Cookie Consent by Free Privacy Policy website UCINA - Le associazioni di categoria in campo per risolvere la questione degli aumenti retrattivi dei canoni demaniali nella legge di bilancio
dicembre 18, 2017 - Ucina

UCINA - Le associazioni di categoria in campo per risolvere la questione degli aumenti retrattivi dei canoni demaniali nella legge di bilancio

ANCI, Associazione nazionale dei Comuni italiani, torna in campo al fianco di #ucina Confindustria #nautica e Assomarinas e delle altre Associazioni del Coordinamento del Codice della #nautica - fra cui Assonat-Confcommercio, Assilea e Confarca - per sostenere gli emendamenti alla legge di bilancio che mirano a risolvere il contenzioso dei porti turistici sui canoni demaniali.

Gli emendamenti alla Legge di Bilancio firmati sia da deputati della maggioranza, sia dell’opposizione, sono il frutto dell’intensa attività di confronto di queste Associazioni con le diverse parti politiche e mirano a chiarire che l’aumento dei canoni fissato dalla Finanziaria del 2007 - e che hanno dato origine a un contenzioso giunto fino in Corte Costituzionale - non possono avere applicazione retroattiva.

“Sostenere in tutte le sedi istituzionali l’approvazione degli emendamenti alla Legge di Bilancio che propone di non applicare i canoni della Finanziaria 2007 alle darsene che avevano ottenuto la concessione prima dell’entrata in vigore di quella stessa Finanziaria” - è l’appello lanciato da Andrea  Gnassi, sindaco di Rimini e delegato #anci al Demanio – “Non è un emendamento di spesa, ma al contrario serve per non dare un definitivo colpo a un importante settore del nostro paese come quello della #nautica e di tutta la filiera produttiva legata alle marine”.

“Dopo i vari provvedimenti per il rilancio della #nautica adottati in questa legislatura, non ultimo il recente Codice per la Nautica” – commenta la presidente di #ucina Confindustria, #carlademaria, esprimendo gratitudine per questo intervento dell’ANCI – “non possiamo non risolvere un problema che mettendo a rischio la sopravvivenza dei porti, come per le banche, rischierebbe di ribaltarsi sugli utenti”.

“Dopo sette anni di profonda crisi del mercato italiano e dieci anni di contenzioso e ora di far valere gli accordi stipulati dagli investitori della portualità turistica con l’Amministrazione dello Stato” – aggiunge il Presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio – “le regole si possono sempre cambiare, ma mai per le partite in corso”.

Genova, 18 dicembre 2017

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