A poco più di un mese dalla gara di apertura in Australia, il team Aruba.it
#racing -
#ducati è tornato in pista a jerezdelafrontera (Spagna) con
#marcomelandri e
#chazdavies per i primi
#test del 2017. Entrambi i piloti hanno seguito un programma dettagliato per valutare diversi aggiornamenti di motore, elettronica e ciclistica approntati per la
#panigaler, effettuando numerose prove comparative. Melandri e Davies hanno percorso rispettivamente 124 e 131 giri in sella alla
#panigaler, mostrando entrambi miglioramenti sia dal punto di vista del giro secco che del passo gara e chiudendo con tempi pressoché identici. Il team Aruba.it
#racing -
#ducati tornerà in pista il 28 e 29 gennaio a Portimão (Portogallo) per due ulteriori giorni di prove prima dei consueti
#test pre-campionato a Phillip Island.
Marco Melandri (Aruba.it #racing - #ducati 33) 1’40.313“È stato un
#test molto positivo. Dopo l’infortunio al menisco mi aspettavo qualche difficoltà in più in questi primi giorni di prove, e invece mi sento piuttosto bene. La squadra sta facendo un grande lavoro e sono sempre più a mio agio sulla
#moto. Abbiamo ancora qualche difficoltà con gomme nuove, anche perché con questo clima si fa più fatica a mandarle in temperatura, ma stiamo procedendo nella giusta direzione. Mi sarebbe piaciuto fare una simulazione di gara ma abbiamo deciso di rimandare a Portimão perché dopo la lunga pausa ho avuto qualche problema alle mani. Fisicamente comunque mi sento bene, ho recuperato pienamente e sono sicuro che sarò al 100% per Phillip Island”.
Chaz Davies (Aruba.it #racing - #ducati 7) 1’40.324“Come primo
#test del 2017, tutto sommato possiamo essere soddisfatti. È sempre un po’ difficile fisicamente perché veniamo da due mesi di pausa, ma abbiamo ripreso gradualmente gli automatismi. Inoltre
#ducati ha portato molte novità e, nonostante abbiamo valutato gli aggiornamenti più importanti, la lista è ancora lunga e ci resta del lavoro da fare a Portimão. Siamo comunque riusciti a migliorarci nell’arco delle due giornate, anche mischiando un po’ le carte con il setup. Le prove servono a questo, seguire un programma metodicamente per affrontare nuove sfide. Se dovessimo correre domani, probabilmente useremmo un assetto più familiare, ma in questo momento è più importante continuare con lo sviluppo prima di andare in Australia”.