Cookie Consent by Free Privacy Policy website Il modello Centergross, PMI e fast fashion internazionale nel cuore dell’Emilia, nel secondo volume della collana “Centergross. Una storia di famiglie. Racconti di imprese straordinarie”
ottobre 31, 2018 - Centergross

Il modello Centergross, PMI e fast fashion internazionale nel cuore dell’Emilia, nel secondo volume della collana “Centergross. Una storia di famiglie. Racconti di imprese straordinarie”

Il prestigioso distretto italiano presenta il secondo volume del progetto editoriale incentrato sulle persone che negli anni hanno contribuito al suo successo: oggi ha un fatturato aggregato pari a 5 miliardi di euro e dà lavoro a circa 6.000 persone.
Il libro Centergross. Una storia di famiglie. Racconti di imprese straordinarie” diventa l’occasione per fare un bilancio su oltre 40 anni di attività e ripartire con energia, puntando alla conquista dei mercati esteri, che già rappresentano il 60% dei buyer quotidianamente in visita al polo bolognese.   

Bologna30 ottobre 2018_ Circa 600 aziende, oltre 6.000 lavoratori, un volume di affari pari a 5 miliardi di euro: Centergross è tra i poli più dinamici e influenti del fast #fashion Made in Italy. La sua storia coincide con quella delle famiglie che hanno creato, sviluppato e consolidato nel tempo questa realtà aggregativa unica: le loro testimonianze sono al centro del volume “Centergross: una storia di famiglie. Racconti di imprese straordinarie, che fa seguito a una prima pubblicazione lanciata nel 2017 per celebrare i 40 anni dall’inaugurazione del distretto.
Il libro, edito e stampato da Bonomo Editore, progettato e curato da OMNIA Relations con lo staff di Centergross, Studio Fuoribordo L.UN.A.-Liberà Università delle Arti, è stato presentato ufficialmente la scorsa settimana a Bologna, nell’ambito di una serata di gala dedicata e ospitata nelle prestigiose sale di Palazzo Belloni.

Protagoniste del volume, le aziende ma soprattutto le persone che hanno scommesso su questo modello imprenditoriale e hanno contribuito a costruirlo, anno dopo anno. Dai primi “abitanti” del microcosmo #Centergross, i pionieri che, negli anni ’70, hanno precorso i tempi, a chi si è unito al progetto successivamente, diventando a tutti gli effetti un tassello fondamentale del mosaico. Questa seconda pubblicazione raccoglie il testimone del volume precedente e racconta, attraverso altri40 ritratti, il passato e il presente di queste realtà, dando spazio, oltre che alla moda e al tessile, alla pluralità e alla varietà di settori presenti all’interno di Centergross (tra cui servizi, alta tecnologia, meccanica, logistica). Un progetto editoriale fortemente voluto dalla Presidente di #CentergrossLucia Gazzotti, e dal Consiglio di Amministrazione.

«La forza di #Centergross è la condivisione di uno spazio al contempo fisico – un milione di metri quadrati alle porte di Bologna – e progettuale: l’unione permette a tante piccole e medie imprese a carattere familiare, che rappresentano oltre al #fashion una ventina di settori merceologici, di muoversi agilmente in uno scenario globale»: spiega la presidente Lucia Gazzotti.
In filigrana, attraverso le loro storie, si scopre come, all’interno di un tessuto produttivo come quello italiano, frammentario e disomogeneo, sia possibile mantenere la propria identità di piccola impresa familiare senza perdere competitività: facendo squadra.

Centergross, nato nel 1977 a Funo di Argelato, funziona infatti come una vera e propria città del commercio: un intreccio di servizi e rapporti di tipo economico e istituzionale che contribuiscono a dar maggior valore alle aziende a livello locale, nazionale e internazionale. Sono mediamente 10.000 i buyer che ogni giorno frequentano #Centergross: il 60% di loro proviene da Paesi esteri dell’UE ed extra UE.
Una “fiera permanente” con prodotti “disponibili subito”, votata a una progressivainternazionalizzazione.

Particolarmente rilevanti le percentuali di buyer provenienti da Germania, Austria, Francia e Spagna (65% sul totale incoming estero), dall’Ex Unione Sovietica (35%) e dalla Cina (20%). 
Obiettivo del distretto è quello di soddisfare le esigenze della classe media mondiale, fascia socio-economica in continua espansione.

 


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