A #vinitaly il Consorzio del Chiaretto di Bardolino ospita i vini di cinque territori del rosato. Martedì 17 due degustazioni aperte al publico. Un #vinitaly nel segno del rosa per il Consorzio di tutela del #vino Bardolino che nel suo stand (Pad. 4 – Stand G3) proporrà i vini di cinque territori nei quali storicamente si producono vini rosati da uve autoctone. Dal 15 al 18 aprile alla fiera di #Verona si potranno così conoscere e degustare oltre al Chiaretto di Bardolino, prodotto sulla sponda veneta del lago di Garda prevalentemente da uva Corvina Veronese, il #valtenesichiaretto (sulla sponda lombarda dello stesso lago, principalmente da uve Groppello), il #cerasuolodabruzzo (da uve Montepulciano), il #salicesalentinorosato (in Puglia, da uve Negroamaro) e il #casteldelmonterosato (sempre in Puglia, con Bombino Nero e Uva di Troia). In tutto saranno circa 60 i vini in assaggio. Il territorio di Bardolino conferma ancora una volta la volontà di puntare sul Chiaretto, il rosé da sempre prodotto in riva al lago di Garda, che dal 2014 ha conosciuto un deciso rilancio con la decisione di proporre un #vino dal colore rosa molto tenue, più agrumato e floreale. È stata la Rosé Revolution. Una rivoluzione che ha portato anche lo scorso anno ad aumentare del 12% le vendite di Chiaretto, giunto a 9,5 milioni di bottiglie: ormai nella zona quasi 4 bottiglie su 10 sono rosé.
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