Cookie Consent by Free Privacy Policy website Vinitaly 2019
marzo 25, 2019 - Vinitaly

Vinitaly 2019

IL #vino A #vinitaly HA I COLORI DEL MONDO

Dal 7 al 10 aprile, il Salone internazionale dei vini e distillati è anche una grande occasione per memorabili assaggi, ogni anno diversi e irripetibili. Un modo di fare cultura del #vino che punta ad aiutare produttori e buyer ad alzare l’asticella della qualità.

Verona, 5 marzo 2019. Business ma anche irripetibile occasione di degustare, guidati da esperti internazionali, vini che hanno fatto, stanno facendo o faranno la storia dell’enologia mondiale. Il confronto tra vini, territori, annate consente agli operatori della filiera, dai produttori ai buyer che devono guidare le tendenze di consumo, di migliorare le proprie competenze degustative, innalzando la percezione della qualità.

Vinitaly è anche questo, e il giro del mondo nel bicchiere della 53a annata della rassegna è un nuovo imperdibile viaggio.

Degustazioni Top. Sono uno dei tratti distintivi, da sempre, di #vinitaly. Ogni edizione è come una nuova annata, che porta in dote straordinarie occasioni per assaggiare etichette di ogni provenienza e partecipare a orizzontali e verticali che lasciano il segno. E anche nel 2019 la rassegna non si smentisce e offre, nelle sue numerose sale degustazioni, circa 90 tasting (riferendosi solo all’elenco ufficiale di Vinitaly) che danno l’opportunità di conoscere o approfondire vini di tutti i continenti, delle maggiori aree di produzione o di quelle di nicchia, così come di molti distillati e liquori.

Buyer, sommelier, enologi, tecnici, giornalisti, operatori del settore possono così spaziare dal consolidato appuntamento con i Tre Bicchieri del Gambero Rosso con un “gran tour” ideale attraverso i vini selezionati in tutta Italia, alla degustazione guidata da Ian D’Agata in collaborazione con l’Associazione le Donne del #vino che presenta i “I vini rivoluzionari delle giovani donne del vino”. Un altro evento da non perdere è quello con Riccardo Cotarella che presenta “7 Vini che hanno fatto grandi i loro territori”, una degustazione mirata a spiegare caratteristiche organolettiche e storia di sette vini importanti. Fra le degustazioni top organizzate dagli espositori, quest’anno si segnalano: l’Amarone della Valpolicella, con una serie di appuntamenti tra cui la degustazione dei dieci anni delle Famiglie Storiche; il XXXI Seminario Tecnico Masi; il Montepulciano a cura del Consorzio del #vino Nobile, del Cirò, del Morellino di Scansano e la Vernaccia di San Gimignano, sempre a cura dei rispettivi consorzi.

Il wine tasting in rosa di Fisar è dedicato al nuovo trend internazionale di consumo, con 6 etichette che esprimono al meglio le seducenti sfumature del colore, l’eleganza dei profumi floreali, fruttati e speziati dei vini rosé. Vira al giallo paglierino, invece, la degustazione dedicata al Verdicchio dei Castelli di Jesi e di Matelica e alla longevità dell’autoctono marchigiano, uno dei bianchi italiani più apprezzati dalle guide.

Novità assoluta del calendario di #vinitaly sono le masterclass organizzate in collaborazione con l’Associazione Vi.Te e dedicate ai vini artigianali. I cosmopoliti del gusto possono segnare in agenda anche i Tasting ex... press, viaggio tra i migliori territori di produzione realizzato da #vinitaly in collaborazione con le più importanti riviste enologiche internazionali, che quest’anno ha tra i focus di rilievo la Francia e la Slovenia.

