Cookie Consent by Free Privacy Policy website Torna all'auditorium la "quinta" di Mahler, dirige laVerdi Claus Peter Flor
ottobre 26, 2016 - Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi

Torna all'auditorium la "quinta" di Mahler, dirige laVerdi Claus Peter Flor

laVerdi e Mahler, binomio perfetto

Claus Peter Flor torna sul podio dell’Auditorium di Milano

per dirigere la Quinta sinfonia del grande boemo

venerdì 11 e domenica 13 Novembre

Auditorium di #milano, largo Mahler

Orchestra Sinfonica di #milano Giuseppe Verdi 

Direttore Claus Peter Flor 

Dopo il “sold out” di ottobre, con l’accoppiata Terza sinfonia di Beethoven (Eroica) e Terza di Schumann (Renana), Claus Peter Flor torna alla guida dell’Orchestra Sinfonica d #milano Giuseppe Verdi con un capolavoro del sinfonismo universale e un must de laVerdi stessa: la Quinta sinfonia di Gustav Mahler, vero e proprio affresco musicale che riporta laVerdi sulle corde del suo autore d’elezione e che ritorna all’Auditorium dopo quattro anni. 

Doppio appuntamento venerdì 11 (ore 20.00) e domenica 13 novembre (ore 16.00), all’Auditorium di #milano in largo Mahler per un classico appuntamento “da non perdere”.

Venerdì 11 novembre, sempre in #auditorium (ore 18.00, ingresso libero, Foyer del balconata), si terrà la tradizionale conferenza di introduzione al programma, dal titolo: “La Quinta di Mahler, una sinfonia di passaggio”; Lorenzo Casati approfondirà genesi e caratteristiche di una composizione che ha segnato un punto di svolta nella produzione mahleriana.

Programma

La Sinfonia n 5 in Do diesis minore di Gustav Mahler fu composta tra il 1901 e il 1902, mentre la prima esecuzione è del 18 ottobre 1904 a Colonia, sotto la direzione dello stesso autore. Scritta nel periodo di piena maturità artistica del compositore, la Quinta ha molti aspetti particolari: prima di tutto, il compositore scelse di non specificare alcuna tonalità, vista la differenza di ognuno dei cinque movimenti di cui è composta; in secondo luogo, l’organico denso e ricco inserisce appieno questa composizione nella grande tradizione sinfonica tedesca. Le sonorità ricche di tensione portano l’intero impianto orchestrale a toccare picchi di estrema drammaticità con un inevitabile coinvolgimento emotivo. Opposta a questa musicalità disperata, una molto più dolce e serena a conferma della molteplicità di stili che Mahler adottava nelle sue opere. A partire dalla Quinta, la #musica di Mahler si sposta verso una maggiore astrazione, dichiarando l’impossibilità di una visione limpida dell’universo. Nonostante il chiaramente distinguibili grazie ai temi e alle atmosfere carattere profondamente frammentario, questa sinfonia presenta comunque una straordinaria compattezza formale con i cinque movimenti espressive.

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