Cookie Consent by Free Privacy Policy website A Siena gli Stati Generali dell'olio. Dal 29 novembre al 1 dicembre le celebrazioni del 25° anno di attività dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio
novembre 22, 2019 - Associazione nazionale Città dell’Olio

A Siena gli Stati Generali dell'olio. Dal 29 novembre al 1 dicembre le celebrazioni del 25° anno di attività dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio

Alla parte istituzionale, organizzata in panel tematici, si affiancano molteplici iniziative collaterali in città: degustazioni, laboratori, vetrine a tema e menù speciali nei ristoranti

Il futuro dell'olio passa attraverso un progetto integrato di valorizzazione e promozione. Che contempli ogni aspetto del settore, dal turismo del cibo e dell'olio al ruolo strategico del paesaggio rurale olivicolo, dall'importanza dell'identità territoriale alla visione dell'olio come cultura e stile di vita, dalla produzione al marketing all'economia fino agli aspetti più a "lunga prospettiva" di educazione scolastica e formazione. Questi sono i temi che il prossimo 29 e 30 novembre, a #Siena, saranno dibattuti dai massimi esperti per ciascuna materia all'interno dei sei panel tematici, organizzati per fare il punto sul settore olivicolo in occasione delle celebrazioni del 25° anniversario della costituzione dell'Associazione Nazionale #cittadellolio. E che sono stati oggetto questa mattina della presentazione del programma nella Sala Stampa Cutuli di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, a cui sono intervenuti oltre a Marcello Bonechi Vice Presidente Vicario dell'Associazione Nazionale #cittadellolio, anche #marcoremaschi Assessore all'Agricoltura della Regione Toscana, Antonio Balenzano Direttore dell'Associazione Nazionale #cittadellolio e Roberto Mugnaini Vice Presidente Vicario di Chianti Banca.
 

"L'olio toscano – ha detto l'Assessore #marcoremaschi - è riconosciuto a livello internazionale per la sua qualità. Dobbiamo però lavorare sugli aspetti legati alla produzione perché troppo spesso l'olivo è associato soltanto al paesaggio. Dobbiamo insistere sull'innovazione e sul recupero della superficie olivicola abbandonata, che attualmente rappresenta il 25% del totale. Va seguito l'esempio di quanto fatto in campo vitivinicolo dal 1986 quando, da una situazione di crisi, si è deciso di investire in modo massiccio per arrivare ai risultati attuali. Segnali importanti in questa direzione arrivano dai progetti integrati di filiera. Occorre poi lavorare a livello culturale – ha aggiunto Remaschi -, partendo dalle scuole attraverso le mense per arrivare alle famiglie, perché chi lavora nel settore possa avere una giusta remunerazione. Il settore ha costi elevati e il prezzo per un prodotto di qualità viene di conseguenza; senza un reddito adeguato, per gli addetti al settore tutto diventa più complicato. A #Siena – ha concluso l'assessore - sarà un momento importante per intavolare un discorso che guarda al futuro e Agenda 2030, lo strumento strategico studiato dall'Associazione Nazionale #cittadellolio con i tavoli di lavoro, punterà ad individuare linee guida per una migliore gestione del territorio, per lo sviluppo del marketing, della comunicazione e della cultura dell'olio extravergine di oliva".

In primis gli Stati Generali dell'Olio, che avranno come tema centrale Cultura, identità, territorio, qualità e sviluppo sostenibile e saranno propedeutici all'espressione delle linee guida da inserire nell'Agenda 2030 delle Città dell'Olio.

"Sarà un momento di grande coesione e concretezza – dichiara il Presidente dell'Associazione Nazionale #cittadellolio Enrico Lupi - tra gli oltre 330 soggetti territoriali aderenti all'Associazione #cittadellolio, tra cui Comuni, Province, Camere di Commercio, GAL (Gruppi di Azione Locale) e Parchi - di cui 48 solo in Toscana - in rappresentanza dei territori di produzione di oli di documentata tradizione olivicola, ma non si tratterà tanto di un bilancio su quanto già fatto fino ad ora, quanto di una occasione per costruire un ponte di idee per traghettare l'Associazione e le realtà olivicole che vi aderiscono, nel futuro. Osservando da un punto di vista privilegiato quali chiavi di lettura dovranno essere interpretate per dare ai territori l'opportunità di essere competitivi nel contesto globale".