Il calendario con la descrizione delle degustazioni su https://www.vinitaly.com/it/eventi/calendario/?t=2&d=0&g=daily

Degustazioni nel padiglione International_Wine. L’internazionalità è un aspetto che #vinitaly segue con particolare attenzione anche dal punto espositivo lo scorso anno gli espositori esteri provenivano da 35 Paesi e l’International_Wine registra anche nel 2019 un significativo aumento di aziende francesi, il raddoppio di quelle dalla Spagna, la conferma dell’Australia, l’incremento delle presenze dall’Ungheria, la new entry della Croazia con una collettiva istituzionale e il raddoppio delle sale di degustazioni dedicate. Un format che abbinando la presenza espositiva con le iniziative di assaggio dà l’occasione di conoscere, ad esempio, oltre ai vini australiani, spagnoli, francesi, croati e ungheresi, anche i distillati tipici di altre culture come Pisco peruviano, il Rum della Repubblica Dominicana, la Vodka russa, la Tequila messicana o il Sake giapponese.

Vinitaly and the City dal 5 all’8 aprile. Il fuori salone del #vino è un appuntamento fisso dell’agenda dei wine lover. Quattro giorni di degustazioni dei migliori vini italiani e internazionali in abbinamento a specialità street food gourmet. #vino, cultura, incontri e spettacolo per un’esperienza unica nelle piazze e nei luoghi più suggestivi di Verona – tra i quali Piazze dei Signori, Cortile Mercato Vecchio, Piazza San Zeno, l’Arsenale, Palazzo Carli –, una delle poche città al mondo ad avere il proprio centro storico interamente dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Vinitaly & the City, che coinvolge anche alcuni luoghi suggestivi della provincia veronese (Bardolino, Valeggio sul Mincio e Soave), diventa sempre più una grande opportunità per far incontrare i giovani wine lover e farli crescere come consumatori consapevoli.

E se #vinitaly spinge sempre di più sul business, il contatto con il consumatore viene confermato con decisione in città, attraverso un programma che ogni anno aumenta il proprio profilo artistico e culturale declinato nell’ambito di #vinitaly and the City (da venerdì 5 a lunedì 8 aprile – www.vinitalyandthecity.com).

Digital. Non a caso la Vinitaly Directory Official Catalogue & Business Guide da quest’anno è in nove lingue - italiano, inglese, cinese, francese, tedesco, spagnolo, russo, giapponese e portoghese per facilitare la ricerca, durante tutto l’anno, di aziende e vini da parte dei buyer (32 mila quelli esteri nel 2018 da 143 nazioni, su un totale di 128 mila visitatori specializzati) e di altre categorie di professionisti (sommelier, horeca) che possono così preparare al meglio gli appuntamenti nel luogo fisico di incontro della fiera, ottimizzando tempi e investimenti.

È una delle novità di #vinitaly 2019, sempre più focalizzato sul business in modalità esperienziale, anche attraverso l’utilizzo delle tecnologie più innovative. Saranno utilizzati infatti gli ultimi strumenti messi in campo attraverso la digital transformation su cui #veronafiere ha investito finora oltre 5 milioni di euro: dalla app dedicata alla directory, fino al debutto della geolocalizzazione nei padiglioni.

Incoming. Buyer selezionati e invitati da 50 nazioni di 5 continenti. A questo si affianca un puntuale programma di incoming di operatori realizzato da veronafiere-Vinitaly sia con la propria rete di delegati in 60 paesi, sia in collaborazione con ICE-Agenzia.

L’obiettivo è di facilitare l’incontro a #Verona tra la domanda e l’offerta internazionale negli stand e attraverso il servizio offerto di matching con le aziende per degustazioni nella logica del “Taste&Buy”.

