Cookie Consent by Free Privacy Policy website JoeVelluto interpreta “Il Design dell’Esistenza” al Fuorisalone 2019
maggio 02, 2019 - JoeVelluto

JoeVelluto interpreta “Il Design dell’Esistenza” al Fuorisalone 2019

Sono sempre la riflessione, la ricerca, la sperimentazione e l’interazione con il mondo in mutazione a guidare i nuovi progetti di JoeVelluto (JVLT), lo studio di #design fondato nel 2004 da Andrea Maragno e Sonia Tasca.

Quest’anno partecipano alla #design Week milanese (9 -14 aprile) con alcuni progetti espressione della filosofia e della mission dello Studio.

Primo fra tutti il “Ro Plastic Prize”, prima edizione del concorso lanciato da Rossana Orlandiper sfidare e ispirare la comunità del #design a pensare in modo diverso alla tematica dell’utilizzo, smaltimento e riutilizzo della plastica. 

I migliori progetti, giunti in finale, tra cui quello di JoeVelluto, sono esposti alla Rossana Orlandi Gallery durante il #fuorisalone.

Il progetto “RE OR NOT TO RE?” di JoeVelluto,in collaborazione con Teraplast SpA, è presentato nella categoria PROGETTI DI INNOVAZIONE CONSAPEVOLE, ed è una concreta innovazione di processo di riciclo al 100% della plastica post-consumo.

Nell'immaginario collettivo, quando si parla di plastica, che sia riciclata o meno, si incappa sempre nei soliti preconcetti e luoghi comuni: la plastica è cheap, quella riciclata è brutta, la plastica inquina, è dannosa, ecc. Sta diventando cioè una sorta di nemico della nostra vita, ma allo stesso tempo, essa è talmente presente nella nostra quotidianità che non potremmo mai farne a meno.

La domanda che sorge spontanea quindi è: “Riciclare o non riciclare?”. La risposta è altrettanto diretta, ovvero: “Si, riciclare!”. Ma come? Questo “come” è il punto di partenza del nostro progetto. La maggior parte della plastica cosiddetta “riciclata” proviene in realtà dagli scarti di produzione di oggetti prodotti con polimeri plastici, mescolati a granuli di plastica “pura”. Il risultato è un nuovo #prodotto che non può essere considerato realmente riciclato!

Il progetto “TO RE OR NOT TO RE?” utilizza il vaso RE-POT (by Teraplast) #prodotto con la plastica POST CONSUMO, ovvero tutta quella plastica che si trova nella raccolta differenziata dei comuni cassonetti della spazzatura, selezionata e suddivisa per gamma cromatica ed è un’esortazione al riciclo, quello vero!.”

Di particolare rilievo inoltre la mostra personale LIVE NOW #design LATER, curata da Guido Musante, che rappresenta appieno la continua evoluzione del pensiero critico di #joevelluto.

LIVE NOW #design LATER”, un percorso esperienziale che unisce il mondo del #design (JoeVelluto), al mondo dell’esperienza e del digitale (Young Digitals), con la filosofia Zen (Maestro Zen Tetsugen Serra). 

Ti sei mai chiesto se la statuetta della Madonna di Lourdes è un simbolo mistico o solamente un suppellettile di plastica? E l’interruttore è fatto per accendere o spegnere

Gli oggetti raccontano molto di noi e delle nostre scelte. Ma siamo sicuri che stiamo davvero scegliendo? La tua vita è simile ad una risposta ad una domanda chiusa o aperta? Sei in grado di valutare la realtà da un altro punto di vista, più creativo, o preferisci vivere in una realtà pre-pensata?

La scelta, intesa come valutazione condizionata, ci accompagna nella quotidianità in tutti i nostri giudizi e considerazioni. Sono scelte apparentemente libere, ma in realtà derivanti da preconcetti che solitamente non ci consentono di esplorare nuovi punti di vista.  

