Cookie Consent by Free Privacy Policy website Lele Luzzati e Giulio Gianini: due maestri del cinema d’animazione italiano in mostra alla Casa del Cinema.
ottobre 04, 2018 - Casa del cinema

Lele Luzzati e Giulio Gianini: due maestri del cinema d’animazione italiano in mostra alla Casa del Cinema.

Il 10 ottobre alle ore 20 inaugurazione aperta al pubblico dell’esposizione. Al via anche una rassegna con le proiezioni dei più importanti cartoni animati

Roma, 4 ottobre 2018 – Due amici, due compagni di viaggio uniti dalla passione per il #cinemaEmanuele Luzzati e Giulio Gianini si sono conosciuti per gioco verso la metà degli anni ’50 davanti ad un teatrino di burattini e da lì hanno intrapreso un viaggio che lì ha portati, per ben due volte, fino alla cerimonia degli Oscar, consacrandoli definitivamente come due personalità decisive per l’affermazione del #cinema d’animazione italiano nel mondo.

Oggi, la Casa del Cinema di #Roma rende loro omaggio con una grande esposizione dal titolo Lele Luzzati e #giuliogianini: #cinema di animazione, in programma dal 10 ottobre al 7 novembre, che comprende circa trenta ingrandimenti fotografici estrapolati dalle scenografie e dai personaggi creati a mano da Luzzati e animati (e mossi registicamente) da Gianini. Una magnifica selezione con bozzetti relativi a La Gazza LadraPulcinellaPapageno e PapagenaAli Babà e tanti altri messa a disposizione da Carla Rezza Gianini, dal Museo Luzzati e dalla Fondazione Teatro della Tosse, accompagnata da una rassegna cinematografica, in programma durante il mese di ottobre, con i più interessanti film di animazione ideati e prodotti dai due grandi artistiL’esposizione e la rassegna sono state volute e prodotte dalla A.S.C. (Associazione Italiana Scenografi, Costumisti, Arredatori) nelle persone dei suoi curatori Alida CappelliniGiovanni LicheriLucia Nigri e Carla Rezza Gianini.

Luzzati, genovese della buona borghesia ebraica, si diploma all’Ecole des Beaux Arts di Losanna dove nel frattempo era stato costretto a rifugiarsi a causa delle leggi razziali introdotte dal fascismo. Insieme ad altri “esuli” rientra in Italia nel 1945, all’indomani della liberazione e inizia la sua attività di scenografo e costumista in teatro. È nella seconda metà degli anni ’50 che incontra, grazie ad amici in comune, #giuliogianini, scenografo Romano diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di #Roma, già attivo nel mondo del #cinema come direttore della fotografia, soprattutto quella a colori (fu uno dei pionieri della nuova tecnica). Il teatrino di burattini che Gianini possedeva e con il quale si dilettava in spettacoli ad uso di parenti e amici, fornì l’occasione di una prima collaborazione tra i due. Gianini chiese allo scenografo di dipingere un boccascena per quel prezioso giocattolo, Luzzati che condivideva la stessa passione, non se lo fece ripetere due volte.



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