Per l’edizione 2019 sono stati selezionati specificatamente e invitati buyer da 50 paesi. Con i cinque continenti rappresentati si conferma duplice l’attenzione della rassegna veronese sia ai mercati storici, sia verso nuove piazze dove il consumo di #vino sta diventando sempre più una tendenza. Suddividendo in macro aree geografiche, i buyer invitati provengono da: Nord America (Usa e Canada), Centro America (Messico, Cuba, Colombia, Cile), Sud America (Brasile); Asia (Cina, Kazakistan, Malaysia, Vietnam, Corea del Sud, Thailandia, Taiwan, Indonesia, Giappone, Singapore, Filippine, India); Europa (Polonia, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Belgio, Svezia, Svizzera, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovenia, Serbia, Kosovo, Croazia, Danimarca, Francia, Austria, Belgio, Albania); repubbliche baltiche (Lettonia e Lituania); Russia e Turchia, le grandi regioni cerniera tra Europa ed Asia; Medio Oriente (Israele, Libano); Africa (Algeria, Mozambico, Sud Africa);

Australia.

Per tutti loro, l’overture di OperaWine organizzata con WineSpectator sabato 6 aprile, unico evento della prestigiosa rivista americana fuori dai confini del paese, che anticipa l’apertura di #vinitaly e dà uno spaccato della migliore espressione enologica delle 20 regioni italiane. Quest’anno sono 103 le cantine selezionate dal magazine americano, delle quali 22 new entry assolute.

Vinitaly Trade Award a Marino Braccu (Otto e Mezzo Bombana Hong Kong). Annunciato nel corso di wine2wine 2018, #vinitaly Trade Award è il nuovo premio in ottica business che #vinitaly riconosce a quanti in Italia o all’estero si sono distinti nel settore della distribuzione e del posizionamento commerciale del #vino, dei liquori e dei distillati, con particolare riguardo ai buyer e ai responsabili degli acquisti per il settore horeca. Premiare il loro ruolo di congiunzione commerciale nella filiera, fino al consumatore, e di driver sempre più decisivo sui mercati internazionali, è alla base di questo nuovo riconoscimento di #veronafiere e di #vinitaly, oggi brand internazionale per la promozione del business e della divulgazione della cultura e della conoscenza del #vino come prodotto di qualità. La prima edizione è andata a Marino Braccu, general manager di Otto e Mezzo Bombana Hong Kong, l’unico ristorante italiano all’estero che può vantare le tre stelle Michelin, per la straordinaria attività che ha svolto nel promuovere la conoscenza e il mercato del #vino italiano nel corso della sua lunga carriera all’estero.

Outlook Vinitaly-Nomisma Wine monitor. Focus su Asia e Italia. Per essere sempre più strumento business per le imprese del comparto, servono anche specifiche analisi realizzate come Vinitaly-Nomisma Wine Monitor sui principali mercati consolidati e sulle opportunità esistenti in molte aree, ancora poco presidiate e conosciute.

La logica non è quella autoreferenziale per celebrare gli indiscutibili successi ottenuti dal #vino italiano, in particolare negli ultimi vent’anni, ma quello di una analisi puntuale, basata su una modalità di proposizione del dato in grado di essere coerente con gli andamenti reali del mercato e capace di valorizzare punti di forza e aree di criticità e miglioramento, anche per orientare al meglio le politiche della promozione e le risorse a disposizione.

Focus del 2019, oltre ad una overview aggiornata di quanto proposto lo scorso anno riguardo lo scenario mondiale, è il mercato emergente Asiatico, di grande complessità e potenziale che viene analizzato sia nell’aggregato che attraverso alcuni mercati target: Hong Kong, Giappone, Cina e Corea del Sud.
Fari puntati anche sull’Italia, che rimane uno dei principali mercati al mondo, attraverso una ricerca che aggiorna il valore dei consumi di #vino ed esplora il consumer insight, suddividendo il Paese in aree geografiche (Nord Ovest, Nord Est, Nord, Centro e Isole, Sud) e prendendo poi in esame sei regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Campania e Sicilia) e tre metropoli (Milano, Roma e Napoli).

