Cookie Consent by Free Privacy Policy website Mancini Pastificio Agricolo apre a Parigi La “Settimana della cucina italiana nel mondo” con un omaggio a Rossini
novembre 21, 2018 - Mancini Pastificio Agricolo

Mancini Pastificio Agricolo apre a Parigi La “Settimana della cucina italiana nel mondo” con un omaggio a Rossini

Armonia, gusto, sensibilità e passione: sono questi gli elementi che compongono i capolavori del grande compositore Gioacchino Rossini. Gli stessi che sono alla base del lavoro e della filosofia di Mancini Pastificio Agricolo, azienda marchigiana che è stata chiamata a rappresentare l'Italia all'apertura della “Settimana della cucina italiana nel mondo” con un omaggio al Maestro Rossini nel 150° anniversario della morte.

Nello splendido scenario dell’Ambasciata d'Italia a #Parigi, Mancini Pastificio Agricolo ha reso omaggio al suo più illustre conterraneo celebrandone la passione – ben nota ai biografi – per la cucina. Per l'occasione il pastificio ha fornito la materia prima per i "Maccheroni alla Rossini", il piatto forte del pranzo di gala con cui si è aperta ufficialmente la settimana dedicata alla cultura gastronomica italiana del nostro Paese. 

Gli echi della terra marchigiana, che ha dato i natali al compositore, sono arrivati a #Parigi – la città delle luci, cara a Rossini – anche attraverso la #pasta di Mancini, realizzata dal grano che cresce nei campi dorati del piccolo stabilimento tra le colline di Monte San Pietrangeli, in provincia di Fermo. Ingrediente principale, proprio i rigatoniprodotti con trafila circolare in bronzo ed esiccati per 20 ore a temperature inferiori ai 50°.

Ai fornelli Emiliano Bisconti, sous #chef marchigiano del ristorante "L'Orangerie" di Parigi, il ristorante 1 stella Michelin del Four Seasons Hotel George V.  Lo #chef ha realizzato il piatto con la #pasta del raccolto 2017, esaltando la materia prima a partire dalla ricetta annotata da Gioachino Rossini il 26 dicembre 1866, come se fosse uno spartito: la #pasta cotta nel brodo, aromatizzato con arancia amara e panna, va condita con una salsa molto ricca – contenente anche funghi secchi, tartufi tritati, prosciutto magro, pomodoro, panna e champagne – e alternata a uno strato ulteriore di parmigiano, gruviera, burro. Infine si ricopre di pangrattato e si fa gratinare. Una sostanziosa prelibatezza d’altri tempi, un piatto ricco di storia per celebrare una tradizione gastronomica centenaria come quella italiana.