Cookie Consent by Free Privacy Policy website Conclusa la prima tappa di PFU Zero sulle coste italiane. A Monte Argentario raccolti oltre 2.500 kg di PFU
giugno 09, 2017 - Eco tyre

Conclusa la prima tappa di PFU Zero sulle coste italiane. A Monte Argentario raccolti oltre 2.500 kg di PFU

L’associazione #marevivo e il Consorzio #ecotyre hanno inaugurato oggi a #monteargentario PFU Zero sulle coste italiane, un progetto di raccolta straordinaria di pneumatici fuori uso (PFU) abbandonati, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e di Federparchi-Europarc Italia e in collaborazione con la Guardia Costiera. All’evento hanno partecipatoArturo Cerulli, Sindaco del Comune di #monteargentario, Valerio Belardi, Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo-Guardia Costiera di Porto Santo Stefano, Carmen Parisio di Penta, Direttore Generale di #marevivo, Massimiliano Falleri, responsabile divisione sub di #marevivo, Enrico Ambrogio, Presidente di #ecotyre e Roberto Nencioni, in rappresentanza dell’Autorità Portuale Regionale.

Dopo un primo intervento sull’Isola di Nisida nell’ambito di Let’s Clean Up Europe tenutosi a maggio, Marevivo ed EcoTyre hanno dato il via oggi alla prima edizione di PFU Zero sulle coste italiane, la campagna di sensibilizzazione e di raccolta e recupero degli PFU in mare e a terra.

Le squadre dei sommozzatori della Divisione Sub di #marevivo e del Consorzio dei Diving di #monteargentario hanno raccolto a Porto Santo Stefano nei fondali del Molo Garibaldi oltre 2.200 kg di gomme giunte a fine vita. Parallelamente al Molo De Angelis a Porto Ercole, grazie alla collaborazione dei diving locali e sotto il coordinamento dell’Ufficio Locale Marittimo, sono stati raccolti più di 300 kg di gomme giunte a fine vita.

Gli PFU saranno ora condotti dai mezzi del Consorzio #ecotyre agli impianti di trattamento per essere correttamente gestiti. Sono, infatti, una tipologia di rifiuto cosiddetta ‘permanente’: se lasciata in #natura e in mare, necessita di centinaia di anni per degradarsi completamente. Se gestita in modo corretto, invece, è riciclabile al 100%: la maggior parte viene triturata generando il cosiddetto “granulato di gomma”, un materiale di #riciclo riutilizzabile per diversi usi come i fondi stradali e le superfici sportive, per l’isolamento o per l’arredo urbano.

Gummy, la mascotte di #ecotyre, ha intrattenuto i presenti con giochi e attività di animazione con l’obiettivo di far capire come funziona la corretta filiera di gestione degli PFU e quanto sia importante la salvaguardia del mare e dei suoi abitanti.

Questa iniziativa rientra in PFU ZERO, il progetto di #ecotyre, patrocinato dal Ministero dell'Ambiente, che ha l’obiettivo di creare e avere a disposizione una mappatura di depositi abbandonati di PFU segnalati da enti locali, associazioni e cittadini. Le raccolte straordinarie eseguite da #ecotyre sono svolte in modalità totalmente gratuita e senza alcun costo per le Amministrazioni locali. È possibile segnalare un deposito abbandonato di PFU, collegandosi al sito internet dedicato (www.pfuzero.ecotyre.it): #ecotyre valuta ogni segnalazione, coordinandosi con gli enti locali per gli interventi di raccolta.

Il viaggio di PFU Zero sulle coste italiane continua: prossima tappa Gallipoli in provincia di Lecce, Puglia (domenica 11 giugno), per poi proseguire ad Anzio, Città Metropolitana di Roma Capitale, Lazio (sabato 17 giugno), a Lampedusa, appartenente all'arcipelago delle isole Pelagie, Sicilia (lunedì 26 giugno) e chiudere sabato 30 giugno a Milazzo, Città Metropolitana di Messina, Sicilia. 

La divisione sub di #marevivo, una squadra composta totalmente da volontari, porta i subacquei ad operare anche in ambienti difficilmente raggiungibili, come può essere porto Santo Stefano. L’operazione di individuazione, imbragaggio con palloni di sollevamento e successivo recupero degli PFU è resa ancora più complicata perché al loro interno si depositano sedimenti che al momento dello spostamento rendono l’acqua torbida e con scarsa visibilità. Oltre alla nostra incolumità, dobbiamo stare attenti a tutte le forme di vita bentoniche presenti nel mare e tutto questo è possibile grazie all’elevata preparazione dei volontari subacquei. – ha spiegato Massimiliano Falleri, responsabile divisione sub di Marevivo.

Ringraziamo il Comune di #monteargentario per aver ospitato la prima tappa di #pfuzerosullecosteitaliane e l’Autorità Portuale Regionale e l’Ufficio Circondariale Marittimo – ha detto Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyreper il sostegno e il supporto logistico. Questo progetto può essere considerato un proseguimento naturale di PFU Zero nelle Isole Minori, grazie al quale, in collaborazione con #marevivo, per tre anni consecutivi, siamo intervenuti in quasi la totalità delle isole minori italiane. Dato il successo dell’iniziativa, abbiamo deciso di estendere le raccolte straordinarie anche ai porti italiani e alle isole maggiori”.

Porto Santo Stefano, 09 giugno 2017

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