Vinitaly Gdo IRI. Sempre sul fronte delle ricerche l’appuntamento con la GDO e la ricerca di #vinitaly IRI- Infoscan è un appuntamento classico nel calendario della rassegna. Quest’anno, oltre al mercato italiano con la sua suddivisione regionale, la ricerca analizza attraverso un focus specifico anche il posizionamento del #vino tricolore sugli scaffali della grande distribuzione in Germania.

AL 23° #vinitaly DESIGN INT’L PACKAGING COMPETITION

VINCE IL PREMIO “ETICHETTA DELL’ANNO 2019” IL #vinoETNA DOC ROSSO CONTRADA SANTO SPIRITO 2015” DI PALMENTO COSTANZO (CATANIA).

ALL' AZIENDA AGRICOLA GIOVANNI GIUSEPPE LUDOVICO (TARANTO) IL PREMIO SPECIALE “PACKAGING 2019”.

IL PREMIO SPECIALE "IMMAGINE COORDINATA 2019" ALLA TENUTA GORGHI TONDI (TRAPANI).

IL PREMIO SPECIALE "ETICHETTA GDO 2019" ASSEGNATO AL #vino "MONTEPULCIANO D'ABRUZZO DOC COSTA DEL MULINO 2015" DELLA CANTINA FRENTANA (CHIETI)

Verona, 14 marzo 2019. “Il tema del packaging è sempre più centrale, con il design che integra la comunicazione del vino”, questo lo spirito del Vinitaly Design Intl Packaging Competition, espresso dal presidente di giuria Cristiano Seganfreddo dopo l’assegnazione dei premi della 23^ edizione del concorso, svoltasi ieri a #Verona.

La competizione, organizzata da veronafiere/Vinitaly ha lo scopo di evidenziare il miglior abbigliaggio dei vini, dei distillati, dei liquori, delle birre e degli oli extra vergine d’oliva (bottiglia, chiusura, capsula, etichetta, collarino, ecc.) premiando e stimolando lo sforzo delle aziende al continuo miglioramento della propria immagine.

La realizzazione del concorso integra il progetto del nuovo salone #vinitaly Design all’interno di #vinitaly (7-10 aprile www.vinitaly.com). veronafiere promuove una nuova visione del #vino, perché la progettazione dell’immagine risponde sia alle richieste del consumatore, sia delle cantine di promuovere in maniera adeguata i propri prodotti anche sui social e in mercati diversi tra loro per cultura e sensibilità”, spiega Seganfreddo.

Per questo, ha concluso Seganfreddo, “occorre abbandonare i facili riferimenti al passato”, come ha fatto la cantina siciliana Palmento Costanzo, vincitrice del premio speciale “Etichetta dell’anno 2019, che con il suo Etna Rosso Contrada Santo Spirito 2015” ha proposto “un legame non convenzionale e retorico” con l’Etna.

I campioni iscritti al 23° #vinitaly Design International Packaging Competition sono stati 255, distribuiti nelle 13 categorie previste dal regolamento, con l’aggiunta, da quest’anno, della birra e della categoria vermouth e altri vini aromatizzati.

Nuovo anche il premio “Etichetta GDO”, assegnato alla bottiglia che secondo la giuria meglio risponde all’esigenza di emergere sullo scaffale della grande distribuzione. Vincitore 2019 è il "Montepulciano d'Abruzzo doc Costa del Mulino 2015" della Cantina Frentana in provincia di Chieti.

Le bottiglie vincitrici saranno esposte durante #vinitaly, nella Galleria Arena tra i Padiglioni 6 e 7, in una speciale esposizione allestita con gli arredi e i complementi proposti dagli espositori di #vinitaly Design, per riprodurre i luoghi del consumo e della degustazione dei vini.

Oltre al presidente di giuria Cristiano Seganfreddo, innovatore e imprenditore creativo, esperto internazionale di design, la commissione dell’edizione 2019 del concorso è stata composta da: Alessandra Corsi (direttore marketing GDO), Luca Fois (designer), Paolo Massobrio (giornalista) e Chiara Tomasi (designer).

