Cookie Consent by Free Privacy Policy website Neo Rauch, Rosa Loy - La Torre
marzo 27, 2019 - Fondazione Coppola

Neo Rauch, Rosa Loy - La Torre

 Apre al pubblico la #fondazione Coppola con una #mostra di due artisti internazionali

La Fondazione Coppola è lieta di annunciare l'apertura della propria sede espositiva presso il Torrione di Vicenza (corso Palladio 1), con la mostra La Torre, curata da Davide Ferri: la prima personale in Italia degli artisti Neo Rauch (Lipsia, 1960) e Rosa Loy(Zwickau, 1958). Il progetto nasce per volontà del mecenate e imprenditore Antonio Coppola, che ha acquistato e donato il Torrione medievale al Comune di #vicenza in cambio di un usufrutto di trent'anni, l'ha sottoposto a un meticoloso lavoro di restauro a cura dello studio UP3 Architetti Associati, sotto l'attenta supervisione della Soprintendenza, restituendo alla città un bene pubblico diventato oggi un polo per l'arte contemporanea.

La prima #mostra, che presenterà una serie di opere inedite, tra dipinti e disegni, di #neorauch e #rosaloy, appositamente pensate per gli spazi del Torrione, rappresenta la possibilità di avvicinarsi al lavoro di due figure chiave della scena della #pittura internazionale degli ultimi decenni. La loro esperienza è fortemente legata alla città di Lipsia, dove, dall'inizio del Novecento fino agli anni Duemila, è andato formulandosi un linguaggio figurativo che ha formato un'importante scuola di #pittura (la scuola di Lipsia, appunto) che ha coinvolto diverse generazioni di artisti tedeschi.

Neo Rauch, in particolare, ha rivestito un ruolo cruciale negli anni immediatamente successivi  alla fine dell'ex DDR: figura di raccordo tra diverse generazioni di artisti, punto di riferimento per i pittori che hanno fatto parte della Nuova Scuola di Lipsia, l'artista ha saputo rielaborare il suo linguaggio figurativo attraverso la contaminazione di diverse culture: le illustrazioni dei manifesti di propaganda della #germania Est, la cultura Pop, il realismo energetico e nervoso di artisti come Max Beckmann e Otto Dix, le prospettive allucinate e la concitazione narrativa dei grandi teleri di maestri rinascimentali come Tintoretto e Rubens.

Ogni dipinto di #neorauch è basato sull'incontro e sulla giustapposizione (e infine sul collasso) di motivi e nuclei narrativi differenti, con figure che possono sdoppiarsi e moltiplicarsi all'interno della stessa immagine e bruschi cambiamenti atmosferici e temporali. Il risultato di questa convulsa sovrapposizione sono immagini solo apparentemente illustrative, scomposte e basate su episodi autonomi e spesso contrastanti e percorse da continue variazioni prospettiche e sproporzioni. I dipinti di #neorauch sono dunque vere e proprie mappe di forze, in cui ogni elemento rappresenta lo snodo di una partitura energetica e visionaria più che di una narrazione coerente e organica.

Apparentemente più disteso (e aperto alla possibilità di abbandoni lirici), ma altrettanto onirico e ambiguo, è il linguaggio figurativo di #rosaloy: al centro dei suoi dipinti c'è sempre la figura del doppio femminile e del doppelgänger, e la relazione enigmatica – e spesso sordidamente violenta – tra due figure che si muovono all'interno di un paesaggio intimo e famigliare, dentro una casa o un giardino. Come i dipinti di #neorauch anche quelli di #rosaloy invitano lo spettatore a confrontarsi con immagini archetipiche – dense di implicazioni psicanalitiche – il cui significato è continuamente rilanciato dalla giustapposizione di dettagli ed elementi potenzialmente "sintomatici" e da una "costruzione ellittica e priva di nuclei stabili": una dimensione illustrativa a cui fa da contraltare un'imprendibilità del racconto come avviene nella tradizione surrealista.

La #mostra – il cui titolo, La Torre, è naturalmente un richiamo all'edificio e alla sua potenza simbolica – si articola lungo i sei piani del complesso medievale come proposta di dialogo tra le opere dei due artisti, fino a un confronto ravvicinato tra le due poetiche, e percorso di progressione (dello spettatore) verso l'alto, verso l'ultimo piano da cui la vista sulla città, a trecentosessanta gradi, si può afferrare in stretta relazione con le opere esposte. La figura della torre come elemento evocativo e rimando al racconto, ad una possibile narrazione, inoltre, appare in molti dipinti di #neorauch, magari in secondo piano, e funge da richiamo a quell'immaginario popolare e fiabesco che da sempre alimenta le visioni dell'artista.

La #mostra è patrocinata dal Comune di #vicenza e dal Consolato Generale della Repubblica Federale di #germania e si potrà visitare dal 5 maggio al 31 agosto, da mercoledì a domenica, con orario continuato dalle 11.00 alle 18.00.

È consigliabile prenotare in anticipo la visita in quanto la particolare conformazione architettonica del Torrione pone limiti di accesso.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare

News correlate

gennaio 04, 2024
dicembre 11, 2023
settembre 27, 2023

In occasione dell'esposizione collettiva Glitch (8 novembre 2023 – 27 gennaio 2024), BUILDING ospita un talk tra i curatori della ...

mercoledì 13 dicembre 2023, ore 17.00, presso BUILDING La visita guidata si svolgerà in italiano In occasione dell'esposizione col...

LABS Contemporary Art è lieta di presentare Beautiful Life, personale di Claudio Verna a cura di Davide Ferri. La #mostra include ...