Cookie Consent by Free Privacy Policy website 'Out of your own' di Valerio Berruti alla galleria Al Blu di Prussia di Napoli prorogata al 20 febbraio 2018
dicembre 28, 2017 - Galleria Al Blu di Prussia

'Out of your own' di Valerio Berruti alla galleria Al Blu di Prussia di Napoli prorogata al 20 febbraio 2018

Si proroga sino al prossimo 20 febbraio, Out of your own la mostra personaledi Valerio Berruti,a cura di Maria Savarese.la in corso nella #galleriaalbludiprussia (Via Gaetano Filangieri, 42 - Napoli) – lo spazio multidisciplinare di Giuseppe Mannajuolo diretto da Mario Pellegrino – inaugurata lo scorso mese di ottobre e che propone i lavori del nuovo video Out of your own, la cui colonna sonora è stata scritta appositamente da Joan As Police Woman, presentato in anteprima assoluta al museo MADRE di #Napoli (Sala delle Colonne, primo piano) nel mese di novembreu.s. 


In esposizione, un’imponente #installazione composta da 16 grandi arazzi (affreschi su juta) che esplora il tema dell’infanzia, fonte di ispirazione inesauribile per l’artista piemontese e completa il ciclo Paradise Lost incentrato sull’interazione tra un bambino e la propria ombra, tema su cui l’indagine di Berruti prosegue da oltre due anni. La scoperta della propria proiezione è una delle rivelazioni più sorprendenti per un essere umano. Il piccolo protagonista delle opere di Berruti gioca con la sua ombra, ne scopre il lato misterioso, affronta la paura e la supera con leggerezza: metafora dell’atteggiamento che dovremmo continuare ad assumere con il nostro lato più oscuro. In occasione della personale sarà pubblicato il catalogo “Out of your own” edito da Artstudiopaparo con le fotografie di Mario Pellegrino che documentano, attraverso un reportage artistico, la genesi della mostra. 


Oltre agli arazzi, eseguiti con la tecnica dell’affresco su juta, il cinema della galleria ospiterà una retrospettiva dedicata ai lavori animati dell’artista sempre molto attento all’aspetto musicale dei suoi video. 


“È molto importante per me scegliere una colonna sonora per le mie video animazioni – spiega Berruti – e ho avuto la fortuna di ricevere musiche scritte da autori che stimo profondamente. Penso a Francis Lai, premio Oscar per la colonna sonora del film Love Story, che ha composto per me il meraviglioso tema della videoanimazione E più non dimandare. Tre anni più tardi, mentre lavoravo a La figlia di Isacco per la Biennale di Venezia, non smettevo di ascoltare Paolo Conte. È stato spontaneo, quindi, chiedergli di collaborare ad un’installazione che, a mio avviso, è stata fortemente influenzata dalla sua musica nel momento esatto in cui la stavo creando. La stessa cosa è avvenuta con Ryuichi Sakamoto mentre lavoravo su Kizuna. Senza la sua musica l’opera non sarebbe stata completa, avrebbe avuto un’anima immobile.” 

Oltre alle citate videoanimazioni saranno proiettate Udaka, risalente alla residenza artistica alla Nirox Foundation di Joannesbourg nel 2012 e realizzata con la colonna sonora dei Freshlyground e Fermati, o sole!, animazione finalista al Premio Cairo 2014 con la musica del compositore partenopeo K-Conjog. Tra gli ultimi video non poteva mancare Come il vento tra i salici legato all’omonimo flipbook, edito da Gallucci, in cui #valerioberruti ha animato l’ormai introvabile traduzione di Beppe Fenoglio di “The Wind in the Willows” diKenneth Graham. La colonna sonora scelta per accompagnare il video è la canzone “Nuovo” di Gianmaria Testa, il musicista e amico di Berruti, recentemente scomparso, che ha approvato la scelta dell’artista ed è stato coinvolto fin dall’inizio del progetto.