Uno tra questi è certamente l'importanza crescente che si attribuisce al turismo del vino e dell'olio: la tendenza a optare per queste forme di turismo esperienziale è oggi più marcata che in passato e coinvolge un pubblico sia nazionale che internazionale. Le esperienze a tema #olio, rappresentano infatti un elemento ulteriore di attrattiva per i turisti che scelgono le proprie destinazioni in base alle produzioni enogastronomiche locali: in un recente studio condotto su profilo, caratteristiche e motivazioni dei turisti dell'olio da Roberta Garibaldi, docente di Marketing e Tourist Management Università di Bergamo nonché coordinatrice del primo panel dedicato al turismo, emerge che la maggior parte degli attuali turisti enogastronomici si identificano in viaggiatori con maggiore capacità di spesa, di cultura medio alta ed appartenente ad una fascia d'età compresa tra i 40 ed i 50 anni. La seconda parte del predetto studio, restituisce invece feedback che permettono di identificare le proposte più apprezzate per meglio costruire progetti di incoming in base alla domanda, ivi comprendendo anche strategie di marketing in grado di agevolare la propensione all'acquisto di prodotti nelle aziende del territorio, soprattutto quando dietro ad essi ci sono storie ed aneddoti curiosi da raccontare.

Ciò premesso, l'importanza e la strategicità di questa come anche tutte le altre tematiche proposte nel programma delle celebrazioni, ha richiamato nei confronti dell'evento, l'ampia collaborazione del mondo del credito cooperativo, dal Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea a ChiantiBanca, oltre alla partnership della Federazione delle Strade dell'Olio e del Vino toscane, Q Certificazioni e Seac Spa. 

"Una banca come la nostra, che pone le radici su un territorio meraviglioso come quello del Chianti, e particolarmente attenta alla valorizzazione di un settore d'eccellenza come quello agricolo, non poteva non essere a fianco di questa iniziativa – le parole di Cristiano Iacopozzi, presidente di ChiantiBanca - e avere come compagno di viaggio anche la nostra capogruppo – il Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, che riunisce 140 banche del movimento – impreziosisce la vicinanza e la sensibilità che le banche di credito cooperativo hanno nei confronti dei loro territori di riferimento. Conosciamo bene il valore del patrimonio olivicolo e di come rappresenti una delle eccellenze che il nostro Paese può vantare con orgoglio a livello internazionale: considero il benessere e il miglioramento continuo della qualità di vita dei cittadini una delle grandi sfide dei nostri tempi, una sensibilità nei confronti delle comunità che unisce i valori che da sempre distinguono ed elevano una Bcc e che ritrovo intatti nell'opera dell'Associazione Città dell'Olio".

I predetti Stati Generali dell'Olio si concluderanno con la sessione plenaria di sabato 30 novembre moderata dalla giornalista Anna Scafuri del TG1 Rai Economia, con tutti i coordinatori delle sessioni precedenti  e la Sen. Teresa Bellanova, Ministra delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che curerà le conclusioni. Domenica 1 dicembre, infine, l'Assemblea Nazionale delle #cittadellolio, riservata ai soci.

EVENTI IN CITTA' - Oltre ai lavori del 25° dell'Associazione Nazionale #cittadellolio, nel Complesso Museale di Santa Maria della Scala saranno ospitate degustazioni in anteprima degli extra vergine delle #cittadellolio raccolta 2019, laboratori di degustazione con assaggi di #olio abbinato ad altri prodotti di eccellenza dei territori, laboratori per bambini sulla conoscenza dell'olio EVO e dei territori di produzione, ed una mostra fotografica su 123 "Paesaggi rurali storici italiani", mentre in 20 negozi del centro e 20 ristoranti aderenti a Confcommercio e Confesercenti di #Siena, saranno realizzati rispettivamente allestimenti a tema e menù speciali ispirati all'olio EVO. 

I NUMERI - Ad avallare l'intensa attività dell'Associazione Nazionale #cittadellolio, qualche numero del settore olivicolo, estratto dallo studio delle Rete Rurale Nazionale per l'Olio d'Oliva 2018: 825.000 aziende agricole, 1,170 milioni di ettari coltivati, 4.056 frantoi attivi per una produzione stimata di 175.000 tonnellate. Il settore olivicolo ha quindi oggi più che mai bisogno di investimenti adeguati, interventi strutturali ed una strategia a livello nazionale per il recupero del territorio e la gestione degli ettari coltivati. Esso rappresenta infatti un patrimonio immenso non solo a livello economico ma anche per un altro prezioso ruolo che è chiamato ad assolvere: quello di fungere da sentinella nei confronti degli eventi di dissesto idrogeologico, di cui è in gran parte responsabile l'incuria e l'abbandono dei territori. Nei dati 2018 di Ispra, si legge che ad oggi i comuni italiani a rischio idrogeologico sarebbero il 91,1% e gli italiani potenzialmente coinvolti perché residenti in aree pericolose per alluvioni o frane potrebbero essere circa 7 milioni; negli ultimi 25 anni, i terreni coltivati sostituiti da cementificazioni sono il 28% e la superficie agricola utilizzabile si è ridotta a 12,8 milioni di ettari, di cui 1,1 milioni coltivati appunto ad olivo.

 

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