Cookie Consent by Free Privacy Policy website DUCATI GLOBETROTTER 90°: dal Giappone la fiaccola arriva negli USA
ottobre 06, 2016 - Ducati

DUCATI GLOBETROTTER 90°: dal Giappone la fiaccola arriva negli USA

• La belga #jessicaleyne, unica donna del tour, ha attraversato il #giappone concludendo con successo la terza delle sette tappe previste per il Globetrotter 90°
• In #giappone le difficilissime condizioni meteo non hanno fermato Jessica e la sua #multistrada1200enduro che ha rispettato la tabella di marcia di questo entusiasmante giro del mondo
• La fiaccola Globetrotter 90° e la #multistrada1200enduro, passano al brasiliano Eduardo Generali che attraverserà gli #usa da San Francisco fino ad Indianapolis

Borgo Panigale, Bologna, 6 ottobre 2016 – Globetrotter 90° segna un nuovo traguardo: la belga #jessicaleyne, unica donna ad affrontare il viaggio intorno al mondo in sella alla #ducati #multistrada1200enduro, ha concluso la terza tappa. Arrivata a San Francisco ha consegnato la fiaccola al prossimo Globetrotter Eduardo Generali. Mancano ancora quattro tappe per raggiungere la meta dei 30.000 km dell’avventura Globetrotter 90°.
Questo giro del mondo è un vero e proprio omaggio a #ducati e ai suoi primi 90 anni, che solo 7 piloti tra 3.000 candidati stanno realizzando. Partito il primo Globetrotter il 4 luglio scorso da Bologna, la fantastica staffetta continua da San Francisco con Eduardo Generali. Il Globetrotter brasiliano percorrerà 3.900 km in 13 giorni fino a Indianapolis, documentati in tempo reale grazie alla fiaccola Globetrotter. Il “testimone” di Globetrotter 90°, creato dal #ducati Design Center, è dotato di telecamera per documentare e condividere tutto il giro del mondo su www.globetrotter90.ducati.com.
Un grande successo per #jessicaleyne, 27enne originaria delle Fiandre Occidentali, insegnante di matematica e web designer che nelle isole nipponiche ha vissuto un'altra delle sue avventure di cui essere fiera. Già in passato durante i viaggi fra Norvegia e Romania, Slovacchia e Italia, non ha mai conosciuto ostacoli: né la visiera congelata o il fango fino alla sella e neppure un polso fratturato. In #giappone si è trovata a dover affrontare anche il tifone Malakas che purtroppo, dopo aver dissestato il Sud della Cina, ha flagellato Taiwan e l'arcipelago nipponico con raffiche di vento fino a 160 km/h provocando anche inondazioni. Ma Jessica, con la sua esile corporatura (è alta appena un metro e 62 centimetri), ha deciso coraggiosamente di continuare il suo viaggio in sella alla #multistrada1200enduro ed è stata appena rallentata dal tifone nella sua attraversata del Sol Levante.
Jessica è partita da Tokio il 17 settembre e ha subito percorso le strade del monte Fuji, il vulcano che domina la metropoli da 35 milioni di abitanti. Poi verso Kiushu nel Sud del #giappone, dove si trova il museo di Hiroaki Iwashita, in cui è esposto l’unico prototipo ancora esistente al mondo della #ducati Apollo: la prima maximoto progettata a Borgo Panigale da 1.257 cm3 e per la prima volta con due cilindri a elle di 90°, da allora uno dei segni distintivi di #ducati. Jessica ha poi proseguito il viaggio fermandosi nel circuito di Motegi che resterà memorabile per #ducati. Nel 2007 il Twin Ring è stato teatro della grande vittoria in MotoGP per #ducati. Infatti, il pilota australiano Casey Stoner dopo ben 10 gare vinte in campionato con un semplice sesto posto ha ottenuto qui il titolo Mondiale. Ma non solo, a vincere quella corsa fu l’altra Desmosedici, guidata da Loris Capirossi, un ricordo indelebile per tutti gli appassionati. Dopo Motegi, Jessica è stata in un altro circuito pieno di gloria #ducati, lo Sportsland di Sugo. Qui Carl Fogarty nel 1998 vinse la gara decisiva per conquistare il suo terzo titolo mondiale Superbike, il settimo per #ducati, in un avvincente finale di stagione contro Aaron Slight. Del resto, fra il 1990 e il 1998 le rosse bicilindriche hanno dominato anche con Raymond Roche e Doug Polen.
Il viaggio di Jessica è stato pieno di forti emozioni, come lei stessa ha raccontato in diretta. Nell'isola di Kinki ha visto le celebri “Meotoiwa”, ovvero le “rocce moglie e marito”, simbolo dell'amore. Suggestivo il contrasto della modernissima Osaka con le foreste e le spiagge bianche incontrate nel suo percorso e con il tradizionale castello nel centrale distretto cittadino di Chūō-ku - “Un bell'esempio di come l'antico possa vivere nel moderno”, ha raccontato la Globetrotter. Una volta rientrata a Tokio, “Jess” ha attraversato il Pacifico arrivando a San Francisco per incontrare il 5 ottobre il brasiliano Eduardo e consegnargli #moto e testimone.
Ora è il momento di Eduardo, 28 anni guida turistica e istruttore di guida. Viene da Itu, nello Stato di San Paolo e la passione per le due ruote gli è stata trasmessa dal padre. Percorrerà le strade degli Stati Uniti occidentali, dalla California all’Indiana nel Midwest. Visiterà circuiti leggendari come Laguna Seca e percorsi avventurosi come Pikes Peak nelle montagne del Colorado, la celebre “corsa verso le nuvole” che #ducati ha vinto per tre volte consecutive dal 2011 al 2013.

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