VINO: MADE IN ITALY SOLD OUT PER #vinitaly CHINA CHENGDU (17-20 MARZO) DANESE (PRES. VERONAFIERE): PIANO INDUSTRIALE IN DIREZIONE PECHINO

MANTOVANI (DG VERONAFIERE): ITALIA DEL #vino HA BISOGNO DI CINA, CRESCIUTA 89 VOLTE PIÙ DELLA GERMANIA

Verona, 15 marzo 2019 Oltre 200 cantine rappresentate provenienti da tutte le regioni italiane e 60 espositori uniti sotto il marchio di #vinitaly: una base avanzata del made in Italy nella più antica fiera cinese dedicata al #vino e agli alcolici, l’International Wine and Spirit Show di Chengdu, nata nel 1955.

C’è quindi molta Italia alla sesta edizione di #vinitaly China Chengdu (17-20 marzo, htl Shangri-la e Xanadu), il fuorisalone tricolore organizzato da #veronafiere e #vinitaly International in occasione della 100a edizione della storica fiera del #vino (17-23 marzo), quasi in concomitanza con la missione in Italia del presidente cinese Xi Jinping.

Un’edizione record, quella al via domenica e organizzata con il Consolato generale d’Italia a Chongqing e l’Agenzia Ice di Pechino, che dimostra un interesse senza precedenti verso il mercato del Dragone da parte delle aziende vinicole italiane: raddoppiati gli spazi, aziende in lista di attesa, tasting ed educational curati dall’Academy della Spa veronese che conta solo in Cina 39 ambasciatori del #vino del Belpaese. Un evento infine con pochi depliant e tanto digitale, grazie a Vinitaly成都 2019, un'applicazione che permetterà di collegarsi all'account ufficiale WeChat di #vinitaly e rimanere costantemente aggiornati sulle iniziative in programma, come i seminari specialistici, gli educational e le sette masterclass organizzate in collaborazione con cantine, consorzi e importatori alle quali prenderanno parte i principali importatori locali.

Il prossimo piano industriale ha detto il presidente di #veronafiere Spa, Maurizio Danese punterà ovviamente molto sul mercato cinese, ce lo chiedono gli operatori delle nostre manifestazioni e per questo stiamo cercando di dare un’impostazione di sistema alla nostra internazionalizzazione. Ad esempio, attraverso la creazione in Cina di una nuova piattaforma stabile in grado di dialogare con il trade in maniera continuativa ed efficace”.

Per il direttore generale di veronafiere, Giovanni Mantovani: “Vinitaly è il brand forte del #vino italiano in Cina, un marchio riconosciuto su cui stiamo costruendo un modello tutto italiano di promozione in Asia. Il #vino del Balpaese ha bisogno di incrementare la propria posizione in un mercato della domanda cresciuto del 106% negli ultimi 5 anni, esattamente 89 volte più di quello tedesco”.

Lo scorso anno, secondo le elaborazioni dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma wine monitor su base doganale, la Cina ha acquistato #vino per un valore complessivo di oltre 2,4 miliardi di euro ed è ormai a un passo dalla top 3 dei buyer mondiali (Usa, Regno Unito e Germania).

L’Italia, quinto Paese fornitore, ha chiuso il 2018 con un valore delle vendite a 142,3 milioni di euro (-0,2% sul 2017) a meno un milione di euro dalla Spagna, al quarto posto e con una crescita del prezzo medio del 3,1%. Market leader, sebbene in calo (-7,2%), è sempre la Francia (903 milioni di euro), seguita da Australia (660 milioni di euro) e Cile, in rimonta anche grazie al favorevole regime dei dazi.

