Cookie Consent by Free Privacy Policy website Coldiretti presenta il rapporto “gli italiani e l’agricoltura”: l’italia prima in europa per aziende biologiche
maggio 19, 2015 - Expo 2015

Coldiretti presenta il rapporto “gli italiani e l’agricoltura”: l’italia prima in europa per aziende biologiche

L’Italia è il primo Paese in Europa per numero di agricoltori green e sono oltre 44 mila le aziende biologiche. E’ quanto emerge dal V Rapporto “Gli italiani e l’agricoltura”, che Coldiretti ha presentato questa mattina, nel proprio padiglione a Expo Milano 2015, nel corso del convegno “L’agricoltura che sconfigge la crisi. La sfida della multifunzionalità dal 18 maggio 2001”. All’evento, organizzato in collaborazione con la Fondazione UniVerde, sono intervenuti Roberto Moncalvo, Presidente Nazionale Coldiretti, Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, e Antonio Noto, Direttore IPR Marketing. Il V Rapporto è incentrato su tematiche importanti e attuali come il commercio globale e l’agricoltura funzionale. “Guardando ai bisogni dei consumatori – ha spiegato il presidente Moncalvo - abbiamo costruito in questi anni un modello di sviluppo agricolo vincente replicabile in ogni altra parte del pianeta che l’Italia deve sapere offrire all’Expo. Ad accorgersene per primi sono stati i tanti giovani che vedono nell’agricoltura italiana e nell’alimentazione Made in Italy una importante traiettoria di futuro”. Non a caso, secondo il Rapporto sull’agricoltura, le imprese italiane guidate da giovani sono salite a 49.871 e il 70% di queste svolge attività multifunzionali. Antonio Noto ha sottolineato che in cinque anni l’opinione pubblica sull’agricoltura non è cambiata: “Gli italiani pensano che la terra sia una risorsa, ma percepiscono tutta la negatività rispetto a come sia stata trattata dalle politiche comunitarie e nazionali”. Nel 2011 il 40% degli italiani considerava la situazione dell’agricoltura tricolore come negativa, dato che oggi è salito al 60%, ha spiegato Noto. Per l’86% degli intervistati gli agricoltori dovrebbero ricevere un incentivo economico per la loro attività. Dal rapporto emerge pure come il 73% dei consumatori sia contrario agli Ogm in agricoltura. Alfonso Pecoraro Scanio che, in qualità di ministro dell’Agricoltura, varò nel 2001 il bando anti Ogm, ha dichiarato, a margine del convegno, che “da allora siamo diventati uno dei Paesi leader di un’agricoltura libera da Ogm, di qualità, di prodotti tipici, di biologico”. Questa, secondo l’ex ministro, “è una cosa che può dare lavoro, salvaguardando il territorio e l’ambiente”. Il padre della legge 228/2001 si è soffermato anche sull’eredità del provvedimento che ha rivoluzionato l’agricoltura italiana. Grazie alle legge di orientamento, ha detto, “giovani, donne e tanti cittadini si sono riemessi nell’agricoltura, potendo non solo offrire prodotti, ma anche vendere”. I risultati concreti di questa evoluzione - dagli agridetersivi, realizzati con prodotti dell’orto, agli “agrivestiti” cuciti da tessuti e colori naturali, e tanto altro - si possono vedere nella mostra dell’innovazione “Made in Italy che sconfigge la crisi e aiuta il Pianeta”, sempre nel Padiglione Coldiretti.

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