoro di Lino Tonti: la V7 Sport. Il progettista forlivese ha le idee chiare e fissa i tre parametri della sportiva di Mandello: 200 km/h, 200 kg, 5 marce. Per raggiungere l’obiettivo interviene sul motore, portando la cilindrata a 748.3 cc e la potenza a oltre 52 CV ridisegnando albero motore e alberi a camme, oltre a collocare l’alternatore frontalmente per contenere l’ingombro verticale.

Il motore è alloggiato dentro un aderente telaio doppia culla in acciaio al Cromo/Molibdeno, verniciato di rosso per i primi 200 esemplari montati direttamente nel reparto esperienza di via Parodi 57. La moto debutta nel 1971 e nel giugno dello stesso anno partecipa alla “500 chilometri di Monza” ottenendo la terza piazza con Raimondo Riva. È questo l’inizio di una serie di lusinghieri risultati ottenuti nelle gare di durata, come le 24 Ore di Le Mans e di Liegi che contribuirono, insieme a piloti di grande popolarità come Vittorio Brambilla a farne la più famosa moto sportiva italiana degli anni ’70.

Dalla V7 alla generazione 850

Nello spazio di un paio di stagioni l’evoluzione tecnologica compiuta con la V7 Sport Moto Guzzi è trasferita anche al resto della gamma. Il nuovo telaio, il freno anteriore a quattro ganasce e il cambio a cinque marce introdotti sulla V7 Sport rappresentano, insieme all’incremento della cilindrata, le novità principali della V850 GT, modello che segna nel 1973 il pensionamento della fortunata V7 Special. Perde la celebre sigla alfanumerica anche la Sport, sostituita nel 1974 dalla Moto Guzzi 750S. L’ultimo modello a cedere la gloriosa denominazione alfanumerica è la V7 850 California, che lascerà il testimone solo nel 1976 alla nuova 850 T California.