VINI NEI SUPERMERCATI: RIPRENDE LA CRESCITA NEI PRIMI MESI DEL 2019

Positivi i dati del primo bimestre 2019 dopo la flessione del 2018 – L’anticipazione della ricerca IRI in esclusiva per #vinitaly: nel 2018 bene spumanti e bio, tengono i vini doc, calano Igt, Generici e Brik – Tra i vini più venduti crescono Montepulciano d’Abruzzo, Muller Thurgau, Gutturnio e Primitivo - Exploit del Lugana tra gli emergenti.

Verona, 12 marzo 2019 Il mercato del #vino italiano nella Grande distribuzione ha registrato una flessione nel 2018, ma si prevede una ripresa nel 2019. I dati relativi alle vendite nei mesi di Gennaio e Febbraio 2019, infatti, vedono i vini a denominazione d’origine aumentare del 5,3% (bottiglia da 0,75), mentre il totale del #vino confezionato cresce dell’1,7% (a volume). Lo riferisce l’anticipazione della ricerca effettuata dall’istituto di ricerca IRI in esclusiva per #vinitaly 2019 (Verona, dal 7 al 10 aprile).

Nella Grande distribuzione si sono venduti nel 2018 più di 619 milioni di litri di #vino italiano per un valore di 1 miliardo e 902 milioni di euro. Tra i vini più venduti ai primi posti della classifica nazionale si trovano Lambrusco e Chianti, con buone performance di Montepulciano d’Abruzzo, Muller Thurgau, Gutturnio e Primitivo. Nella speciale classifica dei vini “emergenti”, cioè a maggior tasso di crescita, va sottolineato l’exploit del Lugana, un bianco doc prodotto soprattutto nelle provincie di Brescia e #Verona, che conquista il primo posto con un aumento a volume del 22,1% nel 2018 (e a valore del 24,2%). Crescono in modo rilevante Passerina e Ribolla ed entrano tra i top 15 Grignolino, Cerasuolo, Refosco e Aglianico (vedi tabelle allegate).

Aumentano le vendite degli spumanti che crescono del 2,1% a volume, mentre i vini Doc e Docg chiudono a - 0,7%, con un prezzo medio di 4,74 euro al litro. I vini Igt perdono il 2,4% ed i vini generici l’8,9% (a volume, bottiglia 0,75). Il dato complessivo del #vino confezionato (che comprende il brik, il bag in box e altro) vede una flessione del 4,4% a volume, ma un aumento a valore del 2,9%. Aumentano sensibilmente vini e spumanti biologici, rispettivamente del 18% e dell’11,8%, ma le vendite nei supermercati sono ancora limitate a circa 5 milioni di litri l’anno. Per quanto riguarda i formati, cala ancora il brik col - 5,6%, mentre continua a crescere il bag in box col +10,3% (a volume).

Oltre agli effetti della scarsa vendemmia del 2017 che hanno fatto lievitare i prezzi del vino
nel canale di vendita della Gdo, IRI ha individuato una concausa nel processo di aumento del valore del #vino, in corso da anni, che porta ad un aumento dei prezzi e ad una diminuzione delle promozioni.
“Da anni cantine e catene distributive portano avanti la scommessa sul valore spiega Virgilio Romano, Business Insight Director di IRI per dare la giusta rilevanza alla grande offerta di uve presenti in Italia. E questo significa lavorare sulla qualità, sui disciplinari delle denominazioni d’origine, ridurre le promozioni e definire i prezzi più appropriati”.
La ricerca completa dell’IRI verrà presentata a #vinitaly lunedì 8 aprile nel corso della tradizionale tavola rotonda organizzata da #veronafiere, con la partecipazione di cantine e catene distributive.
“L’analisi dei dati che ogni anno proponiamo attraverso la collaborazione con IRI, rivolta a sondare il mercato del #vino nello specifico segmento della grande distribuzione organizzata, è uno degli strumenti di lettura delle tendenze in atto che offriamo agli operatori del settore e ai nostri espositori in particolare”, sottolinea Gianni Bruno, Exhibition Manager Wine&Food di #veronafiere.



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