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ottobre 08, 2020 - AIRP

Incentivi e rispetto delle norme: le richieste di Airp a sostegno del settore dei pneumatici ricostruiti

Se ne è parlato nel corso della 58^ assemblea generale di Airp

Incentivi e rispetto delle norme: le richieste di #Airp a sostegno del settore dei #pneumatici ricostruiti

Un credito d’imposta sulla spesa relativa all’acquisto di #pneumaticiricostruiti e maggiori controlli sulla legge che obbliga le pubbliche amministrazioni e i gestori di pubblici servizi a destinare almeno il 20% dei loro acquisti di #pneumatici di ricambio ai ricostruiti. Sono queste le richieste emerse durante la 58^ Assemblea Generale dell’Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) che si è svolta lo scorso 2 ottobre. Queste misure darebbero un importante impulso alla diffusione dei #pneumaticiricostruiti, che rappresentano un pilastro dell’economia circolare.

Il Presidente di #Airp, Stefano Carloni, nella sua relazione introduttiva ha sostenuto che occorre una norma che incentivi l’acquisto di pneumatici ricostruiti, che hanno una grande valenza ecologica: con la tecnologia della ricostruzione, infatti, è possibile prolungare la vita dei #pneumatici e ritardarne lo smaltimento, con evidenti benefici ambientali. “Le possibilità di intervenire – ha sottolineato Carloni – non mancano. Una soluzione possibile sarebbe un credito di imposta a favore degli utilizzatori finali. Si tratta di una misura che senz’altro offrirebbe un’importante leva al mercato, valorizzando concretamente la virtuosità ambientale della ricostruzione”.

Carloni ha evidenziato anche come sia necessario fare rispettare la quota obbligatoria del 20% riservata ai #pneumaticiricostruiti negli acquisti di #pneumatici di ricambio da parte delle flotte di autoveicoli delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi. Si tratta di una prescrizione contenuta nella legge Finanziaria per il 2002, prescrizione che è stata dettata essenzialmente per finalità di tutela dell’ambiente, ma che oggi, nella situazione di crisi che stiamo vivendo, acquista ancora più importanza in quanto consente anche notevoli risparmi nella gestione delle flotte pubbliche e quindi della spesa pubblica. “Purtroppo – ha rimarcato Carloni – tale prescrizione viene disattesa da molti enti tenuti ad applicarla. Sarebbe quindi opportuno che le amministrazioni pubbliche osservassero scrupolosamente la legge per quanto riguarda l’impiego dei #pneumaticiricostruiti e ciò anche in considerazione del fatto che la quota del 20% riservata ai ricostruiti nell’acquisto di #pneumatici di ricambio non è certo elevata. Basti pensare al caso della Francia, che ha recentemente posto come obbligatoria la scelta dei #pneumaticiricostruiti per il 100% degli acquisti di #pneumatici effettuati dallo Stato (con la sola esclusione dei veicoli militari e dei veicoli destinati a servizi di emergenza). Al fine di garantire l’effettiva applicazione e dunque l’efficacia di questa misura, #Airp ribadisce la necessità di introdurre l’obbligo di verifica sugli acquisti effettuati, prevedendo anche un sistema di sanzioni in caso di non ottemperanza alla norma”.

All’assemblea di #Airp è intervenuto anche Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, con una relazione sugli scenari economici alla luce degli effetti del Covid-19. Quagliano ha sottolineato come il Covid-19 abbia colpito il nostro Paese in un momento in cui non si era ancora superata la crisi precedente, che è quella nata nel 2008. “Il Prodotto Interno Lordo all’inizio di questa pandemia – ha affermato Quagliano – era ancora sotto del 4% rispetto al Prodotto Interno Lordo del 2007. Quindi non c’è solo da ritornare alla situazione pre-Covid, ma bisogna anche ritornare alla situazione ante 2008. Questo è l’obiettivo che l’economia italiana deve porsi e che anche il settore della ricostruzione di #pneumatici ha davanti, ed è un obiettivo che non si può mancare”.

L’assemblea è proseguita con un aggiornamento sulle attività istituzionali, a cura di Guido Gambassi, vicesegretario di #Airp. In particolare è stato sottolineato come l’Italia abbia di recente recepito il pacchetto “Economia Circolare” (ovvero le direttive europee approvate nel maggio del 2018 dal Consiglio Europeo) che prevede per i paesi dell’Unione ambiziosi obiettivi di riciclaggio e di riduzione dei rifiuti, nell’ottica di promuovere una più generale transizione verso l’economia circolare. “Si tratta di un passaggio importante – ha commentato Gambassi – che deve essere sfruttato per mettere in atto provvedimenti concreti a favore dei settori che, come la ricostruzione dei #pneumatici, si pongono da sempre come un perfetto esempio dei principi dell’economia circolare. Il nostro compito nei prossimi mesi sarà quello di chiedere conto dell’applicazione di questi principi”.

Successivamente è intervenuto Brenno Benaglia, consulente tecnico di #Airp, con una relazione sulla nuova normativa europea sull’etichettatura dei #pneumatici (labelling) che ha l’obiettivo di fornire ai consumatori migliori informazioni su consumo di carburante, sicurezza e rumorosità. “Tuttavia la mancanza del labelling per i #pneumaticiricostruiti per veicoli pesanti – ha sottolineato Benaglia – spesso vanifica gli sforzi delle associazioni di categoria per chiedere incentivi alla ricostruzione come pratica ecologica. Stiamo lavorando per proporre un aggiornamento che includa anche i criteri di etichettatura per i #pneumaticiricostruiti per autocarro”.

In conclusione dei lavori è intervenuto Massimiliano Malatesta, di Malatesta #pneumatici, che ha affermato che “non è sufficiente riconoscere il ruolo della ricostruzione, ma occorre anche operare perché si creino le condizioni di mercato per favorire le vendite di #pneumaticiricostruiti, non solo per gli autocarri ma anche per le vetture”.

Bologna, 08 ottobre 2020