Cookie Consent by Free Privacy Policy website WEC – Rigon e Bird secondi alla 6 Ore del Messico
settembre 04, 2017 - Ferrari

WEC – Rigon e Bird secondi alla 6 Ore del Messico

Nella 6 Ore del Messico, quinto appuntamento del FIA World #endurance Championship, la #ferrari ha ottenuto il secondo gradino del #podio nella classe GTE-Pro con la #488gte numero 71 del team AF Corse guidata da Davide Rigon e Sam Bird. Nella stessa classe #jamescalado e #alessandropierguidi, con la vettura numero 51, sono giunti sesti. Quarto e quinto posto per le due #ferrari in gara nella classe GTE-Am, rispettivamente dei team Spirit Of Race, con Molina-Castellacci-Flohr, e Clearwater #racing, con Griffin-Sawa-Mok. Con questo risultato la #ferrari rafforza la sua posizione nella classifica Costruttori, mentre Bird e Rigon recuperano punti nella graduatoria Piloti sui leader Andy Priaulx e Henry Tincknell.

GTE-Pro. Nella classe GTE-Pro Sam Bird, sulla #ferrari #488gte numero 71, è riuscito a tenere la prima posizione al via, inseguito dall’Aston Martin numero 95 di Marco Sorensen e poi dalle due Ford. #jamescalado, con la vettura numero 51 di AF Corse, ha invece guadagnato la sesta posizione pochi giri dopo la partenza grazie al contatto tra la Porsche di Christensen e la #488gte del team Clearwater #racing guidata da Weng Sun Mok. Allo scoccare della prima ora Sorensen è riuscito a superare Bird ma poco dopo, al primo pitstop, le posizioni si sono di nuovo invertite, con Davide Rigon nuovamente davanti a Nicki Thiim. Calado, dal canto suo, è riuscito a superare la Ford di Olivier Pla prima dell’Arena (l’ultima zona del circuito di Città del Messico) che però lo ha colpito sulla ruota posteriore sinistra costringendolo ad entrare ai box. Fortunatamente lo stint stava per finire e così per la vettura 51 si è trattato solo di anticipare di qualche giro la sosta prevista. In vettura è salito #alessandropierguidi che è riuscito, grazie ad un ottimo stint, a portare la #ferrari fino al terzo posto. Al pitstop successivo si è verificato l’episodio negativo che ha condizionato la corsa della vettura 51: subito dopo il rifornimento, con Calado in macchina, si è verificato un problema di pescaggio del carburante che è stato risolto con un nuovo passaggio al box. Ovviamente Calado e Pier Guidi hanno perso diverse posizioni e sono riusciti a ripartire in sesta posizione con un giro di distacco. Nello stesso momento l’Aston Martin 95 è riuscita a superare la #ferrari 71 ai box portandosi in prima posizione. Nelle ultime due ore ci sono state due fasi di Full Course Yellow, in cui le #vetture sono obbligate a procedere a 80 km/h. Nella prima, l’Aston Martin 95 si è fermata per il pitstop uscendo dalla serie della maggior parte delle #vetture, nella seconda anche la #ferrari, nel frattempo passata in testa, si è fermata riuscendo così a mantenere la testa. A frustrare le ambizioni di vittoria di Bird e Rigon è stata una penalità di 10 secondi per superamento degli 80 km/h durante la prima fase di Full Course Yellow. La vettura 71 è dunque giunta seconda dietro all’Aston Martin e davanti alla Porsche di Makowiecki-Lietz. La vettura 51 si è piazzata sesta.

GTE-Am. Nella classe GTE-Am la gara delle due #ferrari #488gte è stata in salita. La vettura numero 54 del team Spirit Of Race è giunta quarta con Miguel Molina, Francesco Castellacci e Thomas Flohr, mentre la #488gte del team Clearwater #racing è incappata in due drive-through finendo per perdere preziosi secondi. Alla fine Matt Griffin, Keita Sawa e Weng Sun Mok sono passati per quinti sul traguardo nella gara che è andata alla Porsche del team Proton #racing guidata da Matteo Cairoli, Marvin Dienst e Christian Ried. Il successo assoluto è andato alla Porsche di Timo Bernhard, Earl Bamber e Brendon Hartley. Il risultato della 6 Ore del Messico lascia un po’ di amaro in bocca, perché è netta la sensazione che la vittoria fosse alla portata, ma le due #ferrari hanno portato a casa un buon bottino di punti che permette alla Casa di Maranello di allungare nella classifica Costruttori. Le lunghezze di vantaggio sulla Ford salgono a 9, sull’Aston Martin sono 22, sulla Porsche 31. Prossima gara fra due settimane al Circuit of the Americas di Austin, in Texas.