Un evento “fuori schema” in cui l’oggetto è protagonista, ma non in relazione alla sua forma estetica per come comunemente la valutiamo. L’esplorazione del percorso è strettamente legata ad un’insolita (e sorprendente) interazione tra smartphone-persona-oggetto: una modalità a bivi, riproposta in chiave digital, attraverso il linguaggio design, ma con una conclusione del percorso che ribalta il punto di vista ed espande il nostro essere.

Sperimentazione e interpretazione di un nuovo “sé” anche per il progetto di #joevelluto nell’ambito della mostra Supercolla, curata da Guido Musante e Maria Chiara Valacchi che è stata allestita presso la Galleria Martina Simeti in Via Tortona 4, che reinterpreta la sedia “one shot, one life”.

Tre generazioni di designer e artisti si confrontano nella riparazione della sedia più iconica del #design italiano: la Superleggera, progettata da Gio Ponti per Cassina nel 1955.

Supercolla si basa sul principio che la “riparazione” possa essere vista non come un deficit da compensare e nascondere, ma al contrario come una possibilità di valorizzazione del #design.

Il progetto “one shot, one life” consiste nell’inserire la Superleggera nella catena biologica vita-morte-vita, diventando collante tra una specie e l’altra. Vengono quindi inseriti dei tarli dentro la sedia e, per favorirne l’ingresso, vengono aiutati a trovare la strada provocando dei piccoli fori, ottenuti “sparando alle gambe” della sedia con un fucile a pallini di piombo.

L’idea di Supercolla nasce a seguito della rottura di 30 Superleggere causata dall’utilizzo prolungato degli avventori del Potafiori, un noto ristorante-fioreria fondato a #milano da Rosalba Piccinni, protagonista del mondo dell’arte e dello spettacolo.

Giunto alla sua 2° edizione, EustachiORA_Vino&Design “I Cinque Sensi”, è un progetto curato dallo Studio Marco Piva, che coinvolge le enoteche del quartiere intorno a via Eustachi in un percorso di 6 tappe esaltando il concetto di “bere” legandolo al #design, alla civiltà e alla cultura del bere.

Lo Studio JoeVelluto firma due progetti: uno legato al vino in partnership con l’azienda “Tenuta Baron”, e l’altro legato al mondo della birra in collaborazione con “32 Via Dei Birrai”.

Il progetto legato al vino propone una nuova veste grafica per la bottiglia di vino abbinata ad un apposito contenitore. “Immaginiamoci di avere una serata romantica ma non si vuole cadere nel banale...”: il progetto “Buchét” è un kit che comprende bottiglia, bicchieri e un supporto espositivo per rendere il momento del brindisi davvero speciale!

Per il progetto legato al mondo birra invece, JoeVelluto propone “Sensounico” un “kit da meditazione”, per degustare la birra isolando vista e tatto ed esaltando solo i sensi che realmente servono per assaporare la bevanda: olfatto e gusto. Un inedito bicchiere appositamente disegnato e realizzato dal maestro vetraio Massimo Lunardon, degli accessori e un apposito contenitore costituiscono il progetto, abbinato ad un partner da anni impegnato nel sostenimento di progetti benefici per i bambini ciechi.

Un viaggio nel mondo del #design e del vino: un percorso sensoriale, in cui esploriamo come i nostri sensi si intrecciano e influenzano il mondo del vino e del design, dando vita a progetti che – in ogni tappa – ci permettono di scoprire, stimolare e soddisfare i nostri sensi.

Infine, un altro evento che vede JoeVelluto tra i protagonisti della kermesse milanese è la Mostra” 12+1” organizzata dal Direttore del MAC di Lissone in collaborazione con Davide Crippa allestita presso la Galleria Upper in via Imbronati 52 nel quartiere della Bovisa.

Per celebrare il genio di Leonardo, a cinquecento anni dalla sua morte, i curatori della mostra hanno interpellato dodici studi di visual #design, tra cui quello di #joevelluto, chiedendo loro di immedesimarsi nei personaggi del famoso affresco dell’Ultima Cena e di creare 12 inviti cartacei che Cristo avrebbe potuto recapitare a ognuno degli apostoli. JVLT ha realizzato per questa occasione una cartolina dedicata a S. Giacomo Minore interpretando la storia e le leggende legate a quest’ultimo.

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