Cookie Consent by Free Privacy Policy website Timeless Light – Oluce in mostra durante Milano Design City 2020
settembre 24, 2020 - Oluce

Timeless Light – Oluce in mostra durante Milano Design City 2020

Per ogni minuto che teniamo gli occhi chiusi, perdiamo sessanta secondi di luce.”
(Gabriel Garcia Marquez)

Oluce mostra le sue novità 2019-2020 nella cornice milanese di Milano #design City 2020 dal 28 Settembre al 10 Ottobre.

Per l’occasione lo showroom Molteni&C | Dada di via Solferino, angolo via Pontaccio, ospiterà le novità, ambientandole in una cornice raffinata e contemporanea. I prodotti in mostra sono espressione di un’estetica ben definita e di un nuovo modo di intendere gli spazi: lampade da esterno e da interno, i più recenti progetti disegnati da emergenti designer, riedizioni firmate da maestri del design quanto mai attuali, ampliamenti di gamma e prodotti già a catalogo rinnovati con nuove e contemporanee finiture.

La famiglia Ilo, progettata dal designer madrileno David Lopez Quincoces, si sviluppa su tre varianti di prodotto: lampada a sospensione, sospensione con movimento verticale e lampada a parete. Ad accomunare tutti i modelli, il disegno longilineo ed elegante della barra in alluminio, sapientemente lavorata con meccanica di precisione, che accoglie la fonte luminosa.

Nella Ilo sospensione la barra è divisa cromaticamente in due parti. La prima si configura come una sorta di manico, la seconda invece accoglie la lunga fonte luminosa a Led. Le dimensioni generose di questo modello generano un armonioso contrasto con il suo profilo sottile.

Nella versione con movimento verticale, la barra - riproporzionata e orientata in verticale - si muove leggera sul filo in acciaio, fissato a soffitto e tesato grazie al peso posizionato a sfioro del pavimento, creando riverberi e giochi di luce.

Ilo a parete, mantenendo le dimensioni della versione con movimento verticale, è fissata al muro attraverso una placca quadrata, snodandosi grazie ad un perno che ne permette l’orientamento in tutte le direzioni, offrendo differenti interpretazioni sia estetiche che illuminotecniche, grazie anche al corpo illuminante ruotabile di 90°.

Un omaggio ai maestri dell’illuminazione, nomi che hanno contribuito a fare la storia del #design e della stessa #oluce, è la riedizione di un progetto degli anni ’50 firmato da Ostuni e Forti. La lampada, chiamata 1953 proprio a rievocare l’anno della sua prima creazione, è composta da due modelli, terra e tavolo, differenti nelle proporzioni e nelle dimensioni ma uguali nel disegno che sposta l’intero paradigma del paralume da centro al lato.

Una famiglia che richiama con gentilezza agli stilemi di quegli anni, come l’utilizzo del paralume dalla classica forma cilindrica e il prezioso contrasto dell’oro satinato – tige e parte interna del paralume – con il nero – parte esterna del paralume, base e impugnatura del tige -. Oggetto decorativo ma dal disegno pulito e lineare, 1953 colpisce per la sua attualità, confermando l’attitudine di #oluce di creare oggetti capaci di trascendere le mode e le epoche.

Tra le novità prodotto l’azienda propone alcuni progetti disegnati da giovani ed emergenti designer dello IED – Istituto Europeo del #design di Roma.

Marta Perla disegna Siro, una lampada da tavolo composta da una lente e da un disco frontale che libera – grazie ad una sottilissima fonte LED - una luce radente al suo interno. Se vista frontalmente, Siro costituita soltanto di due elementi bidimensionali, suscitando l'illusione di essere in perfetto equilibrio sul piano.

Il nome si ispira alla necessità, tipica dell’uomo, di cercare nelle dinamiche celesti dei possibili legami tra il proprio vissuto e i fenomeni cosmici. Da qui Siro, derivante da Sirio, la stella bianca più luminosa del cielo notturno.

Siro viene proposta in due dimensioni e in due finiture: bronzo satinato oppure oro satinato, con curva interna della calotta in bianco - esaltando il contrasto cromatico del segno grafico e semplice –.

Mariana Pellegrino Soto ha disegnato le principali novità per le collezioni dedicate sia all’indoor che all’outdoor: prodotti pensati e realizzati per l’indoor che – con finiture, dimensioni e specifiche costruttive differenti – possono essere utilizzati anche all’esterno, o viceversa.

Amanita nasce come una lampada da lettura composta da due dischi: il primo, più sottile, a fungere da base, il secondo, più spesso, accoglie la fonte luminosa LED. I due cerchi metallici sono collegati e distanziati da un tige obliquo e sottile a formare una sorta di ‘Z’.

Lo stesso disegno, aggiornato nelle proporzioni e modificato nei materiali e nelle finiture, viene proposto in versione da outdoor. Da lampada da lettura, Amanita si trasforma in un elegante segna-percorso per esterni. La finitura indian bronze di questa variante, unita alla sua silhouette elegante e alla trasparenza della corpo lampada in polimetilmetacrilato, ne fanno un oggetto destinato ai giardini più ricercati e a spazi pubblici di rilievo.

Il progetto di Federica Farina, invece, è dedicato esclusivamente al mondo outdoor. Otto è una lampada segna-percorso dalle forme morbide ed avvolgenti. Dalla base, un sottile disco, si alza lo stelo cilindrico, su cui poggia una semisfera con all’interno la luce Led, che grazie ad un meccanismo che ne permette l’inclinazione, è capace di orientare il fascio luminoso in diverse direzioni.

