Un testo classico della tradizione popolare, riscritto per l'occasione da Angelo Daddelli, cantautore folk e studioso di musica siciliana, per celebrare l'orgoglio e la caparbietà di un popolo che anche in un momento difficile come quello che stiamo vivendo reagisce con positività e rispetto.
"Volevamo portare un po' di allegria in un momento molto difficile e pesante per le vite di tutti noi - spiega Andrea Graziano, founder di #fud Bottega Sicula e ideatore dell'iniziativa - così abbiamo provato a mettere insieme le forze con tutti i nostri #fud Pipol, i ragazzi che lavorano nelle botteghe di Catania, Palermo e Milano, ed è nato questo progetto musicale che racconta molto dei tempi che stiamo vivendo, ma allo stesso tempo è un messaggio pieno di speranza e orgoglio per tutti noi. Il brano è stato realizzato cantando tutti insieme in video chat, e poi grazie al prezioso lavoro dello studio di produzione musicale Indigo e della casa di produzione video Tokay Creative Studios siamo riusciti a far cantare anche i più stonati!"
Il risultato finale è fresco, allegro e molto energico. "Viri chi dannu chi fannu i babbaluci" diventa "viri chi dannu chi fa sta pandemia" il testo alterna strofe più spensierate e momenti di riflessione, preghiera e superstizione, ragione e cuore, il tutto su una trascinante melodia suonata dalla band de "I Picciotti".
"Mi sono ispirato ad un testo molto noto per riscrivere le strofe di questa canzone e intonarle come un messaggio collettivo di speranza - racconta Angelo Daddelli - è stato divertente cimentarsi con questa nuova modalità di produzione che ci spinge a suonare senza condividere uno spazio, una bella sfida che le tecnologie ci hanno aiutato a superare in modo inedito. Alla fine la musica, in un modo o nell'altro, supera sempre tutte le barriere."
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