Valerio Berruti è nato ad Alba in Piemonte nel 1977,laureato in critica d’arte al D.A.M.S. di Torino, vive e lavora a Verduno (CN) in una chiesa sconsacrata del XVII secolo che ha acquistato e restaurato nel 1995. Nel 2004 vince il Premio Celeste e il Premio Pagine Bianche d'Autore della Regione Piemonte, nel 2005 viene selezionato dall'International Studio and Curatorial Program di New York. Nel 2006 realizza l'installazione Se ci fosse la luna per Palazzo Bricherasio a Torino che presenta l'anno successivo sulla facciata di Palazzo Re Enzo a Bologna. Nel 2007 partecipa alla mostra collettiva Uniforms and costumes presso l'Herzliya Museum of #contemporaryart in Israele e al 48' October Salon di Belgrado, è selezionato per una delle residenze più importanti d’Europa, la Dena Foundation for #contemporaryart a Parigi, e ha inaugurato la mostra Micro-narratives - 48th October Salon, presso il Museo di #arte Contemporanea di Belgrado, curata da Lorand Heigij. Tra gli eventi internazionali del 2008 ricordiamo la mostra personale Magnificat alla Keumsan Gallery di Seoul, la collettiva Detour, presso il Centre Pompidou di Parigi. Nel 2009 espone la sua #installazione E più non dimandare, alla Galleria Civica di Modena, nello stesso anno è il più giovane artista del Padiglione Italia della 53.Biennale di Venezia con la video-animazione: La figlia di Isacco, colonna sonora di Paolo Conte. Nel 2010 ha esposto Una Sola Moltitudine alla Fondazione Stelline di Milano e nel 2011 la sua personale Kizuna (con un video con le musiche appositamente realizzate dal maestro Ryuichi Sakamoto) era al Pola Museum di Tokyo. Nel settembre 2011 a Belgrado espone al City Museum, e l’installazione La rivoluzione terrestre, curata da Andrea Viliani, con musiche di Alessandro Mannarino, nella Chiesa di San Domenico ad Alba. Nel 2012 ha esposto la personale Udaka alla Nirox Foundation a Johannesburg, nel 2013ha esposto allo Spazio NonostanteMarras di Milano, l’installazione Il momento in cui i nostri occhi si incontrano, a cura di Francesca Alfano Miglietti e, nelle Langhe la personale Dove il cielo s’attacca alla collina con testo di Angela Vettese. A ottobre 2013 la mostra Almost Blue a cura di 29 Arts in Progress è allo spazio Helutrans diSingapore. Nel 2014 realizza la copertina dell’ultimo libro di Andrea Bajani La vita non è in ordine alfabetico edito da Einaudi, presenta a Pietrasanta la mostra Così sia; partecipa alla BiennaleItalia-Cina a Pechino, alle rassegne The Intuitionistal al Drawing Center di New York , Resilienze 2.0 a Palazzo Saluzzo a Torino, al XX Premio Cairo con la video animazione Fermati, O Sole!. Nel 2015 la sua opera Udaka è esposta nella mostra Holy Mystery, organizzata alla Chiesa del Santo Volto di Torino, in occasione dell’ostensione della Sacra Sindone. Recentemente Berruti è stato protagonista su Sky #arte dello speciale “Tra cielo e terra” della serie “Ritratti” a cura di Francesca Priori. Nel 2016 le5 sculture monumentali Just Kids sono state esposte in Piazza Duomo a Verona in prossimità della meravigliosa Cattedrale romanica di Santa Maria Matricolare mentre la sua mostra Paradise Lost. L’ombra, l’innocenza e il sole nero a cura di Marco Enrico Giacomelli è stata ospitata nelle gallerie MARCOROSSIartecontemporanea di Milano e di Verona. Alla fine dell’anno è uscito in libreria, per Gallucci Editore, il suo libro Come il vento tra i salici: un flipbook formato da 71 tavole che animano l’ormai introvabile traduzione di Beppe Fenoglio di “The Wind in the Willows” diKenneth Graham.

'Out of your own' di #valerioberruti alla #galleriaalbludiprussia di #Napoli prorogata al 20 febbraio 2018

INFORMAZIONI: 

Out of your own - di #valerioberruti, a cura di Maria Savarese 

galleria Al Blu di Prussia (Via Gaetano Filangieri, 42 - Napoli) 

La mostra è visitabile gratuitamente fino al 20 febbraio 2018 

dal martedì al venerdì: 10.30-13.00/16.00-20.00 sabato: 10.30-13.00