Cookie Consent by Free Privacy Policy website Siglato il “Patto di Spello" per l'Enoturismo e l’Oleoturismo italiani | Movimento Turismo del Vino
novembre 27, 2020 - movimento turismo vino

Siglato il “Patto di Spello" per l'Enoturismo e l’Oleoturismo italiani | Movimento Turismo del Vino

Siglato il “Patto di Spello” tra Città del Vino, Città dell'Olio, Movimento Turismo del Vino e  dell'Olio e Federazione Italiana Strade del Vino, dell'Olio e dei Sapori. 

L'Onorevole Teresa Bellanova, Ministro alle politiche agricole, alimentari e forestali,  ha dato la sua disponibilità, fin da subito, alla creazione di una cabina di regia nazionale, come  proposto dalle organizzazioni, affinché le scelte che riguardano la filiera eno-oleo turistica  possano essere condivise e rappresentino, con efficacia, le reali esigenze e  aspettative dei territori 

È stato siglato stamattina il “Patto di Spello” in occasione del webinar dal titolo “Patto di Spello. Per  l'Enoturismo e l’Oleoturismo italiani”, organizzato dall’Associazione Strada dell’e.v.o. Dop Umbria in occasione di  Frantoi Aperti in Umbria e condotto dalla giornalista Antonia Matarrese. 

L’accordo siglato tra le quattro più importanti organizzazioni italiane che si occupano di turismo enogastronomico,  Città del Vino, Città dell'Olio, Movimento Turismo del Vino e dell’Olio e Federazione Italiana delle Strade  del Vino, dell'Olio e dei Sapori è stato fortemente voluto a seguito della recente emanazione della legge  sull’enoturismo e sull'oleoturismo, con il fine di dare un contributo in termini di strategie, progettualità e idee per il  futuro dell'eno-oleoturismo del nostro Paese e di individuare terreni comuni tra i vari organismi ed alimentare un  dialogo propositivo con la filiera istituzionale (governo nazionale, regioni ed Enti locali).  

“Considero il Patto – ha detto l'Onorevole Teresa Bellanova, Ministro alle politiche agricole, alimentari e  forestali – un processo virtuoso di elaborazione di istanze dal basso utili a dare valore anche economico al territorio  rurale. Questo ci consente di individuare terreni comuni utili a tutta la filiera agricola, per una strategia di medio e  lungo termine, che tenga conto anche della pandemia che stiamo vivendo”. 

La Ministra Bellanova ha poi ricordato, tra gli altri temi, quello della tutela del paesaggio rurale come un  elemento strategico necessario a dare valore anche alle aree interne che rischiano di spopolarsi, tanto più in  questa fase in cui la pandemia ci costringe a rivedere modi e abitudini anche nell’abitare. “Ribadisco la mia disponibilità – ha concluso la Ministra Bellanova - ad incontrare, fin da subito, i firmatari del Patto di  Spello per la creazione di un tavolo permanente di consultazione con il Ministero per le Politiche Agricole e di  una cabina di regia nazionale affinché le scelte che riguardano la filiera eno-oleo turistica possano essere condivise e  rappresentino con efficacia le reali esigenze e aspettative dei territori. Rafforzare, far crescere e qualificare l'offerta  eno/oleo/agroturistica in Italia, è il nostro obiettivo comune, affinché l’eno-oleoturismo siano motore di un nuovo  sviluppo, fondato su parole chiave come sostenibilità, etica, salvaguardia dei paesaggi rurali, innovazione tecnologica  e unicità dei territori e delle vocazioni”. 

Ad aprire l’incontro Moreno Landrini, Sindaco di Spello, borgo in cui avrebbe dovuto tenersi l’incontro in presenza e  da cui il Patto prende il nome; e Roberto Morroni, Assessore alle politiche agricole e agroalimentari ed alla  tutela e valorizzazione ambientale della Regione Umbria che ha evidenziato come la Regione Umbria sia già al  lavoro sul settore con due iniziative: l’approvazione del disciplinare attuativo della legge nazionale  sull’enoturismo, una serie di regole che puntano ad innalzare la qualità dell’offerta regionale per quanto riguarda  l’accoglienza, le esperienze e tutte le attività che ruotano intorno al turismo enogastronomico; ed il bando per la  creazione della filiera corta dell'olivicoltura che punta ad incentivare la sinergia e il fare rete tra le aziende del  territorio. 

A fotografare l’attuale stato dell’arte del turismo enogastronomico in Italia, l’autrice del Rapporto sul  Turismo Enogastronomico Italiano e docente di Tourism management Roberta Garibaldi che ha affermato:  “Ritengo che quello di oggi sia un momento chiave per lo sviluppo del turismo enogastronomico italiano. Nell’ultimo  decennio è cresciuta la rilevanza del cibo, del vino, dell’olio, nel turismo: oggi la quasi totalità dei viaggiatori compie  esperienze a tema nel corso della propria vacanza, con il 45% degli italiani e il 53% degli stranieri che visitano una  destinazione con motivazione primaria l’enogastronomia. Nonostante la grave crisi che ha colpito il turismo del nostro  Paese, con un calo dei pernottamenti stimato a -49%, il turismo enogastronomico, ha saputo mantenere e  crescere il suo appeal e le prospettive nei prossimi anni sono di un ulteriore rafforzamento.  L’enogastronomia può e deve essere un asset trainante dello sviluppo del turismo dell’Italia durante e  dopo il COVID-19. Le azioni sinergiche che usciranno dal tavolo di lavoro, imprimeranno sicuramente una svolta,  tanti saranno i temi da affrontare per lo sviluppo del settore: rafforzare le attività di analisi e di comunicazione,  sviluppare l’offerta di sistema agevolandola sia attraverso la normativa che attraverso incentivi finalizzati, stimolare  l’innovazione, la digitalizzazione, la sostenibilità”. 

