Definire la provincia di Piacenza terra di vini è dir poco... Lo si afferma da sempre, come attestano i reperti archeologici che si riconducono al nettare di Bacco e che qui sono stati rinvenuti, come il celebre Fegato Etrusco (II-I secolo a.C.), con le sue iscrizioni alla divinità del vino, ed il famoso Gutturnium, il boccale argenteo di epoca romana. Apprezzati da Cicerone, da Papi e da Re, come Paolo III Farnese e Carlo III di Spagna, fino ad arrivare ai giorni nostri, i vini DOC Colli Piacentini sono oggi ben 17 e tra questi il Gutturnio (Barbera e Croatina) e l’Ortrugo
L’Emilia è il “regno” del maiale, si sa. Ma qui a Piacenza la sua sovranità è addirittura assoluta. Ben tre sono le DOP: Coppa, Pancetta e Salame piacentini. Tre prelibatezze benvolute fin nel XVIII secolo anche alla corte di Spagna sulla tavola di Filippo V, sposo di Elisabetta Farnese, dove ci piace pensare abbiano in qualche modo favorevolmente influito, passando per il palato, sulle decisioni importanti. Un potere che i salumi piacentini conservano ancora oggi...
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