Cookie Consent by Free Privacy Policy website Cortina tra le Righe: le “Regole” che salvano l’ambiente
settembre 10, 2020 - Cortina tra le Righe

Cortina tra le Righe: le “Regole” che salvano l’ambiente

E’ iniziato ieri #cortinatralerighe, la settimana di formazione giornalistica dedicata al futuro dell’informazione: dal 9 al 13 settembre all’Alexander Girardi Hall e in altri luoghi selezionati ci si confronta con i massimi esperti sui temi di attualità, immersi in un panorama eccezionale e in un contesto culturale vivace.

Ad inaugurare la settimana di formazione giornalistica, mercoledì 9, è stata un’immersione nel territorio boschivo delle Regole e del Comune di Cortina d’Ampezzo, vero “libro vivente” che registra tutto quanto accade, patrimonio collettivo della comunità dei regolieri. L’occasione per approfondire temi come la salute del bosco, la sostenibilità, il rischio idrogeologico – alla luce della tempesta Vaia – e il turismo di prossimità insieme ad esperti che hanno “raccontato il bosco”, un passo dopo l’altro.

Un evento organizzata con l’Ordine degli Agronomi e Forestali e le Regole d’Ampezzo. Incontro che nasce come preview della seconda edizione della Fiera & Festival delle Foreste, in programma a Longarone dall’11 al 13 settembre 2020.

L’appuntamento è stato preceduto da un momento di scambio e confronto moderato dal giornalista del Corriere della Sera Massimo Spampani: insieme a lui Orazio Andrich, Presidente ODAF di Belluno, Flavio Lancedelli, Presidente Regole d’Ampezzo Cortina, Susanna Sieff Sustainibility Manager Fondazione Cortina 2021, Giustino Mezzalira, Coordinatore Comitato scientifico Festival delle Foreste e Direttore sezione ricerca e gestioni agroforestali di Veneto Agricoltura. A fare gli onori di casa, il vicesindaco di Cortina Luigi Alverà

Cortina d’Ampezzo, 10 settembre 2020_ Cortina tra le Righe, la settimana di formazione per giornalisti più alta delle Alpi (9-13 settembre), si è aperta ufficialmente in un’aula molto particolare: tra i boschi delle Regole d’Ampezzo e del Comune di Cortina. È proprio qui, nel cuore delle foreste venete, che si gioca una partita decisiva per il territorio: le Dolomiti sono un laboratorio vivente per chi è alla ricerca di soluzioni che rispettino l’equilibrio tra le attività umane e la natura. E le Regole, istituzione millenaria di proprietà collettiva delle terre, sono il motivo per cui qui la cura del bosco e il senso della comunità sono una base di partenza valoriale costante, trasmessa da generazioni.

Cortina tra le Righe, riconosciuta scuola di eccellenza, ha portato i corsisti direttamente sul campo, a tu per tu con l’argomento di studio. La salute del bosco, la sostenibilità, il rischio idrogeologico – alla luce della tempesta Vaia – e il turismo di prossimità rappresentano sfide concrete per questi luoghi, soprattutto con l’approssimarsi di un grande evento come i Mondiali di Sci 2021.

Accompagnati da esperti e professionisti della montagna, i corsisti si sono immersi nel contesto, per scoprire come i boschi – sottoposti a un regime antico come quello dei regolieri – possano rappresentare un paradigma di tutela dell’ambiente, e al tempo stesso una risorsa economica, turistica e sociale. Il mondo dell’informazione ha la grande responsabilità di nutrire l’interesse del pubblico verso questi temi ed estendere questa consapevolezza oltre il cerchio ristretto degli addetti ai lavori. L’evento è stato organizzato con l’Ordine degli Agronomi e Forestali e le Regole d’Ampezzo, e nasce come importante preview della seconda edizione della Fiera & Festival delle Foreste, in programma a Longarone dall’11 al 13 settembre 2020

E così, è andata in scena una lezione open air, itinerante e rigenerante, in mezzo al verde e in compagnia di Paola Berto, esperta nella gestione di sistemi forestali di proprietà pubblica, e Orazio Andrich, Presidente ODAF di Belluno. I partecipanti hanno camminato lungo due percorsi ad anello, ognuno dei quali ha permesso di esplorare dei concetti differenti. Prima sono saliti sopra Gilardon, tra larici ed abeti rossi, lambendo una zona umida: un’escursione ad alto tasso di biodiversità, dove discutere di pianificazione forestale e delle tante funzioni di un bosco. Il secondo tracciato partiva dalla zona di Ru Merlo e fino ad arrivare al Ristorante Caminetto. Lungo la strada il gruppo ha incontrato sistemi di impianti e piste, l’occasione per introdurre l’argomento dei grandi eventi sportivi.

