Milano, 21 dicembre 2020 - #comunedimilano e #Amat (Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio), in collaborazione con #Aiel, Associazione Italiana energie agroforestali, e Carbotermo SpA, azienda milanese leader delle soluzioni termiche da biomassa, e con il supporto specialistico del #politecnicodimilano e del laboratorio Water & Life Lab, realizzeranno un'indagine in campo per quantificare sperimentalmente le emissioni derivanti da alcune tipologie di impianti di riscaldamento civile a biomassa legnosa. L'indagine, voluta dal Comune nasce dal confronto con gli operatori del settore ed è finalizzata a raccogliere con approccio sperimentale i reali dati emissivi di alcuni impianti termici ad alta efficienza presenti in città.
“Con questo studio vogliamo lavorare insieme sul tema dell'utilizzo delle biomasse legnose per il riscaldamento – dichiara #marcogranelli assessore alla Mobilità -. Riteniamo che un approccio scientifico e tecnico ci consentirà di approfondire in termini di qualità e quantità quali sono le reali prestazioni emissive degli impianti a biomassa presenti in città e fare tutte le necessarie valutazioni sull'impatto che esse hanno sull'aria che respiriamo”.
Lo studio, coordinato da #Amat, avviato in questi giorni, riguarderà la misurazione in campo delle emissioni dei principali inquinanti che incidono sulla qualità dell’aria: particolato primario, ossidi di azoto, composti organici totali derivanti dagli impianti civili a biomassa. Inoltre, con uno studio LCA (valutazione del ciclo di vita) eseguito dal #politecnicodimilano saranno successivamente quantificate le emissioni climalteranti (CO2eq). L’obiettivo della sperimentazione è quello di effettuare un confronto fra le prestazioni delle caldaie alimentate a biomassa legnosa con quelle di impianti a combustibili liquidi e gassosi e ad altre fonti rinnovabili (ad esempio le pompe di calore).
Con questo approccio metodologico, il #comunedimilano intende fare il punto sul tema dell'utilizzo della biomassa legnosa per la produzione di energia in contesti geografici nei quali il rispetto dei limiti sulla qualità dell'aria è un aspetto critico, individuando requisiti prestazionali (indipendenti dal combustibile utilizzato) documentabili e compatibili con le politiche locali. I requisiti prestazionali potranno essere anche più stringenti rispetto a quelli previsti dalla normativa nazionale e regionale qualora comparabili con quelli prodotti dalle altre fonti energetiche.
Lo studio ambisce ad individuare soluzioni tecnologiche e impiantistiche compatibili con l'urgenza di ridurre le emissioni di particolato atmosferico e quindi individuare soluzioni che stimolino la #ricerca e l'innovazione tecnologica a produrre sistemi di riscaldamento a biomassa sempre più efficienti dal punto di vista ambientale, avvalendosi del contributo di una fonte di energia rinnovabile anche per la lotta contro il cambiamento climatico.
“Con l’adesione a questo progetto, #Aiel ha voluto affermare ancora una volta che il settore del riscaldamento a biomassa vuole dare il proprio contribuito al miglioramento della qualità dell'aria e per questo si mette a disposizione delle istituzioni per essere messo nelle condizioni di perseguire questo obiettivo. Siamo infatti convinti che sia possibile ottenere un considerevole miglioramento della qualità dell'aria, applicando misure anche molto severe e limitative, ma che non danneggino uno dei settori economici trainanti, e spesso trascurati, dell’economia dell’energia rinnovabile nazionale”, afferma il presidente di #Aiel #domenicobrugnoni.
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