Accanto alle nuove collezioni, #oluce presenta anche un ampliamento di modelli, dimensioni e finiture di alcuni dei prodotti già a catalogo.

Berlin di Christophe Pillet è un oggetto che ridiscute l’accezione comune di plafoniera, capovolgendone la tradizionale discrezione per trasformarla in una presenza elegante e decorativa, ispirandosi ai diktat estetici della Bauhaus. In coincidenza con il centenario di questo celebre movimento, #oluce amplia la gamma di formati disponibili presentando la nuova versione ø50 cm, che si aggiunge a quelle ø40 da soffitto e ø30 già presenti in collezione. Berlin si concretizza in un anello metallico dallo spessore importante e dal profilo sottile, al cui interno è racchiuso un disco in vetro retinato. La finitura ottone satinato richiama echi déco, riportati alla contemporaneità dalle forme disegnate e dall’utilizzo della fonte luminosa LED.

La collezione Alba, progetto di Mariana Pellegrino Soto, si arricchisce con due nuovi modelli e nuove finiture.

Protagonista della collezione resta la goccia in opale lucido, ispirato nell’immaginario della designer ad una goccia d’acqua, utilizzata in modi diversi a seconda del modello.

Nella variante da parete, accanto alla versione esistente - dove il solido è adagiato leggero sopra un tubolare a sezione quadrata, che lo sorregge fissandosi al rosone – troviamo la nuova variante con tubolare a ‘L’ capovolta. Disponibile in due dimensioni, la nuova Alba a parete rafforza il suo carattere decorativo e prezioso.

Alba sospensione - accanto alla versione con sfera singola, sospesa leggiadra ad un cavo, e quella doppia, dove il cavo sostiene una struttura metallica in finitura ottone satinato, con due braccia sfalsate sotto cui brillano le gocce opaline – aggiunge una nuova versione con struttura metallica ma con una sola goccia, andando a completare la proposta di questa tipologia.

Chiudono la collezione le due versioni da terra, da una o due braccia, e una lampada da tavolo, definendo una delle famiglie più vaste proposte dal catalogo di #oluce. Accanto ai nuovi modelli, Alba moltiplica anche le finiture disponibili, inserendo la nuova verniciatura in anodic bronze per le versioni sospensione e terra.

Semplice, disegnata per #oluce da Sam Hecht, è una lampada una lampada da tavolo composta da un’unica campana in vetro soffiato, contemporaneamente diffusore e base del progetto. L’estremità inferiore si poggia infatti direttamente sul piano, mentre la parte superiore della campana che accoglie il bulbo luminoso è rivestita internamente da una calotta metallica, oggi proposta nella nuova finitura oro satinato smaltato.

Lys, disegnata da Silvana Angeletti e Daniele Ruzza, è una lampada da sospensione caratterizzata dalla particolare testa luminosa a forma di campanula, sinuosa e slanciata, al cui interno è contenuta la fonte luminosa LED. Un oggetto dall’eleganza sofisticata e discreta presentata nelle nuove varianti oro satinato smaltato e bronzo anodic.

Le stesse finiture vengono proposte anche per altre due lampade del catalogo #oluce: Kin e Lens.

Kin, lampada a sospensione in cui il corpo in fusione di alluminio e un cuore Led, vengono combinati magistralmente nel disegno di Francesco Rota, dando vita ad un oggetto dalla bellezza esplicita ma raffinata. La forma scampanata del corpo, con i suoi spessori sottili, si chiude con un disco in metacrilato da cui si propaga la sua luce Led.

Lens, anch’essa disegnata da Francesco Rota, è una lampada da parete ispirata alla scultura contemporanea con una spiccata valenza decorativa, che gioca con la curvatura delle superfici in un interessante rimando di luce e specchi. Lens è infatti una lampada a parete a luce diretta con uno schermo concavo che crea una barriera tra la sorgente luminosa e lo spazio circostante.

Nuove finiture anche per tutta storica collezione di lampade Colombo, disegnata da Joe Colombo nel 1970 sulla spinta della veloce diffusione della sorgente luminosa alogena e riconosciuta come una delle icone della storia del #design italiano. Il progetto è infatti una delle prime lampade domestiche ad aver utilizzato la nuova lampadina, oggi sostituita da una nuova fonte luminosa a Led. Il disegno stesso di Colombo - proposta oggi con base, stelo cromato nero e riflettore orientabile bronzo anodic – risponde alle esigenze di pulizia formale e funzionalismo tecnologico che hanno accompagnato il pensiero e il disegno del grande designer.

Infine, due inedite versioni dell’iconiche lampade disegnate da Vico Magistretti che hanno fatto la storia dell’azienda: la lampada da terra Pascal proposta – accanto alla classica bianca con base in pietra serena – nella nuova variante in anodic bronze e la lampada da tavolo Atollo, anch’essa proposta nella nuova variante anodic bronze.

Due lampade che esaltano con la loro perfezione l’estetica progettuale di Vico Magistretti: forme geometriche purissime, unite tra loro a creare composizioni funzionali e simboliche. In Atollo il cilindro, il cono e la semisfera convivono in un perfetto equilibrio di proporzioni. In Pascal, il cono viene esaltato dalla ripetizione.

Dal 28 settembre al 10 ottobre lo showroom sarà aperto con orario 15-19 il lunedì e 10-19 dal martedì alla domenica, e le visite saranno consentite esclusivamente previo appuntamento nel rispetto di tutte le normative di sicurezza anti-covid. Per appuntamenti e informazioni è possibile scrivere all’indirizzo e-mail press@oluce.com o chiamare il numero 338 21 53 961.

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