Cookie Consent by Free Privacy Policy website Tavolara e Depero. La manifattura delle case d'arte
dicembre 15, 2014 - Museo Murats

Tavolara e Depero. La manifattura delle case d'arte

TAVOLARA E DEPERO. La manifattura delle case d’arte

13 dicembre 2014 – 01 marzo 2015
 
Museo della città – Palazzo di città, Sassari
 
Museo MURATS, Samugheo
 
Il Comune di Sassari e il Comune di Samugheo, in collaborazione con il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto presentano la mostra TAVOLARA E DEPERO. La manifattura delle case d’arte.

Eugenio Tavolara (Sassari, 1901–1963) e Fortunato Depero (Fondo, 1892 – Rovereto, 1960) forse non si incontrarono mai, ma negli stessi anni e in luoghi diversi portarono avanti una ricerca artistica e stilistica simile, protagonisti di prim’ordine tra gli artisti dediti alle arti applicate e al design contemporaneo. L’occasione per un confronto ideale è data oggi dalla grande mostra allestita nella doppia sede di Museo della città-palazzo di città a Sassari e al Museo MURATS di Samugheo, nelle quali, dal 13 e 14 dicembre 2014 al 01 marzo 2014, le opere dell’artista sardo e del trentino dialogano.

Il progetto, a cura di Nicoletta Boschiero curatrice Mart, presenta al pubblico opere scelte di Eugenio Tavolara e progetti, marionette e sculture di Fortunato Depero in un colloquio inedito intorno alle suggestioni del folklore e delle avanguardie di inizio secolo. Simili per tipologia, tecniche e ricchezza, entrambe le produzioni nascono e rappresentano  l’energica e specifica identità che le concepisce: negli oggetti, figure meccaniche, giocattoli, arazzi e tappeti di Tavolara emergono prepotentemente l’identità e il folklore sardo; sono invece fortemente connessi all’estetica del movimento futurista i progetti di Depero. In Sardegna come in Trentino, questi artisti a tuttotondo rilanciano e promuovono l’artigianato locale, conducendo personalmente aziende e commerci. Depero favorisce la nascita di centri di produzione, lavoro ed economia, parallelamente Tavolara inaugura con Tosino Anfossi la Casa ATTE (1925)  e fonda negli anni ‘30 la Casa Alba coinvolgendo artisti, disegnatori e soprattutto centinaia di artigiani locali, depositari di tecniche e saperi antichi e raffinati, che nel rapporto con l’artista vengono riscoperti e riproposti in una nuova e più contemporanea interpretazione. I curiosi legami tra i due maestri, oltre a quelli evidenti dal paragone tra le produzioni e le opere (si pensi ai celebri logo, ai giocattoli, alle figure meccaniche, ai disegni, ai tappeti), scaturiscono anche dall’aver vissuto attivamente lo stesso tempo, interpretando le medesime istanze e tendenze. Per esempio, nell’Esposizione internazionale di arti decorative e industriali moderne di Parigi del 1925 Depero partecipò allestendo, con Balla e Prampolini, una sala dedicata al Futurismo, Tavolara invece presentò figure meccaniche e pupazzi in legno che gli valsero una medaglia d’oro e ampie segnalazioni da parte della critica.Quasi cento anni dopo l’esposizione parigina, a Sassari e Samugheo, Tavolara e Depero si trovano nuovamente accostati, vicini quanto mai prima.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare

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