Il dibattito

Ma prima dell’escursione, un momento di confronto insieme agli esperti, stimolati dalle domande del giornalista del Corriere della Sera Massimo Spampani. A fare i saluti inaugurali di benvenuto il vicesindaco di Cortina d’Ampezzo Luigi Alverà, che ha ricordato l’importanza del delicato equilibrio tra uomo e natura e il ruolo fondamentale delle Regole come ente di salvaguardia e preservazione del patrimonio naturale di Cortina. “Abbiamo l’occasione, con i Mondiali e poi con le Olimpiadi invernali, di promuovere il territorio in tutte le sue dimensioni, è una vetrina per tutte le realtà locali”.

“Le foreste sono le nostre maestre: sono il tipo di ecosistema più complesso e maggiormente capace di equilibrio.” ha spiegato Orazio Andrich, presidente dell’Ordine degli Agronomi e dei Forestali di Belluno “Cortina è un vero scrigno di biodiversità. Dobbiamo studiare il modo in cui si sviluppano i boschi, ma anche come reagiscono agli eventi traumatici come incendi e schianti, o all’impatto con l’attività umana. Conoscendo il territorio possiamo tutelarlo, e quindi valorizzarlo, anche in un’ottica di turismo di prossimità, trainando tutta un’economia”.

“Questo tipo di riflessioni sono al centro dell’attenzione anche di Fondazione Cortina 2021”, ha raccontato Susanna Sieff, Sustainibility Manager Fondazione Cortina 2021. “Gli obiettivi – in vista dei prossimi grandi eventi sportivi – sono a lungo termine. Ad esempio, stiamo formando dei giovani perché siano i futuri gestori di eventi. Gli interventi che stiamo realizzando non sono solo finalizzati ai Mondiali, ma restano al territorio come legacy, per lo sviluppo turistico successivo. E adoperiamo ogni mezzo per ridurre l’impatto a livello ambientale: mobilità sostenibile, riduzione degli sprechi, certificazione ambientale, mappatura della raccolta differenziata e così via”.

Tra i relatori anche Flavio Lancedelli, presidente delle Regole d’Ampezzo, una realtà unica nel suo genere. “Oltre l’85% del territorio di Cortina – comprese le malghe, i boschi, i pascoli, e anche tre musei - è gestito dai nostri 1200 regolieri. Da mille anni rappresentiamo un modello basato sulla proprietà collettiva delle terre. Ecco cosa portiamo in eredità: la supremazia dell’interesse collettivo su quello personale, l’utilizzo delle risorse a favore della popolazione nel suo insieme, il senso della tutela e della manutenzione del territorio. È così che promuoviamo la #cultura locale ampezzana, espressione di una comunità che ha assorbito questi valori”.

Dall’esperienza di #cortinatralerighe a quella, vicina, della Fiera & Festival delle Foreste di Longarone Fiere: la passeggiata di ieri è stata un appuntamento “cerniera”, inserito nel calendario della manifestazione ampezzana, ma al tempo stesso gustosa anticipazione dell’evento di Longarone.

Il punto di contatto erano le foreste venete. “Ci troviamo in un luogo che possiamo definire culla mondiale della selvicoltura” ha ricordato Giustino Mezzalira, regionale Veneto Agri coltura e coordinatore del Comitato scientifico della Fiera & Festival delle Foreste. “Questo non ci mette al riparo dalle criticità strutturali emerse con maggiore evidenza in seguito alla tempesta Vaia. Sono quasi scomparse le segherie, e stiamo vendendo il legno a prezzi irragionevoli, senza creare valore per il territorio. Grazie ai grandi eventi sportivi godremo di una visibilità straordinaria, che potremo utilizzare per rafforzare la filiera del legno, come si è fatto nel settore food. Si tratta di trasformare una produzione generica in una speciality, ovvero mirata, su richiesta e personalizzata, puntando sull’appeal del “brand” offerto dalle Dolomiti”.