Gara bagnata domenica 14 aprile per i piloti disabili al primo appuntamento di stagione della Octo Bridgestone Cup, sul circuito Tazio Nuvolari.
E si fa fatica a credere che quei 18 ragazzi, in griglia di partenza sotto la pioggia, siano amputati e paraplegici.
Ognuno con una storia incredibile che la tuta riesce a nascondere.
Come racconta Miscel Forgione, rimasto paralizzato dieci anni fa dopo un incidente in #moto, ieri alla sua prima gara, e subito andato a podio (secondo delle 600):
"Quando entro il pista, non sento alcun limite, vivo quei momenti in modo naturale, mi sento libero e dimentico la mia disabilità.
Sono a mio agio, è una bella sensazione, un sogno che si avvera".
Oppure Maurizio Castelli, ormai veterano del trofeo (e campione 2018 nella categoria 600) che quest'anno decide di affrontare una nuova sfida: passare alle 1000.
No, non si tratta solo di una questione di cilidrata (200 cavalli da gestire senza un braccio!): il fatto è che l'R1 è proprio la #moto su cui ha avuto l'incidente dove è rimasto disabile.
Ma ci sale lo stesso qui al Tazio, e sotto la pioggia, nonostante quel "sano Timore" che lui scrive con la T maiuscola.
"E, per la prima volta, sono stato io a vedere la bandiera a scacchi per primo. E' stato TANTO!".
E a noi bastano queste 3 parole per capire quante cose significano!
I risultati (che tengono conto dei coefficienti di disabilità) vedono sul podio:
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