Cookie Consent by Free Privacy Policy website Etichetta: Coldiretti, bene Tar su pasta per 81% italiani
novembre 22, 2017 - Coldiretti

Etichetta: Coldiretti, bene Tar su pasta per 81% italiani

La scelta del Tar di respingere l'istanza di sospensione del decreto per l’etichettatura d’origine del grano utilizzato nella pasta accoglie le richieste dell’81% degli italiani che chiedono maggiore trasparenza su quel che portano in tavola. E’ quanto ha affermato la #coldiretti nel commentare la decisione del Tribunale amministrativo regionale del Lazio che ha bocciato il ricorso dei pastai contro il Decreto dei Ministri delle Politiche agricole #mauriziomartina e dello Sviluppo Economico #carlocalenda per l’introduzione in Italia dell’obbligo di indicazione della materia prima a partire dal febbraio 2018 sull’etichettatura della pasta. “Prendiamo atto con soddisfazione che la Magistratura – sottolinea il presidente della #coldiretti, #robertomoncalvo – ha riconosciuto il primato degli interessi dell’informazione dei cittadini su quelli economici e commerciali, respingendo un ricorso che andava contro gli interessi dell’Italia e degli Italiani che chiedono trasparenza. Non si può impedire ai consumatori – aggiunge Moncalvo - di conoscere la verità privandoli di informazioni importanti come quella di sapere se nella pasta che si sta acquistando è presente o meno grano canadese trattato in preraccolta con il glifosate, accusato di essere cancerogeno e per questo proibito sul grano italiano”. Ma il decreto per l’etichettatura d’origine della pasta punta anche a contrastare le speculazioni che hanno provocato il crollo dei prezzi del grano italiano al di sotto dei costi di #produzione con una drastica riduzione delle semine e il rischio di abbandono per un territorio di 2 milioni di ettari coltivati situati spesso in aree marginali. L’Italia – conclude la #coldiretti - è il principale produttore europeo e secondo mondiale di grano duro, destinato alla pasta con 4,3 milioni di tonnellate su una superficie coltivata pari a circa 1,3 milioni di ettari che si concentra nell’Italia meridionale, soprattutto in Puglia e Sicilia che da sole rappresentano circa il 40% della #produzione nazionale.