Questi gli altri interventi dell’incontro

“Protagonisti di questo patto, non sono semplici associazioni di rappresentanza di istituzioni e aziende – ha detto  Paolo Morbidoni, Presidente della Strada dell'Olio e.v.o. Dop Umbria e della Federazione nazionale delle  Strade del Vino, dell'Olio e dei Sapori - ma aggregano i soggetti che partendo da zero in questi ultimi venti anni  hanno costruito dal basso l'enoturismo e l'oleoturismo italiano, ovvero chi ci ha creduto in tempi non sospetti e chi ci  sta credendo oggi, mettendoci faccia ed esperienza. Il patto di Spello, che prende il nome da un piccolo gioiello  dell'Umbria medievale, ricco di storia, ma anche di eccellenze agroalimentari, e che vuole essere il simbolo dell'Italia  policentrica, bella e operosa, nasce con questi obiettivi: individuare terreni comuni tra i vari organismi, alimentare un 

dialogo propositivo con il governo nazionale e con le regioni, disegnare una strategia di settore di medio e lungo  periodo, con la consapevolezza condivisa che viviamo una fase importante in cui ci giochiamo un pezzo di futuro che  ha a che fare con il bello e il buono del nostro paese.” 

Sono poi intervenuti: Michele Sonnessa - Presidente Associazione Nazionale Città dell'olio che ha ribadito  come siano ormai diversi anni che le “Città dell'Olio hanno scelto di puntare sul turismo dell'olio promuovendo  iniziative importanti come la Camminata tra gli olivi e il Primo Concorso nazionale Turismo dell'Olio con l'idea di dare  nuovo impulso ad una sempre maggiore qualificazione dell'offerta turistica in Italia legata al mondo dell'olio.  L'oleoturismo può rappresentare un nuovo asset strategico delle economie locali e marginali, basato su alcune parole  chiave quali: sostenibilità, etica, innovazione, unicità dei territori e delle vocazioni. Per raggiungere questi obiettivi  serve un impegno concreto attraverso l'elaborazione di un Piano Strategico Nazionale sul turismo dell’olio, del vino e  dei sapori, che abbia obiettivi e risorse certe. Quella di oggi è un’occasione per sollecitare la Ministra Teresa Bellanova  sull'approvazione dei Decreti attuativi della Legge del Turismo dell’Olio e sulla definizione di un Piano nazionale sul  recupero degli oliveti abbandonati per far sì che dal recupero del territorio e del paesaggio emerga un rilancio della  produzione olivicola nazionale, valorizzando la nostra grande biodiversità - unica al mondo - in un’ottica sostenibile”; 

Floriano Zambon Presidente Associazione Nazionale Città del Vino che nata nel 1987, riunisce circa 450  Comuni italiani ed enti territoriali ed opera per la promozione e la valorizzazione dei territori del vino attraverso  progetti di marketing territoriale coadiuvando i Comuni soci nello sviluppo di progetti finalizzati ad uno sviluppo  sostenibile, alla tutela del paesaggio, a creare opportunità di lavoro, a far crescere il turismo del vino, favorendo lo  scambio di buone pratiche tra i territori attraverso il coinvolgimento delle pubbliche amministrazioni locali e delle  imprese. “L’Associazione è titolare dell’Osservatorio sul Turismo del Vino che da oltre vent’anni propone ogni anno un  monitoraggio del settore, per offrire alle pubbliche amministrazioni e alle aziende strumenti di conoscenza utili allo  sviluppo del turismo enogastronomico”. 

Nicola D'Auria - Presidente Nazionale del Movimento Turismo del Vino, associazione nata nel 1993 e che  riunisce 800 cantine italiane, e del nuovo Movimento Turismo dell'Olio, che nascerà nel 2021, il quale ha ribadito  l’importanza di una “stretta e irrinunciabile collaborazione ed una sinergia reale di applicazione tra le Istituzioni e i  settori vinicoli, oleicoli, alimentari e turistici per garantire al nostro Paese il ruolo leader a livello internazionale. Mi 

auguro che grazie all’appoggio ed avallo del Ministero e alla partecipazione di tutte noi Associazioni coinvolte, sia  possibile dare spazio a nuove proposte così da porre l’Italia come prima scelta per i turisti che cercano esperienze  enogastronomiche memorabili promuovendo le bellezze dell’Italia presso i principali mercati-target, sia nazionali sia  internazionali”. 

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