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aprile 02, 2019 - DESIGN COLLISIONS

Design Collisions the power of collective ideas

Il progetto culturale sviluppato quest’anno all’interno del De Rerum Natura è una #mostra che, attraverso 15 progetti, racconta il senso del co-design come ricetta propositiva ed efficace per rispondere alle grande problematiche con- temporanee. La #mostra è a cura di #lauratraldi, giornalista e fondatrice del magazine online www.designatlarge.it.

Il concept, nelle parole della curatrice

Design Collisions | The Power of Collective Ideas è nata ri- pensando a una conversazione con Marinella Senatore, ar- tista “attivatrice” che, dal 2006 a oggi, ha coinvolto più di 5 milioni di persone in tutto il mondo nell’ideazione, svilup- po e messa in scena di opere, performance, parate urbane, spettacoli, video, installazioni.

Durante la chiacchierata, avvenuta in occasione di Mani- festa 12 a Palermo, Senatore ha spiegato come “il fare in- sieme permetta la risoluzione dei conflitti”. E, anzi, come «nello sviluppo dell’atto creativo il conflitto vada cercato: perché è la sua risoluzione che permette di procedere e re- alizzare qualcosa di nuovo”. È un approccio opposto al po- litically correct perché non nega le differenze né le mette da parte usando un linguaggio conciliante ma trova chiavi per affrontarle e superarle. È anche una narrativa positi- va, opposta a quelle tribali, sovraniste e nazionaliste che – costruendo barriere e partigianerie - che ci impediscono di pensare all’unisono a soluzioni per le problematiche di oggi. Che sono globali, connesse, sistemiche.

Il modo di lavorare di Senatore apre una finestra di spe- ranza.
Ma cosa succede quando ad attivare le persone è un ap- proccio progettuale?

La risposta è questa #mostra, una raccolta di progetti per- mettono agli individui di mettersi in gioco, creativamen- te: in prima persona ma agendo all’interno di una comu- nità che si muove all’unisono per costruire il bene della comunità stessa. Progetti che hanno provato di poter fun- zionare nel tempo, avere un impatto sociale importante ed essere replicabili. E che usano il design come strumento di aggregazione e sviluppo.

Perché #designcollisions è parte di De Rerum Natura – Ri- nascimento?

Il tema della #mostra curata da Matteo Ragni Studio con la Cascina Cuccagna è il Rinascimento. Cioè, nella reinter- pretazione contemporanea, quel movimento di pensiero che mette l’uomo al centro della ricerca e del progetto. Inserendosi in questo contesto, #designcollisions propone una visione alternativa, suggerendo che nell’era dell’An- tropocene, una vera rinascita possa esistere mettendo al centro non più l’individuo ma la collettività – cioè l’uomo nel suo contesto sociale e naturale.

Come è organizzata questa #mostra e quali progetti pre- senta

Il percorso è organizzato in sei sezioni, ognuna delle quali si focalizza su un contesto di “frattura” e risponde a una domanda specifica per risolverla:

Cittadini e città

Come si includono le persone nello sviluppo delle città? Progetti:
• Waag, il media lab di Amsterdam che lavora nell’in- tersezione tra arte, design e tecnologia per dare ai cittadi- ni gli strumenti per agire con coscienza nel presente tech; • Decidim, la piattaforma di democrazia partecipativa sviluppata dalla Città di Barcellona, basata su un software open source
• Smart Citizen Kit, un progetto di raccolta dati attra- verso sensori co-progettati con i cittadini dal Fab Lab di Barcellona

Innovazione e ambiente

Come si sviluppano soluzioni condivise per affrontare pro- blematiche globali?
Progetti:
• What Design Can Do, una piattaforma che dà ai de- signer di tutto il mondo gli strumenti per contribuire ad af- frontare le grandi tematiche globali in un’ottica locale

• Launch Circular, una piattaforma che attiva innova- tori e imprese sui temi dell’economia circolare

Salute e società

Come si crea innovazione diffusa nell’healthcare? Progetti
• FABCARE di Polifactory e Centro Sant’Agostino, progettazione e fabbricazione digitale di device per il mo- nitoraggio di alcune malattie
• UNICO, un marchio che produce ausili per bambini disabili progettati con loro, con la fondazione TOG e con le loro famiglie dal Fab Lab OpenDot

Donne e diritti

Come si accompagnano le donne verso una vera indipen- denza?
Progetti
• Women’s Hands di Patrizia Scarzella per Il Nodus Onlus, un programma di formazione artigianale delle donne negli slum per la loro emancipazione economica

• Days For Girls, un programma globale di inclusione delle ragazzine attraverso la realizzazione e la diffusione di kit mestruali

Mano e automazione

Come si ritrova il valore del lavoro dell’uomo senza rinne- gare la tecnologia?
Progetti
• Hacking Couture di Giana Pilar González, un pro- gramma di workshop per cogliere il dna dei marchi fashion e rivisitarli, in un’ottica di economia circolare

• Manifattura Milano, il programma del Comune di Mi- lano per riportare la manifattura (intesa come artigianato di qualità, design e fabbricazione digitale) in città
• Moda Futuribile di Dyloan Studio, un progetto di ricerca e sviluppo sull’evoluzione della termosaldatura in un’ottica di reinterpretazione di capi di moda già esistenti

Accoglienza e territorio

come si costruiscono relazioni sostenibili tra culture diver- se?
Progetti
• Funky Tomato, una filiera collettiva alimentare so- cialmente sostenibile che reinveste nella creazione di cul- tura sul territorio (Scambia, Basilicata e Foggiano)

• Talking Hands, un progetto di integrazione dei ri- chiedenti asilo attraverso la formazione artigianale e il contatto diretto con le imprese e gli abitanti di Treviso

La comunicazione

La #mostra vuole parlare anche a un pubblico di non addetti ai lavori. Per questo #designcollisions si apre con un Glos- sario, sviluppato insieme agli espositori, per chiarire il signi- ficato di alcuni termini usati in modo ricorrente nella mo- stra. Troppo spesso, infatti, quando si parla di progettare il presente o il futuro, si utilizzano parole che, talvolta per eccesso di popolarità, suonano vuote o sono incomprese o male interpretate.

Perché accessibilità significa chiarezza. E la vera condivi- sione inizia fornendo a tutti gli strumenti di inclusione ne- cessari per sentirsi parte attiva e rilevante.

Il Glossario verrà fornito ai visitatori su un volantino, con- sultabile durante la visita.