Cookie Consent by Free Privacy Policy website Aumentano le bottiglie di Primitivo di Manduria
febbraio 25, 2020 - Consorzio Primitivo di Manduria

Aumentano le bottiglie di Primitivo di Manduria

Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria è nato nel 1998 con una partenza di dieci aziende tra cooperative e private e ha ottenuto il riconoscimento legislativo nel 2002. L’aerale riguarda 18 comuni tra Taranto e Brindisi e la sua produzione è suddivisa in Primitivo di Manduria Dop, Primitivo di Manduria Dop Riserva e Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg.

Nel dicembre 2015, il Consorzio ha ottenuto dal Ministro delle Politiche Agricole e Forestali l’attribuzione in via esclusiva dell’incarico di coordinare le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, vigilanza, informazione del consumatore e cura generale degli interessi: ecco il riconoscimento “Erga Omnes” per la doc Primitivo di Manduria e per il docg dolce naturale. I vigilantes costantemente operano per bloccare i marchi ingannevoli nei mercati maggiori e verificano che nelle bottiglie non ci siano incongruenze con il disciplinare. Attualmente questa attività è stata triplicata.

Altro nostro ruolo che vede impegnato il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria è la valorizzazione della doc attraverso campagne pubblicitarie ed eventi sia sul territorio che a livello internazionale.

Oggi il Consorzio di Tutela è composto da 57 aziende socie che vinificano ed imbottigliano e da oltre mille soci viticoltori. 

Le cantine totali che imbottigliano tsono 144. 

Sono oltre 4mila gli ettari i vigneti che costituiscono la denominazione del Primitivo di Manduria e 18 i comuni tra Taranto e Brindisi che producono Primitivo di Manduria.

Nel 2019 si sono prodotti quasi 17 milioni di litri per 23 milioni di bottiglie (circa il 12% in più del 2018).

Il Primitivo di Manduria è presente in tutto il mondo.   

Primitivo di Manduria, il successo di un grande vino 

Come per tutti i grandi vini, la nobiltà del Primitivo è il risultato dell’interazione tra il peculiare ambiente pedo-climatico della zona d’origine, la varietà di uva e le tecniche viti-vinicole dei nostri contadini.

Negli ultimi decenni grazie all’attento lavoro dei viticoltori che hanno privilegiato le basse rese e le accurate vinificazioni, si sono ottenuti vini rossi intensi e potenti, ma di grande eleganza e finezza. Con la nascita delle DOC nel 1974, il Primitivo di Manduria vive una fase da protagonista. Attualmente è il #vino da meditazione per eccellenza per il suo perfetto equilibrio tra le componenti: acidità, estratto secco, alcol, bouquet e colore. #vino amato all’estero e presente in tutto il mondo, fiore all’occhiello dell’enologia italiana.

Le caratteristiche del Primitivo ed il vitigno

Il vitigno è caratterizzato da una produttività abbastanza contenuta, che permette all’uva di esprimere un’intesa aromaticità; il #vino ha un colore rosso intenso, che nella sua gioventù tende a un porpora brillante; al naso è caratterizzato da profumi di frutta rossa e piccoli frutti di bosco, accompagnati da un piacevole sottofondo speziato. In bocca è ricco, caldo, profondo, con aromi fruttati avvolgenti, buona trama tannica ed equilibrata freschezza. Sorprendente la persistenza finale per un #vino di questa struttura.

L’alberello tra terra e mare 

Il Primitivo di Manduria nasce in un territorio ricompreso tra vari comuni, tra la provincia di Taranto e quella di Brindisi. La sua terra si presenta rossa, per la presenza di scheletro ferroso, con emergenze calcaree legate al sottosuolo, e diventa più sciolta, praticamente sabbiosa nelle contrade più vicine al mare. Qui la pianta del primitivo cresce rigogliosa nelle forme dell’alberello, il più antico sistema di allevamento della vite. Tradizionalmente, tale vite viene allevata in modo che si sviluppi su tre braccia con un’altezza non superiore al metro e mezzo. 

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