Cookie Consent by Free Privacy Policy website Klimahouse - Thomas Herzog: Continuare a costruire come siamo abituati?
gennaio 29, 2016 - KlimaHouse

Klimahouse - Thomas Herzog: Continuare a costruire come siamo abituati?

Thomas Herzog al Congresso “Design e funzione” di #klimahouse sabato 30 gennaio 2016. Tanto più un edifico riuscirà a reagire con la sua componente passiva al cambiamento delle condizioni climatiche, tanto meno avrà bisogno di una fornitura di energia dall’esterno. #thomasherzog illustrerà diversi progetti innovativi di uffici che sono stati realizzati negli ultimi 25 anni.

Quale sarà il tema del suo intervento al congresso internazionale di #klimahouse 2016? Presenterà anche qualche progetto realizzato dal suo studio?

Entrerò nel merito del nostro lavoro all’interno dello studio di #architettura e dell’università. Parlerò di quello che abbiamo potuto sperimentare in questi ultimi anni e presenterò alcuni progetti realizzati e li descriverò nei dettagli. 

Come sarà il mondo delle costruzioni tra dieci anni?

Pianificare e costruire come attività di base per la nostra esistenza umana sono in diretto e indiretto collegamento con lo sviluppo della società, in particolare quello economico, tecnologico, sociale e culturale e tutto questo e’ in una fase di cambiamento come la politica. 

Per quanto riguarda l’attualità, si osa appena a fare prognosi di media o lunga durata. Mentre per quello che riguarda l’utilizzo dell’energia, credo che il trend dello sfruttamento delle energie ambientali continuerà a crescere e di conseguenza anche le tematiche legate ai vari tipi di edifici e ai prodotti per la costruzione.   Uno dei temi caldi sarà sicuramente la capacità di stoccaggio dell’energia. 

Come valuta lo "State of the Art" del mondo delle costruzioni? 

Se pensiamo alle conseguenze dei cambiamenti climatici e alla migrazione verso l’Europa di migliori di persone a causa della guerra nei propri territori, sappiamo che non possiamo andare avanti cosi come abbiamo fatto degli ultimi decenni. Dobbiamo analizzare a fondo il nostro comportamento nel modo di lavorare e darci lo spazio per nuove opportunità di pensare e di agire. 

Vedo anche una mancanza nella formazione degli architetti nel campo delle competenze tecnologiche e costruttive, le basi della realizzazione materiale della costruzione, che soffre sotto esempi sbagliati. Chi vuole comporre deve capire e saper controllare i principi della tecnica. 

Ha già visitato prima Klimahouse?

Per ora no, ma sono molto curioso.

Cosa pensa di questa fiera specializzata? 

Quest’anno mi faro' un‘idea. Il congresso internazionale annesso alla manifestazione ha però un ottimo parterre di relatori. 

 

Thomas Herzog

Nato a Monaco, dal 1973 è professore all’Università di Kassel, dal 1986 è al Politecnico di Darmstadt e dal 1993 al Politecnico di Monaco. Dal 2000 è Decano della Facoltà di #architettura della T. U. München. Tra i suoi progetti recenti ricordiamo il Training Centre for the Bavarian mountain rescure; le Solar Schools for hot countries; lo Staff-kindergarden in Wiesbaden; la Filling station, rest and service facilities Lechwiesen Landsberg a Lech.

Thomas Herzog, tedesco di nascita e di formazione può essere considerato un pioniere dell’innovazione oltre che uno dei massimi esponenti nel campo dell’architettura bioclimatica e del progetto ecosostenibile. Grazie a un costante rapporto con il mondo della produzione industriale ha sviluppato un’ampia conoscenza delle dinamiche correlate ai processi costruttivi. Dal 1974 l’uso di energie rinnovabili in #architettura diviene il fulcro di tutta la sua sperimentazione, nell’architettura e nella ricerca universitaria. Adopera frequentemente materiali all’avanguardia riciclabili e riutilizzabili riducendo al massimo l’uso del cemento. Riesce a conciliare estetica, funzionalità ed ecosostenibilità, distaccandosi dalle mode e dalle correnti stilistiche: ”La moda è un fatto transitorio, dichiara l’architetto “mentre gli edifici dovrebbero essere permanenti anche perchè richiedono investimenti di notevoli capitali e richiedono un’enorme mole di lavoro. Per le costruzioni eco-sostenibili, poi, ci vogliono delle soluzioni durature, vale a dire il contrario del transitorio”. Considera l’edificio parte di una nuova dimensione di equilibrio energetico corrispondente al quartiere urbano, in cui deve essere controllato ogni elemento di consumo e di produzione energetica.


Immagini: #klimahouse 2016